Teatro Mercadante (Napoli): storia di un teatro partenopeo

Teatro Mercadante

Storia e origini del più bel teatro di Napoli, il teatro Mercadante

Il teatro Mercadante, che sorge nel centro della città di Napoli,  fu costruito nel 1778 ed inaugurato con il nome di Teatro del Fondo nel 1779 con la rappresentazione teatrale L’infedele fedele di Giovanni Battista Lorenzi, musicata da Domenico Cimarosa. Nel 1799, poi, durante il periodo della Repubblica Napoletana, il teatro assunse il titolo di Teatro patriottico intridendosi delle idee proprie del periodo  della Rivoluzione francese. Solo  nel 1870 il teatro prese la denominazione di Teatro Mercadante in onore del musicista Saverio Mercadante, il quale iniziò la sua carriera di compositore teatrale nel teatro San Carlo di Napoli con l’opera L’apoteosi d’Ercole del 1819.

Dal 2002 il teatro è gestito dall’ Associazione Teatro Stabile di Napoli.

È proprio partendo dal ricordo di tale evento, di tale “rinascita” dopo un periodo di chiusura del teatro per lavori di restauro, che si apre il libro intitolantesi Dieci stagioni del Teatro Stabile di Napoli curato da Valeria Parrella e presentato il giorno 10 marzo 2014 in occasione del decennale delle attività teatrali della stessa associazione.

Nel 2003 venne quindi inaugurata la prima stagione teatrale del Mercadante Teatro Stabile di Napoli e nel 2004 venne inaugurata la sala del Ridotto. Qualche anno dopo, nel 2007, la stagione teatrale offerta dal Mercadante si ampliò con le rappresentazioni del teatro San Ferdinando. Quest’ultimo, fondato nel XVIII secolo ed inaugurato con l’opera teatrale Il falegname di Domenico Cimarosa, fu acquistato, dopo vari cambi di gestione, da Eduardo De Filippo e successivamente, dopo essere stato adibito, in una sua parte, a sede di parte dello Archivio storico di Eduardo De Filippo, dal 2007 è  entrato a far parte dell’Associazione Teatro Stabile di Napoli. Tale riapertura e la nascita di un progetto teatrale di ampio respiro venne inaugurata con la rappresentazione della riscrittura teatrale in lingua napoletana barocca, compiuta dallo stesso Eduardo De Filippo nel 1984, de La tempesta di Shakespeare.

Il Teatro Mercadante oggi

Attualmente, tra gli spettacoli offerti si ritrovano,  da un lato, opere tradizionali e adattamenti teatrali di opere letterarie sia italiane che straniere; a tal proposito basti pensare ad esempio, per quanto riguarda la stagione teatrale 2013-2014, alle opere Prima del silenzio di Patroni GriffiLa coscienza di Zeno di Svevo, Antonio e Cleopatra di Shakespeare ed Il cappotto di Gogol. Vengono inoltre proposti spettacoli di sperimentazione teatrale e percorsi teatrali dedicati ai bambini ed ai ragazzi che sono raggruppati nel progetto denominato La stanza blu.

Per quanto riguarda la gestione, al vertice dell’Associazione, accanto alla figura del Direttore, vi è il Comitato artistico costituito da membri della cultura artistica e letteraria.

Il continuo evolversi della storia del teatro Mercadante, in concomitanza con l’evolversi della Storia moderna e contemporanea, le varie restitutio sub alia specie legate agli eventi storici si fanno, così, metafora di una rifioritura culturale attraverso la memoria del passato con la riproposizione di modelli da emulare e non imitare, accrescendo così la cultura in un continuum storico ed artistico. Questi continui mutamenti rappresentano inoltre una rinascita di idee, di civiltà e di politica che senza la cultura diventerebbero inesorabilmente come sabbia al vento.

Ecco, allora, il ruolo della cultura: essere come l’acqua che plasma quei granelli di sabbia rendendoli compatti ed indistricabili l’uno dall’altro e senza la quale essi si disfano volando uno distante dall’altro, portati lontano dal vento dell’oblio.

Fonte immagine per l’articolo sul Teatro Mercadante: Wikipedia

A proposito di Roberta Attanasio

Redattrice. Docente di Lettere e Latino. Educatrice professionale socio-pedagogica. Scrittrice. Contatti: [email protected] [email protected]

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