Le piramidi di Benevento sono da più di dieci anni un motivo di studio e che continuano ad essere al centro di molte teorie sulla loro formazione; chi parla di civiltà antiche, chi degli stessi egizi, chi ancora di alieni, chi di un semplice fenomeno atmosferico. Qualunque sia la loro storia, ripercorriamo insieme gli ultimi quindici anni.
Una scoperta sotto gli occhi di tutti
Nel 2008, Leonardo B. Romano compie un’osservazione talmente banale che lascia spiazzati tutti i cittadini della provincia di Benevento. Siamo a Sant’Agata de’ Goti (BN) quando Romano realizza che la collina chiamata Ariella ha una forma troppo strana ed assomiglia vagamente ad una piramide. Dopo una prima ricerca dalle immagini satellitari si evince, infatti, che la collina ha la tipica forma squadrata donata dalle ombre visibili sugli spigoli del rilievo. La domanda che ci si pone adesso è: si tratta davvero di una piramide o è solo uno strano scherzo della natura?
Le similitudini bosniache
Per poter effettuare un’analisi completa bisogna menzionare la stessa osservazione effettuata appena tre anni prima dall’imprenditore Semir Osmanagić nella sua terra natale, la Bosnia ed Herzegovina. Ci troviamo nei pressi di Sarajevo, a Visoko, dove un’apparente piramide collinare è stata studiata dagli scienziati dopo che l’imprenditore bosniaco-texano, ha cercato di trarre profitto inventando storie su chi possa essere stato il popolo costruttore della piramide, affibbiandone agli abitanti dei Balcani del 12’000 a.C. la paternità. Ovviamente, dopo il polverone suscitato, la comunità scientifica della stessa Sarajevo si è fiondata nel cercare prove di queste teorie, raggiungendo la conclusione che si tratta di un semplice fenomeno atmosferico.
Anche in Italia si tratta di fenomeni naturali?
Se prendessimo in considerazione soltanto quella di Sant’Agata de’ Goti, probabilmente, la conclusione, senza nemmeno troppo scalpore, sarebbe la stessa di quella di Sarajevo. La differenza sostanziale tra la Bosnia e le piramidi di Benevento è proprio la quantità di questi rilievi con questa determinata forma che sembrerebbero ripercorrere la costellazione molto cara agli egizi, ovvero la cintura d’Orione. Infatti, le quattro colline a forma piramidale, Caiazzo (CE), Moiano (BN) e Montesarchio (BN), ripercorrono una disposizione pressoché simile a quelle utilizzate dalla civiltà dei faraoni. La comunità scientifica continua a trovare conforto nella spiegazione utilizzata per quelle in Bosnia, eppure qualche piccolo collegamento con alcune teorie è stato fatto.
Cultura egizia
Parlando delle piramidi di Benevento, ma più in generale di una piramide in sé per sé, il primo collegamento, quasi spontaneo e naturale, è quello egizio. La storia ci insegna che la civiltà egiziana è sempre stata molto amica di quella romana, motivo per cui le connessioni tra i due popoli erano molteplici. A Benevento, infatti, vennero ritrovati, ad inizio secolo scorso, dei resti di un tempio dedicato ad Iside, voluto, come confermato dalle incisioni sugli obelischi, dall’imperatore Diocleziano tra l’88 d.C. e l’89 d.C. Sarebbe dunque così difficile pensare alle colline piramidali beneventane ad un’altra specie di omaggio concesso al popolo faraonico? Troppo presto per dirlo e soprattutto troppi pochi studi effettuati, visto soprattutto lo scavo sulla piramide di Ariella a Sant’Agata de’ Goti che venne repentinamente bloccato senza motivazioni ufficiali. Chissà, magari qualcuno, presto o tardi, si farà qualche scrupolo in più a riguardo.
La natura e le altre teorie
La comunità scientifica, come già ampiamente detto, abbraccia, almeno momentaneamente (vista l’assenza di scavi o lavori effettuati) la teoria di fenomeni dovuti alla sedimentazione di materiale che ha subito nei secoli processi dinamici riconducibili tutti a Madre Natura. Oltre la posizione più logica, troviamo anche alcune teorie, come spesso accade in questi casi, sulla possibilità che sia stata opera di entità aliene. Altre ipotesi effettuate, invece, vogliono ricollegare il tutto ad altri popoli che sono passati nella terra delle streghe, rimanendo anche loro a bocca asciutta di conferme.
Chissà, magari un giorno le Piramidi di Benevento saranno semplicemente uno scherzo della Natura, oppure diventeranno un simbolo della cultura di un popolo antico passato per la nostra terra. In attesa che altri studi vengano effettuati, che ognuno, a riguardo, si tenga stretto il suo piccolo sogno, la sua teoria
Fonte immagine: Wikimedia Commons, Gianfranco Vitolo