L’origine del mondo e la mitologia giapponese, in generale, differiscono notevolmente dalla cultura occidentale. In Giappone, nel periodo Nara (710-794 d.C.), si veneravano i Kami, entità spirituali. L’imperatore Tenmu commissionò la stesura del Kojiki (“Cronache di antichi eventi”), per avere un testo che narrasse l’origine del mondo secondo i giapponesi, l’origine del Giappone e la storia della dinastia imperiale (dinastia Yamato), a partire proprio dall’origine dei Kami. Ma come ha inizio tutto, secondo la mitologia giapponese?
Il Kojiki: il libro che narra le origini del Giappone e degli dei
Cos’è il Kojiki e perché è importante?
Il Kojiki è una delle più antiche opere letterarie giapponesi, compilata nel 712 d.C. dallo studioso Ō no Yasumaro su commissione dell’imperatore Tenmu. Rappresenta una fonte fondamentale per la comprensione della mitologia, della religione e della storia antica del Giappone.
I Kami: le divinità shintoiste e il loro ruolo nella creazione
I Kami sono entità spirituali venerate nello Shintoismo, la religione autoctona del Giappone. Possono essere divinità legate alla natura, agli antenati o a concetti astratti.
Izanagi e Izanami: la coppia divina che creò il mondo
Secondo il Kojiki, le divinità diedero vita a Izanagi (principio maschile) e Izanami (principio femminile), incaricandoli di creare la prima terra.
La creazione delle isole giapponesi e la nascita degli dei
Per aiutarli nell’impresa, venne loro donata un’alabarda chiamata Ama-no-Nuboko. Izanagi e Izanami si posizionarono sul ponte celeste Ame-no-ukihashi e mescolarono l’oceano primordiale con l’alabarda, creando così la prima isola, Onogoro-shima. In seguito, diedero origine a numerose altre divinità, rappresentanti gli elementi della terra.
La morte di Izanami e la discesa di Izanagi nello Yomi (il regno dei morti)
Tuttavia, durante la creazione del dio del fuoco, Kagutsuchi, Izanami si bruciò e morì. Izanagi, disperato, si mise in viaggio per lo Yomi, il paese dei morti, situato nel sottosuolo.
La maledizione di Izanami e il mito della vita e della morte
Entrò in una caverna, dove sentì la voce di Izanami, che gli promise la grazia di tornare nel regno dei vivi a patto che lui non la guardasse. Ma Izanagi, impaziente, accese un fiammifero e vide il volto deforme della moglie, causato dalle ustioni. Inorridito, fuggì e bloccò l’uscita dallo Yomi. Izanami, sentendosi tradita e disonorata, lanciò una maledizione, promettendo di far morire 1000 uomini ogni giorno. Izanagi rispose che, per contrastare questa maledizione, avrebbe fatto nascere 1500 bambini ogni giorno. Questo episodio segna l’origine, nella mitologia giapponese, del ciclo di vita e morte.
Amaterasu e Susano-o: i figli di Izanagi e la lotta per il potere
La nascita di Amaterasu, dea del sole, e Susano-o, dio delle tempeste
Tornato dallo Yomi, Izanagi si purificò con un bagno rituale. Dalle sue lacrime nacquero altre divinità, tra cui Amaterasu (la dea del Sole, nata dall’occhio sinistro) e Susano-o (il dio delle tempeste e del mare, nato dal naso). Izanagi donò ad Amaterasu una collana, nominandola dea del Cielo (Takamagahara).
Il conflitto tra fratelli e l’esilio di Susano-o
Tutti i figli generati da Izanagi seguirono gli ordini del padre, tranne Susano-o, che si ribellò e venne esiliato.
Amaterasu si nasconde nella caverna: l’eclissi e l’intervento degli dei
Prima di partire per l’esilio, Susano-o andò a salutare la sorella Amaterasu, ma durante un acceso dibattito scatenò il caos nei cieli. Amaterasu, spaventata e offesa, decise di rifugiarsi in una grotta, privando l’universo della luce solare (un’interpretazione mitologica di un’eclissi). Il dio della saggezza, Omoikane, escogitò un piano per farla uscire: utilizzando uno specchio (Yata no Kagami) per riflettere la luce e attirare la sua attenzione, gli dei riuscirono a convincere Amaterasu a uscire dalla caverna, riportando la luce nel mondo.
Susano-o e il drago a otto teste: l’eroe e la spada leggendaria
La storia dell’origine del Giappone si sposta poi su Susano-o, che in esilio incontrò una coppia di anziani e la loro figlia, Kushinada-hime. I tre erano terrorizzati da un drago a otto teste, Yamata no Orochi, che ogni anno divorava una delle loro figlie. Susano-o decise di affrontare il drago e, con l’inganno, riuscì a ucciderlo, trovando nella sua coda una spada magica, Kusanagi no Tsurugi. In seguito, sposò Kushinada-hime.
Ninigi e la discesa sulla terra: l’origine della dinastia imperiale
I tre tesori imperiali del Giappone: simboli di potere e legittimità
Con il passare degli anni, il paese di Yamato cadde nel caos. Amaterasu decise di intervenire per salvarlo, affidando il governo a suo nipote Ninigi. Gli consegnò i tre tesori imperiali: la collana Yasakani no Magatama (donata da Izanagi ad Amaterasu), lo specchio Yata no Kagami (usato per far uscire Amaterasu dalla caverna) e la spada Kusanagi no Tsurugi (trovata da Susano-o). Questi tre oggetti sono ancora oggi considerati i simboli del potere imperiale giapponese.
Il mito di Ninigi e Konohanasakuya-hime: la spiegazione della mortalità degli imperatori
Un giorno, un signore della montagna propose a Ninigi di sposare le sue due figlie. Ninigi scelse di sposare solo la più bella, Konohanasakuya-hime, che rappresentava la vita transitoria e la bellezza effimera dei fiori di ciliegio. La sorella maggiore, Iwanaga-hime, rappresentava invece la solidità e l’eternità delle rocce. Questa scelta, secondo il mito, spiega l’origine della mortalità degli imperatori giapponesi, nonostante la loro discendenza divina.
Jimmu-Tenno: il primo imperatore del Giappone e la fondazione della dinastia Yamato
Da Ninigi e Konohanasakuya-hime nacquero tre figli, tra cui Jimmu-Tenno, che, secondo la tradizione, conquistò il paese, diventando il primo imperatore della dinastia Yamato.
L’eredità del mito dell’L’origine del mondo secondo i giapponesi: l’influenza sulla cultura
Il mito della creazione giapponese, così come narrato nel Kojiki e in altre fonti come il Nihon Shoki (un’altra importante cronaca antica), continua a influenzare profondamente la cultura, la religione e la società giapponese contemporanea. I concetti di purezza, discendenza divina, rispetto per la natura e l’importanza dei rituali sono tutti elementi che derivano da questa antica cosmogonia.
Fonte dell’immagine in evidenza dell’articolo “L’origine del mondo secondo i giapponesi, qual è?”: Pixabay
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