Le concubine imperiali nell’antica Cina sono rimaste impresse sia nella storia non solo della Cina stessa; infatti, ci sono studi che le collegano anche all’antica Roma e all’antico Egitto.
Gli imperatori cinesi avevano a disposizione un harem con un numero enorme di donne al proprio interno. La preoccupazione principale di questi imperatori era quella di portare avanti la dinastia con eredi maschi. Oltre all’imperatrice “ufficiale”, altra grande importanza veniva attribuita alla madre del futuro imperatore.
Tra il 618 e il 907 a.C, alla corte imperiale cinese Tang, vivevano così tante donne, così tante concubine che sul braccio avevano stampato con inchiostro indelebile la data del giorno con cui si accoppiavano con l’imperatore. Questo era necessario per la successione imperiale.
Con il tempo le corti imperiali cinesi non sono cambiate così tanto; infatti, anche con la dinastia Qing le concubine imperiali riempivano un’intera corte.
Essendo delle concubine, queste donne non avevano chissà quale potere ma alcune di loro sono riuscite a far valere il proprio nome lasciando le impronte nella storia cinese.
Le concubine imperiali nell’antica Cina: da Wu Zetian a Cixi
Wu Zetian entra a far parte delle concubine imperiali in un’età compresa tra i 12 e i 14, entra come concubina di talento, il rango più basso per le concubine e le viene cambiato il nome in Mei Niang. Resterà in questa posizione per tantissimo tempo fino all’arrivo dell’imperatore Gao Zong, con cui avrà circa sei figli. Wu Zetian è stata una donna molto ambiziosa e anche perfida, dopo che una delle sue figlie venne trovata morta convinse l’imperatore che ad ucciderla fu l’imperatrice a cui, di conseguenza, le viene ritirato il titolo. Nel 655 diventa la prima concubina imperiale a diventare imperatrice, fondando anche una propria dinastia Zhou.
Cixi attira fin da subito le attenzioni dell’imperatore cinese Xianfeng diventando così una nuova concubina. A differenza di tutte le altre concubine imperiali e consorti dell’imperatore, è la prima a dare un erede: il futuro imperatore Tongzhi. Dopo la morte dell’imperatore, in qualità di madre del futuro erede ancora minorenne, assume la reggenza dell’impero insieme ad un’altra donna, l’imperatrice vedova Ci’an.
Cixi ha svolto il ruolo di reggente per ben tre volte: nel 1861 per suo figlio, nel 1875 per suo nipote e infine nel 1898. Con la morte del figlio, il nuovo imperatore è il nipote della stessa Cixi, Guangxu, stesso nipote che con un colpo di stato fa incarcerare nelle torri del palazzo prendendo lei stessa il potere diventando così la nuova imperatrice cinese.
L’ex concubina imperiale ha avuto una fortissima influenza sulla politica cinese anche quando non deteneva il potere a tutti gli effetti, ha regnato per ben 47 anni fino al 1908 anno della sua morte.
I nomi imperiali
Una volta diventate concubine imperiali nell’antica Cina, alle donne veniva attribuito un nuovo nome.
Prendendo in considerazione Cixi, la donna è entrata per la prima volta nella Città Proibita come una concubina di quinto grado e le viene dato il nome di Lan, orchidea in italiano. Successivamente passa al quarto grado e di conseguenza anche il suo nome cambia in Yi che significa virtuosa. Con la nascita del figlio, nonché unico erede dell’imperatore, passa direttamente ad essere una concubina di terzo grado ma questa volta il suo nome non cambierà più fino alla morte dell’imperatore, quando essendo il figlio troppo piccolo per governare Cixi diventa la nuova imperatrice madre. Più e più volte è stata definita anche imperatrice vedova ma in realtà questo titolo poteva appartenere solo alla prima moglie dell’imperatore, in questo caso Ci’an.
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