La vera storia di Pocahontas: la nativa americana che ha ispirato il film Disney

Pocahontas, quale fu davvero la sua storia?

Al giorno d’oggi, chiunque conosce il personaggio di Pocahontas.
La storia della nativa americana che entra in contatto con il mondo occidentale è divenuta celebre in tutto il mondo soprattutto grazie al film Disney del 1995, chiamato appunto Pocahontas. Ma quello che è considerato il trentatreesimo classico Disney ha tramandato una versione un po’ diversa dalla vera storia di Pocahontas.

Basato sul personaggio realmente esistito di Pocahontas, nativa americana figlia del capo tribù Powhatan, la storia della ragazza è stata fortemente edulcorata e modificata, romanticizzata all’inverosimile da una narrazione che ha gettato fumo sulla reale ingiustizia subita da una semplice giovane strappata dal suo popolo e poi forzatamente cristianizzata e occidentalizzata. 
Il film ci racconta, di fatto, una storia d’amore, di comprensione, nonché di scambio e condivisione tra due popoli che non potrebbero essere più diversi tra loro. Ma la vera storia di Pocahontas ha veramente poco a che fare con l’amore, men che meno con la comprensione e il rispetto di un’altra cultura. 

Una figura chiave all’interno del film Disney è John Smith, personaggio realmente esistito e che anzi ci dà una testimonianza preziosa sulla figura storica di Pocahontas.
Così come la protagonista dell’opera, anche il vero John Smith era ben diverso dal corrispettivo reale al quale i suoi creatori si erano ispirati per la nascita del personaggio nel film, che venne rappresentato come un giovane esploratore, bello e affascinante, ma anche gentile e premuroso. La relazione tra l’uomo e la protagonista, inoltre, è centrale all’interno della storia, che si impernia proprio attorno al travagliato coinvolgimento amoroso dei due giovani in un legame apparentemente impossibilitato a realizzarsi felicemente. 

Chi era davvero John Smith?

Smith ebbe un ruolo cruciale nel primo insediamento inglese in America settentrionale, più precisamente in Virginia. Fu davvero un esploratore, che aveva l’abitudine di stillare una serie di resoconti di ciò che succedeva all’interno degli insediamenti, delle sue riflessioni e delle vicende con i nativi americani. 
La vera storia di Pocahontas, o almeno una parte, viene narrata da lui proprio in uno di questi resoconti, precisamente in A True Relation of Such Occurrences and Accidents of Noate as Hath Hapned in Virginia. In questo scritto, Smith racconta dei suoi rapporti con il Capo Powhatan, padre di Pocahontas nonché leader della Confederazione Powhatan, un’alleanza di persone su base linguistica – i suoi membri parlavano, di fatto, la lingua algonchina.
Un episodio in particolare narrato dall’esploratore diverrà la causa di tutte le speculazioni circa una storia d’amore tra lui e la figlia di Powhatan. Smith racconta che nel periodo in cui lui, insieme ai coloni inglesi, era intento a costruire insediamenti sul suolo americano, venne catturato per conto di Powhatan e portato al villaggio di  Werowocomoco. Secondo quanto scrive John Smith, in questo villaggio venne messo a morte. Ma, esattamente come accade nel film, nel momento in cui l’uomo stava per essere giustiziato, intervenne proprio Pocahontas, che gli si parò davanti rischiando la propria vita per salvare quella dell’esploratore. Pocahontas, al tempo, aveva solamente dieci anni, o poco più.

Quali furono, dunque, le ragioni dietro quel gesto così eroico?

Nel corso del tempo si è diffusa l’idea che quella che fu interpretata come una prova d’affetto fosse, in realtà, nient’altro che un rituale proprio della tribù nativa che simboleggiava la morte e la rinascita dell’uomo inglese come un membro della tribù stessa. 
Ad oggi, tuttavia, non ci sono sufficienti prove a sostegno di questa tesi. 

Quale fu la vera storia di Pocahontas?

La vita della giovane nativa proseguì nelle Americhe fino al 1913. In quell’anno, mentre si trovava presso il villaggio del Patawomeck, tribù alleata con quella di Powhatan, venne rapita da due coloni inglesi, con l’intento di scambiarla con degli inglesi prigionieri presso Powhatan, insieme ad armi e utensili rubate dalla tribù nativa. La ragazza venne tenuta prigioniera per un anno intero, periodo nel quale le venne insegnato l’inglese, venne forzatamente battezzata e cristianizzata. Infine, le venne cambiato il nome in Rebecca. 
Mentre era ancora prigioniera, inoltre, il colono John Rolfe si innamorò di lei, tanto che mandò una lettera al governatore in cui implorava il permesso di sposare una donna pagana, con la promessa di impegnarsi a salvare l’anima della giovane. 
Ad oggi non conosciamo assolutamente i sentimenti di Pocahontas riguardo tutte queste vicende. La sua voce è stata eclissata dalla storia, ma ci risulta quantomai impossibile credere che la ragazza avesse accettato passivamente tutte le decisioni prese per lei dagli invasori della sua terra. La vera storia di Pocahontas, inoltre, è caratterizzata da un destino quantomai crudele. In seguito ad un viaggio per nave intrapreso con Rolfe, la ragazza fu vittima di un male sconosciuto – probabilmente polmonite o tubercolosi – che le risultò fatale.
La morte sopraggiunse presto per Pocahontas, che morì a soli ventidue anni. 

Fonte immagine: Wikipedia

A proposito di Sabrina Mercurio

Vedi tutti gli articoli di Sabrina Mercurio

Commenta