In questo articolo analizziamo, se ce ne sono, le differenze tra il matrimonio cattolico e ortodosso.
Il matrimonio è un’istituzione universale, sociale e religiosa, vigente da secoli e presente in ciascuna cultura. È chiaro che ogni cultura e ogni religione celebri il matrimonio secondo le proprie usanze ed è chiaro che ci siano differenze e analogie tra le celebrazioni matrimoniali che esistono in tutto il mondo.
Innanzitutto, quali sono le religioni ortodosse? La chiesa ortodossa si presenta come la seconda chiesa cristiana più grande al mondo. Ciascuna comunità o chiesa ortodossa è guidata a un proprio vescovo e non riconosce alcun’altra autorità religiosa sulla terra ad oltre il proprio vescovo. La chiesa ortodossa considera i propri vescovi come i successori, in linea diretta, degli apostoli e considera se stessa come l’unica depositaria della fede originaria.
La chiesa ortodossa è depositaria di antiche tradizioni caratterizzate da simbologie specifiche e ciò si riflette anche nella cerimonia matrimoniale.
Esistono varie differenze tra il matrimonio cattolico e ortodosso.
Innanzitutto, a differenza del matrimonio cattolico, laddove è necessario, generalmente, un corso prematrimoniale, il matrimonio ortodosso non lo prevede né lo necessita.
Un’altra differenza che salta immediatamente all’occhio riguarda la formula che viene pronunciata per unire i due sposi in matrimonio. Nella religione cattolica, la formula unisce i due coniugi “finché morte non li separi”; nella religione ortodossa, la durata dell’unione va ben oltre i confini tracciati dalla morte. Il loro impegno è eterno e non basterà la morte e spezzare il legame tra i due, nulla potrà.
Il rito del matrimonio ortodosso è completamente diverso dal rito del matrimonio cattolico, che prevede lo scambio delle promesse nuziali e delle fede nuziali in presenza di testimoni. Invece, il rito ortodosso prevede una benedizione da parte del sacerdote ripetuta ben tre volte, dopodiché viene consegnato un cero acceso ad entrambi che devono mantenerlo mentre si approssimano all’altare, dove troveranno le loro fedi nuziali. Mentre nel matrimonio cattolico i due sposi si scambiano due fedi d’oro, nel matrimonio ortodosso la fede d’oro spetta al marito, mentre alla moglie spetta una fede d’argento.
Inoltre, il rito ortodosso prevede un’incoronazione dei due sposi da parte del sacerdote, non presente, invece, nel rito cattolico e che rappresenta il fulcro centrale della cerimonia.
In seguito, il sacerdote unirà le rispettive mani dei due coniugi con un nastro ufficializzando definitivamente il sacro vincolo del matrimonio.
Infine, i due sposi dovranno bere del vino per poi percorrere il corridoio della chiesa, in una sorta di processione, per bere tre volte. Dopo ciò, toglieranno le corone, verranno sciolti i nastri che legano le mani e si scambieranno il tanto atteso bacio.
Un’altra tra le differenze tra il matrimonio cattolico e ortodosso si estende all’ambito delle celebrazioni. Generalmente, la tipica cerimonia del matrimonio cattolico prevede un rinfresco, un pranzo al ristorante con amici e parenti che dura fino a sera inoltrata. Invece, il matrimonio ortodosso si caratterizza per danze tradizionali che si estendono fino a coinvolgere ogni singola persona presente.
Non sono poche, così come per il Natale, le differenze tra il matrimonio cattolico e ortodosso. Riti caratterizzati da tradizioni specifiche che rendono incredibile ed indescrivibile la celebrazione, in qualsiasi modo essa si svolga.
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