Le 8 fasi dello sviluppo psicosociale di Erikson | Analisi della teoria

Le 8 fasi dello sviluppo psicosociale: autore e caratteristiche

Erik Erikson, psicoanalista statunitense di origine tedesca, è una figura fondamentale nell’ambito degli studi sulla formazione dell’identità. Lo studioso, infatti, sottolinea l’importanza delle influenze sociali e culturali per la strutturazione della personalità e individua le 8 fasi dello sviluppo psicosociale.

Chi è Erik Erikson

Nato a Francoforte sul Meno nel 1902, Erik Erikson è uno psicoanalista statunitense di origine tedesca che, nel 1933, emigra negli Stati Uniti. Qui diventa professore prima a Berkeley, poi alla Harvard University. Fondamentali sono i suoi studi sull’importanza delle influenze sociali e culturali per la strutturazione della personalità. Erikson riprende le teorie di Freud e le estende all’ambito sociologico: infatti, amplia il concetto della teoria dello sviluppo sessuale freudiano e cerca di estenderla a tutto l’arco della vita.
Tra le sue opere più note, possiamo ricordare:

  • Childhood and society (1950);
  • Identity: youth and crisis (1968);
  • Dimensions of the new identity (1971);
  • The life cycle completed (1982).

Le 8 fasi dello sviluppo psicosociale

Erikson sviluppa una propria suddivisione dello sviluppo individuale: individua, infatti, le 8 fasi dello sviluppo psicosociale, ognuna delle quali presenta bisogni diversi. Ciascuna fase rappresenta un momento dello sviluppo del bambino ed è caratterizzata da una dicotomia: la capacità di affrontare questa dicotomia, permette il passaggio alla fase successiva. Secondo questa teoria, in ogni fase l’individuo affronta un conflitto: se il conflitto è risolto con successo, la persona sviluppa la qualità psicosociale associata a quella determinata fase; se il conflitto non è risolto, la persona potrebbe non sviluppare tale abilità. Le 8 fasi dello sviluppo psicosociale si riferiscono all’intero ciclo di vita dell’uomo: le prime 5 fasi riguardano l’età evolutiva (dalla prima infanzia all’adolescenza), mentre le ultime tre sono legati all’età adulta.

1. Fiducia / sfiducia

La prima delle 8 fasi dello sviluppo psicosociale è la fase della fiducia/sfiducia e si verifica durante il primo anno di vita. Durante questa fase, il bambino dipende completamente dai suoi genitori. Avere un buon rapporto con la madre, anche attraverso l’allattamento, contribuisce allo sviluppo di un senso di sicurezza e benessere. Si sviluppa un senso di fiducia di fondo che renderà più facile, ai bambini, vivere i rapporti interpersonali ed esplorare il mondo. In caso contrario, il bambino sentirà di non potersi fidare.

2. Autonomia / vergogna o dubbio

In questa fase si attiva una nuova funzione psichica: la volontà. Il bambino inizia a conoscere il proprio corpo e a voler controllare le proprie azioni: infatti, è capace di prendere decisioni semplici su ciò che preferisce. Consentire ai bambini di fare scelte e di avere controllo, contribuirà alla formazione di un senso di autonomia. Se questo tentativo dovesse fallire, il bambino potrebbe provare vergogna e dubitare delle proprie capacità. Entrambi i genitori svolgono un ruolo importante: il senso di autonomia viene incoraggiato se i genitori esprimono, nei loro rapporti con il piccolo, un senso di tranquillità.

3. Iniziativa / senso di colpa

La terza delle 8 fasi dello sviluppo psicosociale, si verifica tra i 3 e i 5 anni ed è incentrata sullo sviluppo di spirito di iniziativa. In questo periodo, il bambino affronta nuovi compiti o attività di gioco; se i suoi sforzi saranno seguiti da critiche, proverà un senso di colpa.

4. Industriosità / inferiorità

È una fase compresa tra i 6 e gli 11 anni in cui il bambino scopre i propri interessi. In questa fase, il bambino s’impegna ad acquisire le capacità a cui la sua cultura attribuisce un valore. Fondamentale è il ruolo di insegnanti e coetanei: i bambini elogiati da quest’ultimi, svilupperanno un senso di fiducia nelle proprie capacità; contrariamente, coloro che saranno scoraggiati proveranno un senso di inadeguatezza e inferiorità.

5. Identità / confusione di ruoli

Questo fase, che corrisponde alla pubertà, viene indicato da Erikson come una delle fasi più importanti tra le 8 fasi dello sviluppo psicosociale, perché interessa la formazione dell’identità personale: l’adolescente cerca di capire in quale ambiente può diventare ciò che vuole essere. Inoltre, in questa fase si sperimentano identità alternative, senza fermarsi su nessuna in particolare.

6. Intimità / isolamento

È la prima fase dell’età adulta. In questa fase sono fondamentali le relazioni intime con altre persone. Chi non riesce a formare relazioni intime, potrebbe sentirsi isolato e solo. Quindi, amici e partner giocano un ruolo fondamentale.

7. Generatività / stagnazione

In questa fase, il soggetto è impegnato in progetti esistenziali che coinvolge la cura dei figli. Senza un senso di generatività, la vita potrebbe sembrare senza scopo e l’adulto potrebbe vivere un senso di stagnazione e di impoverimento personale.

8. Integrità / disperazione

L’ultima tra le 8 fasi dello sviluppo psicosociale, ha inizio intorno ai 65 anni ed è caratterizzata da un tema ricorrente: la morte. Durante questo periodo, l’idea della morte può provocare ripensamenti, rimpianti e disperazione o, contrariamente, soddisfazione e integrità se la persona si ritiene soddisfatta di ciò che ha fatto nella propria vita.

Fonte immagine: Freepik

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