Maggio francese: cos’è e quando avviene?

Il Maggio francese: cos'è e cosa avviene

Quando si parla di maggio francese si fa riferimento all’insieme dei movimenti di rivolta spontanei di natura sociale, politica e culturale, indirizzati contro la società tradizionale, verificatisi a Parigi nel ’68.

Maggio francese: cosa successe realmente? 

Tali moti spontanei partirono dagli studenti, i quali, maggiormente colpiti dalle vicende internazionali e nazionali, sentivano il bisogno di un sentimento emergente di ribellione che desse voce, seppur talvolta in maniera violenta, ad un gruppo sociale che fino a quel momento soffriva di un sentimento di abbandono nei confronti della società tutta. Le rivolte durarono per tutto il mese di maggio e se dapprima partirono con gli studenti, successivamente il maggio francese coinvolse anche altre classi sociali come gli operai e altri lavoratori e cittadini. La città di Parigi fu bloccata e in sciopero per quasi tutto il mese di maggio generando un notevole disagio e soprattutto suscitando una grandissima attenzione mediatica sia tra le mura domestiche che a livello internazionale. Alla base del maggio francese vi era la volontà di mettere in discussione la società dei consumi, il capitalismo e più in generale ogni forma di potere autoritario. Alla stregua dei movimenti culturali hippie americani, vi era un forte sentimento di liberalizzazione dei costumi e di emancipazione dai valori tradizionali “imposti”. Il maggio francese in quest’ottica rappresenta un sentimento pervasivo e contagioso preso a carico in principio dagli studenti parigini, riflesso della volontà di trasformare il contesto circostante e le strutture sociali vigenti, percepite come opprimenti e non rappresentative. Il maggio francese favorì anche una forma radicale e alternativa di espressione da parte delle nuove generazioni. Che, riversandosi per le strade, trovarono nella forma d’arte dei graffiti un valido mezzo d’espressione. Gli slogan emblematici del maggio francese e maggiormente impressi nella memoria collettiva, sono: «Sous les pavés, la plage» (Sotto i sampietrini c’è la spiaggia),  «Il est interdit d’interdire» (Vietato vietare), «Jouissez sans entraves» (Godetevela senza freni) e «Cours camarade, le vieux monde est derrière toi» (Corri compagno, il vecchio mondo ti sta dietro).

Influenza sul resto del mondo

 

Il ‘68 fu movimento di portata globale. Le università di tutto il mondo furono coinvolte e ognuna partecipò per motivi diversi. Per esempio, l’università di Cape Town in Sudafrica venne occupata per protestare contro l’esclusione dal corpo docenti di un’insegnante di colore. I media giocarono un ruolo importante poiché furono un efficace mezzo di trasmissione delle notizie. Questi ultimi furono indispensabili per la diffusione del consenso a favore delle contestazioni. Nonostante ciò, i media stessi furono oggetto di polemica poiché i sessantottini ritenevano che appiattissero dissenso e ottundessero la mente. C’è chi descrive il maggio francese e in generale il ’68, come una rivolta di privilegiati, che godevano già dei  diritti per cui avevano lottato altri al posto loro. Nei fatti le rivolte accesero l’attenzione su temi importanti quali: l’appiattimento della disuguaglianza tra docenti e alunni, l’abolizione della cattedra sopraelevata e del crocifisso nelle scuole; posero l’attenzione per la prima volta in maniera concreta dopo la Seconda Guerra mondiale sul tema dei diritti umani (Conferenza di Teheran, a cui parteciparono anche i paesi del Terzo Mondo, Tribunale Russell per indagare i crimini di guerra commessi dagli Usa in Vietnam), la liberalizzazione sessuale e risvegliò le coscienze riguardo l’ambiente e la tutela di questo.

Fonte Immagine: Pixabay

A proposito di Marika Burani

Mi chiamo Marika, sono nata a Napoli il 13 Aprile del 2000. Ho frequentato il Liceo delle Scienze Umane ''Eleonora Pimentel Fonseca''. Attualmente studio Mediazione Linguistica e Culturale all'Università degli studi di Napoli ''L'Orientale''. I miei interessi sono la Storia, la Musica, il Cinema e la Politica. Nel mio tempo libero creo vestiti all'uncinetto e ai ferri e gioielli in alluminio e rame.

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