L’effetto Pigmalione o Rosenthal, chiamato anche “La profezia che si autoavvera” si riferisce a quelle aspettative che, seppure infondate, attivano le risposte che sono state pronosticate all’inizio.
L’effetto Pigmalione è stato studiato dallo psicologo sociale americano Robert Rosenthal, che esegue un esperimento in una scuola elementare. Qui l’équipe svolge un esperimento di psicologia sociale, sottoponendo un gruppo di alunni ad un test di intelligenza. In seguito, seleziona dei bambini e comunica agli insegnanti che si trattava di alunni molto intelligenti. Rosenthal, dopo un anno, verifica che gli alunni selezionati avevano confermato le sue previsioni, migliorando il proprio rendimento scolastico, fino a diventare i migliori della classe. Dunque se gli insegnanti sostengono che un allievo sia meno dotato e se lo tratteranno in modo diverso dagli altri, il suddetto bambino interiorizzerà il giudizio e si comporterà in maniera corrispondente alle aspettative proiettate su di lui; si instaura così un meccanismo, per cui egli tenderà a divenire proprio come l’insegnante lo aveva immaginato anticipatamente.
Questo comportamento avviene sia in negativo che in positivo: nel primo caso è legato al fatto che il bambino crede che il giudizio negativo dell’insegnante sottovaluterà i suoi risultati, e al contrario, nel secondo caso, il fatto che l’insegnante stimi maggiormente un alunno rispetto a un altro, facilita il lavoro del primo. L’effetto Pigmalione prende il suo nome dalla mitologia. Filostefano di Cirene, un mitografo greco, aveva narrato il mito di Pigmalione; quest’ultimo era il re di Cipro, innamorato della statua di Afrodite al punto tale da crederla vera. In Ovidio nelle Metamorfosi Pigmalione è invece un artista, che si innamora di una sua statua di donna, fino al punto di implorare Afrodite affinché la trasformasse in un essere umano in modo da poterla poi sposare.
L’effetto Pigmalione è stato influenzato anche dall’opera di George Bernard Shaw, nella quale un insegnante cerca di addestrare una ragazza ad assumere i modi garbati ed elevati della classe abbiente. Maria Montessori aveva stabilito una regola per la quale un professore deve evitare anche solo di pensare male di uno studente, in quanto anche il semplice pensiero genera nell’allievo una spinta negativa. L’effetto Pigmalione può manifestarsi in tutti i contesti: in quello lavorativo, in quello fra capi e dipendenti, in quello familiare ed in ogni genere di rapporto sociale. Quindi le aspettative possono condizionare la qualità e il rendimento dei soggetti osservati. Si evidenzia, quindi, quanto possa influenzare un giudizio di valutazione distorto formulato da un superiore nei confronti di un dipendente, o di un professore nei confronti di un alunno, basato su una fissazione di un aspetto della personalità di quest’ultimo, che potrebbe oscurare, agli occhi dell’osservatore, tutte le caratteristiche positive dell’individuo in osservazione. Inoltre, esso è un meccanismo di suggestione psicologica, per il quale i risultati di una persona vengono influenzati dalle aspettative di chi gli sta intorno.
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