L’Alfabeto greco: storia e pronuncia

alfabeto greco

L’alfabeto greco risale al IX secolo a.C. e può essere considerato a tutti gli effetti il primo alfabeto che mette per iscritto una lingua indoeuropea.
Prima di osservare l’alfabeto greco, sia antico che moderno, dal punto di vista fonetico sarebbe interessante cominciare con un piccolo excursus sulla nascita e sulle caratteristiche principali concerni l’alfabeto greco.

Gli studiosi sono d’accordo nel ritenere che l’alfabeto greco si sia originato dall’alfabeto fenicio che, a sua volta, avrebbe avuto origine da antichi geroglifici egizi. Il fatto che l’alfabeto greco avesse origine da quello fenicio sembrerebbe essere testimoniato anche da Erodoto che, nel V secolo a.C., affermava che l’alfabeto fenicio sarebbe stato acquisito (e successivamente adattato a quello greco) attraverso i Gefirei di Cadmo, un gruppo di Fenici stanziatisi nella Beozia.
Infatti, l’alfabeto greco ha mantenuto alcune caratteristiche dell’alfabeto fenicio come, ad esempio, l’ordine levantino delle lettere e il verso di scrittura (soprattutto nei testi antichi): da destra verso sinistra.
Come già accennato, però, l’alfabeto greco ha conseguentemente adattato l’alfabeto fenicio dando vita a non poche differenze. Ad esempio, siccome l’alfabeto fenicio utilizzava solo suoni consonantici essendo un abjad, nel suo processo di adattamento, quello greco ha dovuto utilizzare dei suoni fenici poco utilizzati e trasformarli in vocali, fondamentali nella lingua greca per la metrica, la flessione delle parole e per gli articoli. Inoltre, l’alfabeto fenicio era caratterizzato dall’acrofonia, principio secondo il quale ogni lettera aveva un nome (ed un significato) il quale cominciava con il suono che la lettera stessa identificava, caratteristica che non fu mantenuta dalla lingua greca.
In questo senso, ‘’aleph’’ fenicia, che indicava la lettera A, aveva il significato di ‘’bue’’, significato che il greco non ha però mantenuto; difatti, ”alpha” non significava nulla in greco.
La lingua greca ha poi adattato le lettere fenicie ‘’aleph’’, ‘’lui’’, ‘’yodh’’, ‘’ayin’’, ‘’waw’’, trasformandole in ‘’alpha’’, ‘’epsilon’’, ‘’iota’’, ’’omicron’’ e ‘’upsilon’’.  Analogamente, ‘’heth’’ e ‘’teth’’ fenicie sono diventate le consonanti greche ‘’eta’’ e ‘’teta’’.
Inoltre, quello greco era un alfabeto bustrofedico (‘’si volge come i buoi si volgono con l’aratro’’): poteva essere scritto da destra verso sinistra o, viceversa, da sinistra verso destra. Quello insegnato nelle scuole è generalmente l’alfabeto greco ateniese, entrato ufficialmente in vigore a partire dal 403 a.C. e composto da 24 lettere: 7 vocali e 17 consonanti. Nonostante ciò, anticamente, l’alfabeto greco insieme alla lingua greca, erano parlati ed utilizzati su una vasta area geografica che ha portato alla nascita di numerose varianti dell’alfabeto. Il filologo tedesco Adolph Kirchhoff ha identificato diverse varianti che possiamo suddividere in tre gruppi: la variante cretese, la variante attica, ionica, corinzia e la variante occidentale. Solo con la costruzione dell’Impero ad opera di Alessandro Magno in periodo ellenistico si affermò l’alfabeto greco parlato ad Atene, dando origine ad una vera e propria koiné greca culturale e linguistica.

L’alfabeto greco non ha mantenuto sempre la stessa pronuncia: così come è cambiata la pronuncia dal periodo bizantino al periodo classico, così è cambiata dal periodo classico a quello moderno, nonostante oggi la grafia sia invece abbastanza conservatrice.
Qui di seguito riportiamo le diverse pronunce delle lettere dell’alfabeto greco, sia del periodo classico che del periodo moderno.

L’alfabeto greco antico

*[ŋ] indica una nasale velare; [ɛ:] indica una e lunga ed aperta; [ɱ] indica una nasale labiodentale; [ɔ] indica una o aperta; [ɔ:] indica una o aperta lunga.

LETTERA DELL’ ALFABETO NOME DELLA LETTERA  VALORE FONETICO 
Α α  alfa  [a], [a:]
Β β  beta  [b]
Γ γ gamma  [g] oppure [ŋ] 
Δ δ delta [d]
Ε ε  epsilon   [e]
Ζ ζ zeta  [zd], [dz], [z]
Η η  eta  [ɛ:]
Τ τ  teta [tʰ], [θ]
Ι ι iota  [i], [i:]
Κ κ  kappa  [k]
Λ λ lambda [l]
Μ μ mi [m], [ɱ] 
Ν ν  ni [n]
Ξ ξ xi  [ks]
Ο ο  omicron  [o], [ɔ] 
Π π pi  [p]
Ρ ρ rho  [r]
Σ σ  sigma  [s]
Τ τ tau [t]
Υ υ upsilon [y], [y:], [i]; ad inizio parola [hy] o [hy:]
Φ φ fi [pʰ], [f]
X χ  chi [kʰ], [k]
Ψ ψ  psi [ps]
Ω ω  omega [ɔ], [ɔ:]

L’alfabeto greco moderno

* [ɣ] indica una fricativa velare sonora; [ð] indica una fricativa dentale sonora

LETTERA DELL’ALFABETO NOME DELLA LETTERA  VALORE FONETICO 
Α α  alfa  [a]
Β β  vita [v]
Γ γ gamma [j] oppure [ɣ]
Δ δ delta [ð] 
Ε ε epsilon [e]
Ζ ζ  zita [z]
Η η  ita [i]
Θ θ  thita [θ]
Ι ι iota [i]
Κ κ  kappa [k]
Λ λ  lambda [l]
Μ μ mi [m]
Ν ni [n]
Ξ ξ  xi [ks]
Ο ο  omicron [o]
Π π  pi [p]
Ρ ρ  rho [r]
Σ σ  sigma [s]
Τ τ  taf [t]
Υ υ ypsilon [i]
Φ φ  phi [f]
Χ χ  chi [x]
Ψ ψ psi [ps]
Ω ω omega [o]

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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One Comment on “L’Alfabeto greco: storia e pronuncia”

  1. Ho trovato interessante questo articolo atteso che con un bel nove in latino all’esame di 3° media mi trovai iscritto all’Istituto tecnico agrario .statale di Eboli e quindi addio al sogno ad approfondire lo studio del latino ed intraprendere quello del greco.

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