L’incontro sulle scale della torretta di Burton: l’ultimo bacio

L’incontro sulle scale della torretta di Burton: l’ultimo bacio

L’incontro sulle scale della Torretta di Burton, realizzato nel 1864, raffigura la romantica scena dell’ultimo bacio d’amore di due fanciulli innamorati, prima che il giovane cavaliere vada a combattere per proteggere il loro rapporto dal dissenso del padre della fanciulla, il quale, è in forte opposizione alla storia d’amore dei due, destinata a spegnersi come le loro vite.

Biografia di Burton

Frederic William Burton nacque in Irlanda l’8 aprile 1816. Egli lavorava su generi molto variegati e si dedicava alla realizzazione di ritratti su commissione, fin quando non ebbe sfortunatamente problemi alla vista. Burton viaggiò in Europa e venne a conoscenza delle maestose opere d’arte occidentali, creandosi una grande cultura artistica personale. Oltre ai viaggi, venne nominato direttore della National Gallery di Londra, che diresse per 20 anni e rese possibile l’acquisizione di molte creazioni artistiche famose, tra le quali ricordiamo La vergine delle rocce di Leonardo da Vinci.
Nonostante al giorno d’oggi non sia considerato un pittore eccessivamente famoso, L’incontro sulle scale della torretta di Burton divenne il quadro da lui realizzato più riconosciuto, il che dà attualmente alla sua figura storica, forse data per scontata ai suoi tempi, una gran bella rivincita. La particolarità dell’artista era il fatto che non dipingesse ad olio, bensì utilizzando gli acquerelli, perché reputava sgradevole l’odore della pittura ad olio. Tale fattore può generare degli interrogativi su come facesse Burton a raggiungere la stessa quantità di dettagli della pittura ad olio, usando la pittura ad acquerello: la risposta è che lui effettivamente fosse così capace nell’utilizzo degli acquerelli grazie al padre, cui ricopriva la mansione di miniaturista, e pertanto fu proprio da quest’ultimo che imparò l’arte di utilizzare pennellate molto fini e precise. Morì il 16 marzo del 1900 a Kensington, uno dei quartieri più lussuosi di Londra.

L’incontro sulle scale della torretta di Burton: l’ultimo atto di romanticismo prima dell’implicito addio

Il quadro L’incontro sulle scale della torretta di Burton rappresenta un frammento di tempo effimero in cui due giovani, ovvero la principessa Hellelil e la guardia del corpo Hildebrand, si scambiano delle calorose manifestazioni di affetto. Nelle strette scale della torre, notiamo sulla sinistra Hellelil, che si fa accarezzare e baciare il braccio dal suo amato, situato a destra. I due amanti salgono le scale per ritagliarsi un segreto ma passionale momento tutto per loro, lontani dallo sguardo del padre della fanciulla, contrario a questo amore: Hellelil e Hildebrand, difatti, vivono una storia d’amore clandestina, dilaniata dalla tragedia di dover avvenire in segreto per non farsi scoprire.
La storia del dipinto L’incontro sulle scale della torretta di Burton è ispirata ad una ballata danese medievale. Nel 1855, un amico del pittore irlandese, Whitley Stokes, riuscì a tradurre la ballata dal danese all’inglese, e la traduzione venne successivamente pubblicata sulla Fraser’s Magazine for Town and Country
Il racconto rammenta della principessa Hellelil, la quale possedeva 12 guardie del corpo incaricate di proteggerla. Ella finì per innamorarsi di uno dei cavalieri, Hildebrand, ma il re (padre di Hellelil) non approvò mai il loro amore. A causa di questa sfortuna, la coppia si trovò costretta a vivere nell’ombra, accontentandosi di fugaci occasioni per stare insieme. Un giorno, il re ordinò ai 7 fratelli di Hellelil di uccidere Hildebrand.

Il giovine non era per niente intimorito da quello che sarebbe potuto succedere, e non indugiò un singolo istante a combatterli. Prima che lui estrasse la spada, si ritagliò un ultimo bacio con Hellelil, scena ritratta proprio ne L’incontro sulle scale della torretta di Burton. Hildebrand risultò coraggioso e risoluto, riuscendo ad uccidere ben 6 dei fratelli di Hellelil. Intento ad uccidere anche l’ultimo rimasto, il fratello più giovane della ragazza, ella implora di risparmiare la vita a quest’ultimo, giacché lui fosse l’unica persona davvero al suo fianco ed in grado di avvisare la madre dell’accaduto. La salvezza del fratello più piccolo ebbe, tuttavia, il prezzo più caro: la vita di Hildebrand stessa, posta al termine con 8 profonde ferite. Il finale lascia la povera Hellelil rinchiusa nella torre, dove assisterà alla sua fine, morendo di crepacuore.

Anche nel capolavoro L’incontro sulle scale della torretta di Burton possiamo scorgere la presenza della tecnica pittorica ad acquerello, se usiamo un occhio più analitico. A primo impatto non sembrerebbe proprio, visto che la bravura di Frederic permette di riprodurre la chiarezza e la luminosità dei dipinti ad olio. Ma, se si guardano meglio le scale e le pareti, sarà inevitabile accorgersi delle differenze presenti negli effetti rispetto ai risultati uniformi che produrrebbe la pittura ad olio. La bellezza del quadro oggi è ammirata nella Galleria Nazionale d’Irlanda, posto dove vi è esposto.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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