L’effetto Pigmalione o Rosenthal, chiamato anche “la profezia che si autoavvera” si riferisce a quelle aspettative che, seppure infondate, attivano le risposte che sono state pronosticate all’inizio, influenzando il comportamento delle persone e, di conseguenza, i loro risultati. In altre parole, se crediamo che qualcosa accadrà, è più probabile che essa si verifichi realmente, perché il nostro comportamento sarà influenzato da questa convinzione.
L’esperimento di Rosenthal: la nascita dell’effetto Pigmalione
L’effetto Pigmalione è stato studiato dallo psicologo sociale americano Robert Rosenthal, che eseguì un famoso esperimento in una scuola elementare californiana. Qui l’équipe di Rosenthal sottopose un gruppo di alunni ad un test di intelligenza all’inizio dell’anno scolastico. In seguito, selezionò in modo casuale alcuni bambini e comunicò agli insegnanti che si trattava di alunni particolarmente intelligenti e con un alto potenziale di sviluppo. Rosenthal, dopo un anno, verificò che gli alunni selezionati, pur non avendo in realtà capacità cognitive superiori agli altri, avevano effettivamente migliorato il proprio rendimento scolastico in modo significativo, fino a diventare i migliori della classe. Questo risultato dimostrò che le aspettative degli insegnanti, pur essendo basate su informazioni false, avevano influenzato il rendimento degli alunni. Dunque se gli insegnanti sostengono che un allievo sia meno dotato e se lo tratteranno in modo diverso dagli altri, il suddetto bambino interiorizzerà il giudizio e si comporterà in maniera corrispondente alle aspettative proiettate su di lui; si instaura così un meccanismo, per cui egli tenderà a divenire proprio come l’insegnante lo aveva immaginato anticipatamente.
Dal mito alla realtà: le origini del nome “Pigmalione”
L’effetto Pigmalione prende il suo nome dalla mitologia. Filostefano di Cirene, un mitografo greco, aveva narrato il mito di Pigmalione; quest’ultimo era il re di Cipro, innamorato della statua di Afrodite al punto tale da crederla vera. In Ovidio nelle Metamorfosi Pigmalione è invece un artista, che si innamora di una sua statua di donna, Galatea, fino al punto di implorare Afrodite affinché la trasformasse in un essere umano in modo da poterla poi sposare. Afrodite, commossa da questo amore, esaudì il suo desiderio. Il mito di Pigmalione, quindi, rappresenta il potere delle aspettative e del desiderio di trasformare la realtà. L’effetto Pigmalione è stato influenzato anche dall’opera teatrale “Pigmalione” di George Bernard Shaw, nella quale un professore di fonetica, Henry Higgins, scommette di riuscire a trasformare una fioraia di umili origini, Eliza Doolittle, in una dama di alta classe, insegnandole a parlare e a comportarsi in modo raffinato. Attraverso un duro lavoro e la fiducia nelle capacità di Eliza, Higgins riesce nel suo intento, dimostrando come le aspettative e l’impegno possano portare a un cambiamento radicale.
Effetto Pigmalione a scuola: l’influenza delle aspettative degli insegnanti
L’esperimento di Rosenthal ha dimostrato chiaramente come le aspettative degli insegnanti possano influenzare il rendimento scolastico degli alunni. Maria Montessori aveva stabilito una regola per la quale un professore deve evitare anche solo di pensare male di uno studente, in quanto anche il semplice pensiero genera nell’allievo una spinta negativa. Quando gli insegnanti credono nelle capacità dei loro studenti e hanno alte aspettative nei loro confronti, tendono a trattarli in modo più positivo, a incoraggiarli maggiormente e a fornire loro maggiori opportunità di apprendimento. Di conseguenza, gli studenti si sentono più motivati, sviluppano una maggiore autostima e ottengono risultati migliori. Al contrario, quando gli insegnanti hanno basse aspettative nei confronti di alcuni alunni, tendono a trattarli in modo meno stimolante, a dare loro meno attenzione e a fornire loro feedback meno positivi. Questo può portare gli studenti a perdere fiducia nelle proprie capacità, a impegnarsi meno nello studio e a ottenere risultati inferiori, confermando così le aspettative negative iniziali.
Effetto Pigmalione al lavoro: aspettative e rendimento dei dipendenti
L’effetto Pigmalione non si limita al contesto scolastico, ma può manifestarsi in tutti i contesti, come in quello lavorativo, nel rapporto tra capi e dipendenti. Ad esempio, se un manager crede che un suo dipendente sia particolarmente capace e talentuoso, tenderà a dargli incarichi più stimolanti, a fornirgli maggiori opportunità di crescita e a riconoscerne i meriti. Questo atteggiamento positivo può influenzare il dipendente, che si sentirà più motivato e sicuro di sé, e lo porterà a migliorare le sue prestazioni, confermando così le aspettative del manager. Al contrario, se un manager ha pregiudizi negativi nei confronti di un dipendente, tenderà a dargli compiti meno importanti, a controllarlo eccessivamente e a criticarlo più spesso. Questo atteggiamento può demotivare il dipendente e portarlo a commettere errori, confermando così le aspettative negative del manager.
Effetto Pigmalione nello sport: come le aspettative influenzano le prestazioni
Anche nel mondo dello sport, l’effetto Pigmalione può avere un impatto significativo sulle prestazioni degli atleti. Se un allenatore crede nelle potenzialità di un atleta, tenderà a dargli più spazio, a incoraggiarlo maggiormente e a fornirgli un feedback più costruttivo. Questo può portare l’atleta a sviluppare una maggiore fiducia in sé stesso, a impegnarsi di più negli allenamenti e a ottenere risultati migliori in gara. Al contrario, se un allenatore ha basse aspettative nei confronti di un atleta, potrebbe dedicargli meno tempo, criticarlo più spesso e non dargli le stesse opportunità degli altri. Questo può influenzare negativamente l’autostima dell’atleta e portarlo a un calo delle prestazioni.
Come funziona l’effetto Pigmalione: i meccanismi psicologici in gioco
L’effetto Pigmalione è un meccanismo di suggestione psicologica, per il quale i risultati di una persona vengono influenzati dalle aspettative di chi gli sta intorno. Ma quali sono i meccanismi psicologici che entrano in gioco? Innanzitutto, le aspettative influenzano il nostro comportamento: se crediamo che una persona sia capace e intelligente, tenderemo a trattarla in modo più positivo e stimolante. In secondo luogo, le aspettative influenzano l’autostima e la motivazione della persona: se ci sentiamo apprezzati e valorizzati, saremo più motivati a impegnarci e a dare il massimo. Infine, le aspettative possono creare un circolo virtuoso o vizioso: se le aspettative positive portano a risultati positivi, queste rafforzeranno ulteriormente le aspettative, creando un circolo virtuoso. Al contrario, se le aspettative negative portano a risultati negativi, queste confermeranno le aspettative iniziali, creando un circolo vizioso.
Come gestire l’effetto Pigmalione: consigli per insegnanti, manager e genitori
È importante essere consapevoli dell’effetto Pigmalione e cercare di gestirlo in modo positivo. Ecco alcuni consigli per insegnanti, manager e genitori:
– Avere aspettative elevate ma realistiche nei confronti di tutti, indipendentemente dalle loro origini o dal loro background.
– Fornire feedback positivi e incoraggianti, sottolineando i punti di forza e i progressi compiuti.
– Creare un ambiente di apprendimento o di lavoro stimolante e inclusivo, in cui tutti si sentano valorizzati e rispettati.
– Evitare di etichettare le persone in base a pregiudizi o stereotipi.
– Essere consapevoli del proprio linguaggio non verbale, che può trasmettere involontariamente le proprie aspettative.
– Promuovere l’autostima e la fiducia in sé stessi, aiutando gli individui a riconoscere e a sviluppare le proprie potenzialità.
– Focalizzarsi sul processo, non solo sul risultato, valorizzando l’impegno e la perseveranza.
– Incoraggiare la collaborazione e il sostegno reciproco, creando un clima di fiducia e di rispetto all’interno del gruppo.
Quindi le aspettative possono condizionare la qualità e il rendimento dei soggetti osservati. Si evidenzia, quindi, quanto possa influenzare un giudizio di valutazione distorto formulato da un superiore nei confronti di un dipendente, o di un professore nei confronti di un alunno, basato su una fissazione di un aspetto della personalità di quest’ultimo, che potrebbe oscurare, agli occhi dell’osservatore, tutte le caratteristiche positive dell’individuo in osservazione.
Applicando questi semplici consigli, possiamo contribuire a creare un ambiente più positivo e stimolante, in cui ognuno abbia la possibilità di esprimere al meglio il proprio potenziale, libero da condizionamenti e aspettative negative.
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