Tra poesia romantica e Taylor Swift che collegamenti ci sono?
Nel nord ovest dell’Inghilterra si nasconde un luogo meraviglioso che non tutti conoscono: il Lake District, conosciuto anche come Lakeland o semplicemente come The lakes.
La sua parte centrale è una famosa località turistica, diventato parco nazionale nel 1951 e riconosciuto come bene protetto dall’UNESCO, gli appassionati di poesia romantica inglese e gli amanti delle canzoni di Taylor Swift sicuramente conosceranno bene questo posto.
Nel panorama letterario, infatti, è famoso per il suo legame con i poeti laghisti, un gruppo di letterati e artisti vissuti tutti in questa area nella prima metà del XIX secolo: nonostante fossero un gruppo ben definito non seguirono in particolare nessuna scuola, ma rappresentano pienamente lo spirito romantico inglese.
Il termine“laghisti” (lakers) seppur utilizzato per la prima volta dalla Edinburgh Review in accezione negativa, passò successivamente a designare in accezione pienamente neutra una “setta di poeti” accomunati da una poetica romantica in forte contatto con gli elementi naturali di questo posto.
William Wordsworth, Samuel Taylor Coleridge e Robert Southey rappresentano la triade poetica di riferimento.
In particolare, Wordsworth che era nativo del Cumberland e conosceva molto bene il Lake District, deciderà di stabilirsi con la sorella Dorothy nel Dove Cottage a Grasmere per un ritiro poetico.
La natura di questi luoghi non mancò di esercitare una profonda influenza su Wordsworth il quale cominciò a teorizzare l’influenza che la natura, nel suo stato più puro e incontaminato, è in grado di esercitare non solo sulla vita dell’uomo ma anche nei confronti del linguaggio da questo utilizzato.
Colerdige, a differenza di Wordsworth, rimane nel Lake District per quattro anni, dal 1800 al 1804, e a causa di svariati problemi di salute e controversie con Wordsworth comincia a soffrire di depressione; il ritratto dei Laghi che emerge dai suoi scritti è molto diverso rispetto alla descrizione amena del suo caro amico.
Sembra che il romanticismo inglese sia formato da due anime, complementari ma allo stesso tempo in conflitto: la prima anima osanna lo stato di purezza della natura, ne elogia gli aspetti rurali e gli elementi più semplici; e questo spirito è pienamente incarnato da Wordsworth. La seconda, potremmo dire che si trova in uno stato di turbamento pre-gotico e recepisce la natura in modo meno consolatorio rispetto alla prima anima: questa parte è ben rappresentata da Coleridge.
Dalla poesia romantica giungiamo alla musica, ma non attraverso blande allusioni o vaghi riferimenti: giungiamo alla musica attraverso un collegamento fortemente esplicito presente nell’ottavo album della cantautrice statunitense Taylor Swift, Folklore.
Folklore è un album sognante: ricco di atmosfere oniriche e folcloristiche, nuance gotiche e fraseggi malinconici caratterizzano il triangolo amoroso nato soltanto dall’immensa immaginazione dell’artista che si intreccia con le atmosfere poetiche e mitiche orientali sino ad arrivare a denunce contro il forte sessismo dell’industria musicale. Tutto questo fa da sfondo ad una canzone di altri tempi, ad un melodrama, una poesia cantata e accompagnata da strumenti musicali ipnotici in grado di trasportare con la mente nel tempo e nello spazio dei poeti laghisti, The lakes.
The lakes è la bonus track di Folklore. È ricca di riferimenti al romanticismo inglese così com’è stato sviluppato, in particolare, da William Wordsworth: già dal titolo, e poi nel ritornello, Taylor fa riferimento a Windermere, ai Windermere Peaks e in generale alla regione del Cumberland.
Una lettera d’amore di altri tempi, degna di essere considerata una poesia a tutti gi effetti, viene indirizzata all’attuale compagno dell’artista, Joe Alwyn, e nelle vesti di una poetessa romantica, Swift descrive il loro amore come «una rosa rossa germogliata da un terreno ghiacciato» probabilmente sulla scia proprio di Wordsworth che soleva utilizzare ampiamente queste metafore nelle sue poesie.
Taylor Swift inserisce nella sua poetica elegie, muse, prosa triste, amore insormontabile e disastroso e le affascinanti scogliere del paesaggio inglese: come dicevo, una poesia a tutti gli effetti.
I want auroras and sad prose
I want to watch wisteria grow right over my bare feet
‘Cause I haven’t moved in years
And I want you right here
A red rose grew up out of ice frozen ground
With no one around to tweet it
While I bathe in cliffside pools
With my calamitous love and insurmountable grief
Take me to the lakes where all the poets went to die
I don’t belong, and my beloved, neither do you
Those Windermere peaks look like a perfect place to cry
I’m setting off, but not without my muse.
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