La vita quotidiana dei ninja, rituali ed abitudini

La vita quotidiana dei ninja

La vita quotidiana dei ninja, scopriamola insieme! 

I ninja sono veramente esistiti? Ebbene si. Con il tempo si sono create tante leggende sulla vita quotidiana dei ninja e anche se si sa molto poco, hanno avuto un ruolo molto importante nella storia del Giappone.

Inizialmente per identificarli si utilizzava la parola giapponese Shinobi che significava chi agiva sottocopertura, in maniera furtiva. Dopo il 1900 si è diffuso il nome Ninja, parola composta da 2 simboli, quello di Nin che significa nascosto e quello di Ja che significa persona, quindi una persona che si nasconde, invisibile. I ninja sono nati nel 15° secolo nel Giappone feudale e venivano assunti come mercenari.
Erano esperti nel combattimento, non seguivano nessuna regola, per loro tutto era concesso, anche uccidere. Erano molto agili, non lasciavano tracce di sé, si può dire che erano invisibili, infatti sono stati definiti non-umani, gli sono state attribuite delle qualità soprannaturali, come la forza, l’invisibilità ma in realtà era solo duro lavoro.

La vita quotidiana dei ninja, nei dettagli

Ecco alcune curiosità sulla vita quotidiana dei ninja: dieta, abbigliamento e attività quotidiane.

Dieta

Seguivano una dieta a base di riso bianco, principale alimento del Giappone, accompagnato da verdure ma anche insetti. Si dice che avevano due pasti al giorno, dato che dovevano essere sempre in forma dovevano mangiare sano. Inoltre la leggenda afferma che non dovevano mangiare cibi pesanti e che avessero un odore troppo forte perché potevano essere poi rintracciati dai nemici.

Abbigliamento

Siamo abituati ad associare alla figura del ninja il tipico vestito largo e nero. Era la tipica divisa usata quando dovevano muoversi al buio, per mimetizzarsi meglio. Avevano pantaloni larghi con tasche segrete per nascondere le armi, sul volto portavano una “maschera”, due pezzi di stoffa che coprivano interamente il volto, in vita avevano una fascia legata che teneva stretta la maglia larga ma poteva anche essere utile ad altri scopi, come per esempio per arrampicarsi. Molti li consideravano comuni contadini e per questo durante la vita quotidiana avevano abiti normali, anche per le missioni giornaliere, in modo tale da mimetizzarsi tra la folla.

Attività quotidiane

La vita quotidiana dei ninja era caratterizzata da duri addestramenti per essere sempre più forti anche in combattimenti corpo a corpo; dovevano affrontare prove di coraggio, camminare e correre per kilometri, su ogni tipo di superficie, come tetti o spazi molto ristretti, per allenarsi ad essere abili e veloci in qualsiasi situazione. Ognuno aveva un ruolo in base alle proprie capacità.
Dovevano essere conoscitori anche di erbe per poterne ricavare antidoti o veleni ma non solo, dovevano anche lavorare come persone normali, come contadini, per restare sempre in anonimato e ingannare i nemici. Oltre all’addestramento fisico era necessario anche quello mentale con pratiche spirituali tipiche del buddhismo, come la meditazione. La cosa più importante in missione era la concentrazione, non pensare a nulla e seguire l’istinto. Inoltre dovevano studiare ogni tipo di territorio, soprattutto quello nemico per capire bene come insediarsi ed elaborare tattiche strategiche.
I ninja non erano solo uomini, ma anche donne chiamate Kunoichi, ancora più pericolose perché entrava in gioco oltre alle innumerevoli abilità, la capacità di sedurre il nemico.
I ninja sono state delle figure fondamentali del Giappone, così che al giorno d’oggi sono stati elaborati dei film, anime e libri sulla vita quotidiana dei ninja e si sono diffusi miti e leggende.

Fonte immagine: pixabay

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