María de Zayas Sotomayor è stata una scrittrice del Secolo d’Oro spagnolo e si colloca intorno alla prima metà del XVII secolo. Da molti critici, subito dopo Miguel de Cervantes, viene considerata come una dei migliori esponenti della letteratura dell’epoca d’oro in Spagna.
L’autrice, dall’immenso valore, è stata una delle principali scrittrici anche durante il secolo successivo, grazie all’elevato numero di copie in circolazione delle sue opere, fino al tragico momento in cui l’Inquisizione non ne proibì la diffusione.
María de Zayas, femminista dell’era premoderna, nacque a Madrid nel 1590 in una famiglia nobile. L’infanzia dell’autrice ha visto molti spostamenti, a causa del ruolo del padre, addirittura visse a Napoli, dove il padre fu viceré. Inoltre, dell’autrice si sa ben poco, motivo per cui anche la data di morte di María de Zayas è incerta.
Per quanto riguarda la prima sezione romanzesca di María de Zayas, notiamo una serie di dieci romanzi cortigiani, Decamerón español (definito così proprio perché si ispira alla struttura dell’opera di Boccaccio, utilizzando anche l’espediente della malattia) o Novelas amorosas y ejemplares, in cui è tangibile l’influenza di Cervantes. L’autrice prende in considerazioni le classi elitarie del suo secolo, verso le quali attua una sorta di denuncia a causa di svariate ingiustizie vigenti), e le analizza grazie ad una attenta psicologia e trama narrativa. L’opera, inoltre, è stata pubblicata nel 1637 a Zaragoza. Questa serie è seguita da Novelas y saraos (1647) e Desengaños amorosos. In queste opere narrative è visibile una certa freschezza, non si ritrova una scrittura pedante, artificiosa e ridondante, tratto noto e comune dell’epoca, ed è per questo che viene consacrata come “autrice pura”.
Inoltre, María de Zayas incarna una penna talmente versatile, che si avvicina addirittura alla narrativa picaresca, sfuggente e acuta e a molti altri ancora.
Come già detto, María de Zayas è una femminista premoderna, una femminista prima delle femministe, anticonvenzionale, fuori dagli schemi dell’epoca, che crea storie di donne per donne, in cui la donna non è oggetto del desiderio o vittima, ma è soggetto attivo, non più passivo, protagonista di un gioco amoroso in cui attua scelte: le sue donne scelgono prima la liberà e l’amore per sé stesse, poi scelgono l’amante, lo corteggiano, sono esplicite ed aperte (motivo per cui, poi, vennero distrutte dall’Inquisizione). Le protagoniste di María de Zayas vivono di vita propria, non sono angeli del focolare, non si creano scrupoli e non sono sottomesse, anzi, mettono da parte il rigore e il decoro quando si tratta di dare voce ai propri sentimenti ed impulsi.
Maria de Zayas non è solo autrice di romanzi, ma anche una drammaturga, poiché autrice di una commedia, La traición en la amistad, e una poetessa, poiché autrice di varie poesie in antologie e canzonieri sparsi.
Fonte immagine: Wikipedia.