Le reliquie dei Santi: le 6 più famose

Le reliquie dei Santi: le 6 più famose

Le reliquie dei Santi sono dei veri e propri resti che possono essere composti dall’intera salma del Santo in questione o da alcune parti divise e custodite anche in diverse parti del mondo.

La venerazione delle reliquie dei Santi avviene per un motivo fondamentale: ottenere un collegamento diretto con la divinità. Questo collegamento si verifica proprio grazie al contatto fisico con la reliquia, venerata dai fedeli col fine di richiedere al Santo un’intercessione divina.

Ecco le reliquie dei Santi presenti in Italia, la loro storia e il loro significato.

Tra le reliquie dei Santi più famose, in particolar modo per i partenopei, troviamo il sangue di San Gennaro, morto per difendere la sua fede a causa delle persecuzioni di Diocleziano.

Il sangue di San Gennaro è custodito in due ampolle all’interno del Duomo di Napoli e tre volte l’anno si liquefà per effettuare la sua grazia: il sabato precedente alla prima domenica di maggio, il 19 settembre (giorno in cui si celebra San Gennaro) e il 16 dicembre. Si dice che quando il miracolo non avviene, si verificheranno eventi negativi. Il sangue di San Gennaro, infatti, non si è mai sciolto tra il 1939 e il 1940, anni che corrispondono allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

È custodita, invece, a Bologna la salma incorrotta di Santa Caterina.

Santa Caterina morì nel 1463 e, poiché apparteneva all’ordine delle Clarisse, il suo corpo fu sepolto senza bara, come da usanza. Attualmente è possibile vedere la sua salma, intatta, che siede su una sedia nella Chiesa del Corpus Domini di Bologna.

Tra le reliquie dei Santi più suggestive troviamo sicuramente la testa di San Giovanni Battista.

La testa di San Giovanni Battista fu tagliata per volontà di Salomè e servita su un piatto d’argento a Erode durante un banchetto. Attualmente è custodita nella chiesa di San Silvestro a Roma senza la mandibola, che si trova a sua volta nella cattedrale di San Lorenzo a Viterbo. Il famoso piatto d’argento è, invece, custodito nel Museo del tesoro della cattedrale di San Lorenzo a Genova. Le restanti parti del corpo di San Giovanni Battista sono state conservate altrove: un braccio è custodito tuttora nel Duomo di Siena, mentre la mano si trova nella chiesa di Montenegro.

Anche i resti di Sant’Antonio da Padova – custoditi all’interno della chiesa che prende il suo nome – si inseriscono tra le reliquie dei Santi.

La maggior parte è racchiusa all’interno di un marmo posto nella cappella principale della Basilica di Sant’Antonio, che i fedeli possono toccare al fine di richiedere una grazia, o soltanto per ricevere sollievo o conforto. Il restante, costituito da parti molto delicate come la lingua, le corde vocali, il mento e il dito, è custodito nella cappella delle reliquie. Ulteriori resti del Santo sono custoditi in un reliquiario che viene portato dai Frati in giro per il mondo durante i pellegrinaggi per permettere ai fedeli di entrare in contatto con Sant’Antonio anche lontano da Padova.

Una reliquia molto particolare, legata al sacrificio della Santa in questione, è custodita a Roma.

Uno dei denti di Sant’Apollonia, strappatole durante il suo martirio e ancora stretto tra le tenaglie, è custodito a Roma, nell’omonima chiesa. Viene considerata, proprio per questo motivo, la protettrice dei dentisti, degli odontotecnici e degli igienisti dentali.

Infine, tra le reliquie dei Santi troviamo custodite in un busto d’argento del Duomo di Catania quelle di Sant’Agata Martire. 

Sant’Agata subì numerose torture pur di non rinnegare la sua fede. Si dice che la Santa fu stesa come punizione su delle braci ardenti, ma non bruciò. Tra le reliquie presenti nello scrigno, infatti, è presente anche il velo che ha preservato il suo corpo sulle braci. Alla Santa Martire fu strappato anche un seno, la cui mammella è attualmente custodita a Gallipoli. Sant’Agata è considerata la protettrice di Catania per aver difeso la città, nel corso dei secoli, da innumerevoli avvenimenti negativi come un’eruzione vulcanica, la peste e numerosi saccheggi.

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Teresa Attianese

Vedi tutti gli articoli di Teresa Attianese

Commenta