Le onna-bugeisha, donne guerriere del Giappone

Le onna-bugeisha, donne guerriere del Giappone

Le onna-bugeisha, donne guerriere del Giappone

Importanti figure come Tomoe Gozen, Tsuruhime, Ii Naotora e Nakano Takeko appartenevano alla categoria delle onna-bugeisha, temibili guerriere del Giappone pre-moderno. Ma chi sono esattamente le onna-bugeisha? Scopriamolo insieme.

Caratteristiche

Le onna-bugeisha, o anche dette onna-musha, appartenevano solitamente alla classe sociale dei bushi, così come i samurai. Le mogli, figlie o sorelle di samurai, pur continuando a svolgere mansioni domestiche, ricevevano un addestramento in modo da affinare le abilità nel combattimento e usarle per difendere la propria casa e famiglia o anche villaggi interi da invasioni nemiche e frequenti incursioni di briganti. Le onna-musha erano anche più istruite della maggioranza delle donne del tempo e si occupavano delle questioni economiche familiari quando gli uomini si dovevano allontanare in tempo di guerre.

L’addestramento militare delle onna-bugeisha prevedeva il perfezionamento dell’uso di armi come la naginata, arco e frecce, spade, pugnali e perfino la particolare kusarigama, inoltre veniva loro insegnata anche l’equitazione.

Alcune guerriere continuarono a svolgere un’attività bellica periferica, incentrata sulla difesa, altre invece vennero schierate attivamente in battaglie. Si possono citare per esempio Akai Teruko, un’onna-musha presente nell’epoca Sengoku conosciuta con l’appellativo di “donna più forte nel periodo degli stati belligeranti”, che continuò a combattere e guidare le sue unità sul campo di battaglia fino ad oltre settant’anni, e Ikeda Sen, un’onna-bugeisha a capo di un’unità tutta al femminile specializzata nell’uso del moschetto.   

Fra le onna-musha vi furono anche alcune che ricoprirono importanti cariche politiche: Hōjō Masako, moglie di Minamoto no Yoritomo, il primo shogun del periodo Kamakura, esercitò grande potere in quel periodo Ii Naotora, la stessa Ikeda Sen e molte altre divennero onna-daimyō, amministratrici dei loro feudi.

Altre celebri onna-bugeisha

Fra le più famose onna-bugeisha della storia giapponese è impossibile non ricordare Tomoe Gozen. La figura e la storia della più nota onna-musha è stata riproposta in moltissimi dipinti, spettacoli Noh e di Kabuki, così come in romanzi, film e videogiochi.

Non si hanno molte attestazioni storiche riguardo la vita di Tomoe Gozen; le fonti riguardo le vicende che la vedono protagonista sono prettamente letterarie, tanto che alcuni studiosi hanno ipotizzato che lei in verità non sia mai esistita. Tomoe compare nel celeberrimo Heike Monogatari, la narrazione della guerra Genpei, il sanguinoso conflitto fra i clan Taira e Minamoto. L’onna-musha era una donna bellissima e valorosa combattente al fianco del signore di Kiso Minamoto no Yoshinaka di cui era profondamente innamorata. Viene raccontato come Tomoe fosse abilissima nel tiro con l’arco e nel brandire spade enormi, pressoché invincibile in battaglia e capace di fronteggiare demoni o divinità che fossero. Nella battaglia di Awazu del 1184 sconfisse molti avversari, fra cui Uchida Ieyoshi e il capo del clan Musashi Honda no Morishige, che decapitò e offrì la sua testa a Yoshinaka. Nella medesima battaglia tuttavia Yoshinaka trovò la morte contro le truppe inviate da Minamoto no Yoritomo, e Tomoe Gozen fu costretta a fuggire senza poter dire addio al suo amato.

Altra famosa onna-bugeisha fu Ōhōri Tsuruhime, anche detta soltanto Tsuruhime, considerata una sorta di Giovanna d’Arco del Giappone. Figlia del sacerdote capo del santuario Ōyamazumi, Tsuruhime a quindici anni ereditò il ruolo di sacerdotessa dopo la morte del padre e dovette scontrarsi contro le forze della provincia di Suō, guidate dal daimyō Ōuchi Yoshitaka, pronte per invadere l’isola dove ella viveva. Tsuruhime si mise a capo delle truppe di difesa dell’isola, affermando di essere l’incarnazione di Mishima Myojin, un kami venerato presso il santuario Ōyamazumi, e guidò numerose battaglie contro l’esercito del clan Ōuchi. Sconfisse i nemici in varie occasioni, ma a diciassette anni Tsuruhime decise di suicidarsi annegando in mare, dopo aver appreso della morte in battaglia del suo fidanzato.

Si ricorda come importante onna-bugeisha anche Nakano Takeko. Ella nacque ad Edo nel 1847 e già da giovanissima venne istruita nelle arti marziali, nella calligrafia e arti letterarie. Fra le sue figure di riferimento vi fu Tomoe Gozen. La sua storia si lega alla guerra Boshin, combattuta fra gli ultimi sostenitori dello shounato Tokugawa e le forze a favore dell’imperatore Meiji. Da esperta combattente Nakano Takeko formò un’unità indipendente dall’esercito di sole onna-bugeisha, denominata Jōshitai che combatté nella battaglia di Aizu. Durante lo scontro Nakano Takeko venne ferita a morte da un colpo di fucile e come ultimo desiderio chiese a sua sorella Yūko di decapitarla, affinché la sua testa non venisse presa come trofeo di guerra, e infine di darle una degna sepoltura.

Fonte immagine di copertina: Wikipedia

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A proposito di Roberta Napolitano

Ciao! Il mio nome è Roberta e sono una studentessa frequentante il terzo anno dell'indirizzo di studi "Lingue e Culture Comparate" all'Università degli studi di Napoli L'Orientale, scegliendo come lingue da inserire nel percorso l'inglese e il giapponese. Fin dalla tenera età le mie passioni riguardano manga, anime, videogiochi e libri e ovviamente all'appello non possono mancare la musica (in particolare se del paese del Sol Levante) e il buon cibo!

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