L’amicizia tra uomo e cane: dal Neolitico ai giorni nostri

L'amicizia tra uomo e cane: dal Neolitico ai giorni nostri

L’amicizia tra uomo e cane è una delle connessioni più antiche e durature che l’umanità abbia mai conosciuto. L’inizio di questo indissolubile rapporto, fatto di amore e fiducia, risale a migliaia di anni fa: alcuni studi testimoniano che già nel Neolitico il cane fosse considerato un aiutante indispensabile per l’uomo. In quest’articolo ripercorreremo le tappe storiche di questa incredibile amicizia, dalla preistoria ai giorni nostri.

Neolitico

L’amicizia tra uomo e cane affonda le sue radici nel Neolitico, quando i primi insediamenti umani stavano cominciando a emergere. I cani selvatici iniziarono ad avvicinarsi agli uomini in cerca di cibo e riparo. Gli esseri umani, una volta compreso la loro potenziale utilità nel proteggerli dai predatori, decisero di condividere con i cani il loro cibo e i loro raccolti, dando inizio all’immortale amicizia tra uomo e cane, basata sul reciproco aiuto. Infatti, i cani collaboravano attivamente anche nella caccia: l’udito sviluppato, la velocità, la vista e l’olfatto contribuivano ad aiutare gli uomini nel trovare e uccidere potenziali prede. Gli essere umani inoltre iniziarono a selezionare i cani in base ai tratti più utili ai loro fini come, ad esempio, la docilità; questo processo di addomesticamento progressivo darà in seguito vita alle prime razze canine. 

Storia antica

Nell’antichità, culture come quella egizia, romana e greca cominciarono a considerare il cane come un vero e proprio animale domestico, attribuendo loro un ruolo attivo nella vita quotidiana. Il cane veniva considerato come un indispensabile aiutante, soprattutto nella pastorizia. È in questo periodo che comincia a nascere la concezione di cane pastore, il cui ruolo principale è proprio quello di badare ai greggi. Nell’antico Egitto, inoltre, i cani venivano spesso accostati alle divinità: Anubi, il protettore delle necropoli, era infatti spesso raffigurato con le sembianze di un canide. Nella Roma antica, invece, il cane, oltre ad essere un considerato un vero e proprio amico dell’uomo, rappresentava anche uno status symbol: avere un cane di razza era sinonimo di estrema ricchezza e benessere. Venivano anche impiegati attivamente nelle guerre: un esempio di razza canina utilizzata a questo scopo è il Cane Corso, il quale veniva corazzato e mandato in battaglia assieme agli uomini. 

Medioevo

Nel Medioevo, l’amicizia tra uomo e cane continua ad evolversi, con i cani che continuano ad essere parte integrante della vita dell’uomo. Mentre i gatti venivano considerati come “collaboratori” di presunte streghe, i cani erano utilizzati proprio per scovare e attaccare quest’ultime. Il loro ruolo nel periodo nell’Inquisizione è riscontrabile anche in alcuni dipinti del periodo. Durante il Medioevo, inoltre, alle corti dei re e delle regine, non era assolutamente rara la presenza di un cane che non solo rappresentava uno status symbol come nell’Antica Roma, ma veniva anche considerato un vero e proprio membro della famiglia, tanto da essere “adornato” con collari e gioielli. Sicuramente, i cani appartenenti al ceto più basso della società, se la passavano un po’ peggio: erano costretti infatti a macinare grano nei mulini e a tirare i carri e carichi pesanti. 

Età moderna

Nell’età moderna, il cane subì un progressivo miglioramento della propria posizione all’interno della vita dell’uomo. Nonostante continuasse a svolgere attività di caccia e di lavoro, non era più considerato strano avere un cane per la sola ed esclusiva compagnia. Iniziarono nascere anche i primi allevamenti selettivi, con lo scopo di migliorare le razze per scopi specifici: cani da caccia, da tiro, da compagnia e da passeggio. È in questo periodo che cominciano a svilupparsi le infinite razze canine che conosciamo oggi. I cani, inoltre, furono arruolati nei corpi di polizia e di vigilanza: grazie alla forza fisica e all’olfatto sviluppato, riuscivano aiutare concretamente nella ricerca di criminali o vittime. È forse in questo periodo che il rapporto tra cane e uomo inizia a essere definito come amicizia.

Tra XX e XXI secolo 

A partire dal XX secolo, si è iniziato a considerare il cane come vero e proprio membro della famiglia. Nacquero nel ‘900 i primi sport per cani, come l’agility, che dimostravano, per la prima volta in modo concreto, la loro incredibile intelligenza e la loro disinteressata amicizia con l’uomo. Un esempio lampante di come l’uomo abbia trovato nel cane un incredibile e indispensabile aiutante, è la storia della cagnolina Laika, inviata nello spazio nel 1957 e morta per scopi scientifici. In questo periodo, anche i media iniziarono a rappresentare i cani attraverso film e pubblicità, rendendoli davvero una parte fondamentale della società. Attualmente i cani sono esseri indispensabili all’uomo: il loro aiuto concreto nel salvare vite durante catastrofi naturali e emergenze è incredibile. Sempre più scrittori, poeti, personaggi di spicco spendono parole per i loro amici a quattro zampe, ponendo l’accento sul totale disinteresse con cui questi animali aiutano e amano i propri padroni. 

L’amicizia tra uomo e cane è una storia che dura da millenni e che continuerà a perdurare per ancora molto tempo, forse per sempre. Non è un caso che il cane venga definito il migliore amico dell’uomo. D’altronde, come spesso si dice, dietro ogni proverbio, si nasconde una profonda verità. 

Fonte immagine: pixabay

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