Metello di Vasco Pratolini: l’ideologia del populismo

Metello di Vasco Pratolini: l’ideologia del populismo

Metello di Vasco Pratolini è un romanzo pubblicato nel 1955 ed è il primo libro della trilogia che comprende anche i romanzi Lo scialo e Allegoria e derisione. Il racconto, oltre ad essere il più celebre dell’autore, è anche quello in cui più di tutti emerge la sua attenzione ai problemi sociali, esso infatti riscostruisce le lotte e le conquiste operaie attraverso le vicende di un giovane muratore di nome Metello.

Metello di Vasco Pratolini: la trama

Metello di Pratolini offre il quadro storico dell’avanzata del movimento operaio negli ultimi decenni dell’Ottocento attraverso le vicende di un giovane muratore fiorentino. Metello Salani, figlio di un anarchico, dopo essere rimasto orfano, cresce in campagna prima di fuggire all’età di quindici anni verso Firenze, dove incontra l’anarchico Betto e inizia a lavorare prima come manovale poi come muratore.

Proprio nell’ambiente lavorativo Metello inizia ad avvicinarsi ad un orientamento politico, inizialmente all’anarchia, in seguito al socialismo. Un momento importante del romanzo è quello del lungo sciopero indetto dai muratori fiorentini nel 1902 per ottenere miglioramenti delle loro condizioni di vita al quale si intreccia il racconto delle vicende private di Metello.

Dopo l’incontro con Viola, una donna più grande di lui con cui ha un’esperienza sentimentale, Metello sposa Ersilia, ragazza molto forte che lo sostiene nelle difficoltà ma anche nelle lotte di classe, dalla quale si allontana per un breve periodo a causa di uno sbandamento dovuto a una terza donna. La lotta di classe è il tema principale del romanzo di Vasco Pratolini, la quale comporta molti sacrifici per il protagonista, infatti il racconto si conclude con una vittoria e una conquista importante per gli operai a seguito di uno sciopero, al termine del quale però Metello viene arrestato.

La realtà dietro il romanzo

Metello di Vasco Pratolini rappresenta tramite la figura del protagonista lo sfondo storico con il conflitto tra anarchici e socialisti. Un punto importante è inoltre la descrizione nel romanzo di molte morti sul lavoro, attraverso le quali l’autore vuole sensibilizzare i lettori sul problema della sicurezza sul lavoro. Si delinea una grande attenzione nel romanzo per le classi basse, rappresentazione ottimistica dell’evoluzione del proletariato attraverso una figura tipica come quella del protagonista.

Metello inoltre, sia nella tematica sia nell’impostazione strutturale, si avvicina ai modelli del realismo e del naturalismo, mentre nell’ideologia si rifà a un’ideologia di sinistra ottimistica, infatti appare un tipico prodotto del periodo neorealista che stava volgendo al termine. Metello di Vasco Pratolini ricostruisce un quadro storico attraverso vicende tipiche e i singoli personaggi vengono delineati puntando a rappresentare un’intera classe, così da fornire un’immagine dell’intera società. Il romanzo diPratolini presenta un modello di narrazione tradizionale, in terza persona e un narratore che guarda i fatti dall’esterno e interviene con riflessioni, giudizi e anticipazioni.

Fonte immagine: [Wikipedia]

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