L’origine del mondo e la mitologia in generale, secondo i giapponesi, è molto diversa dalla cultura occidentale: in Giappone, infatti, nel periodo Nara (710-794 d.C.) si veneravano i Kami, ovvero degli spiriti. L’imperatore Tenmu commissionò il Kojiki, in modo da poter avere un testo in cui fosse narrata l’origine del mondo secondo i giapponesi, l’origine del Giappone e la storia di come si sia arrivati alla dinastia imperiale (dinastia Yamato) partendo proprio dall’origine dei Kami. Dunque, come ha inizio tutto secondo la mitologia?
Le divinità diedero alla luce Izanagi (uomo) ed Izanami (donna), incaricandoli di creare la prima terra, e per aiutarli venne data loro un’alabarda speciale, con cui affondarono il ponte di Amanohashidate (Kyoto) e da lì crearono le prime isole. In seguito, Izanagi e Izanami diedero origine a varie divinità che rappresentavano gli elementi della terra: la madre però si bruciò creando il fuoco, quindi morì e venne sepolta sul monte Hima.
L’origine del mondo secondo i giapponesi continua con Izanagi, che si mise in viaggio per il paese dei morti, che aveva luogo nel sottosuolo. Entrò in una caverna, dove sentì la voce di Izanami, la quale gli disse che avrebbe avuto la grazia per uscire e tornare nel regno dei vivi solo se lui non l’avesse guardata. Il fratello però, accese un fiammifero e la vide, notando che aveva la faccia deformata a causa delle ustioni, e dunque, corse via e bloccò l’uscita dal sottosuolo. Izanami, sentendosi disonorata, fece una maledizione e promise che ogni giorno avrebbe fatto morire 1000 uomini, e Izanagi rispose che allora lui ne avrebbe fatti nascere 1500. Questa storia ha dato origine secondo i giapponesi al mito della vita e della morte.
Cercando di purificarsi, dopo essere fuggito dal paese dei morti, pianse e dalle sue lacrime nacquero altre divinità, come la Dea Amaterasu (divinità femmina a cui diede una collana, nominandola dea del Cielo) e come Susano-o (Dio della Tempesta e del Mare).
Tutti i figli generati da Izanagi seguirono gli ordini del padre, tranne Susano-o che si ribellò e venne esiliato.
L’origine del mondo secondo i giapponesi dopo la ribellione di Susano-o
Prima dell’esilio andò a salutare la sorella Amaterasu, e creò il caos nei cieli dopo un dibattito acceso. Amaterasu decise quindi di rifugiarsi in una grotta, lasciando l’universo senza luce. Allora il Dio della saggezza escogitò un piano, usando uno specchio per proiettare la luce, per far uscire Amaterasu con la forza dalla caverna.
La storia dell’origine del Giappone, da questo punto si sposta su Susano-o, che in esilio incontra un vecchio con una ragazza, sua figlia, che iniziò a raccontargli la storia di un drago dalle otto teste, che ogni anno mangiava una delle sue figlie. Dunque, Susano-o si mise in viaggio per sconfiggere il drago e ci riuscì grazie ad una spada, sposando infine la ragazza. La leggenda dell’origine del mondo secondo i giapponesi si conclude con il passare degli anni e il paese di Yamato che entrò nel caos, e dovette intervenire Amaterasu per salvarlo, dando poi il governo a suo nipote Ninigi, a cui consegnò i tesori imperiali (la collana di Izanagi, lo specchio di Amaterasu e la spada di Susano-o).
Ma dunque, come si arriva all’origine dell’impero? Un giorno un signore della montagna propose a Ninigi di sposare le sue due figlie, ma lui decise di sposare solo la più bella, che però rappresentava la vita transitoria e la debolezza, spiegando il mito dell’origine della mortalità degli imperatori, anche se considerati divini. Da qui ebbe tre figli, di cui Jinmu-tenno, che conquistò tutto il paese, diventando il primo imperatore della dinastia Yamato.
Fonte dell’immagine in evidenza dell’articolo “L’origine del mondo secondo i giapponesi, qual è?”: Pixabay