Teogonia di Esiodo: il mito greco della creazione del mondo

Teogonia

Teogonia di Esiodo: il mito greco della creazione del mondo

La Teogonia di Esiodo è una delle fonti antiche più importanti per comprendere la mitologia greca e la sua visione della creazione del mondo, la cosmogonia. Questo poema epico, insieme all’Iliade e all’Odissea di Omero, ha contribuito a plasmare l’identità culturale dei Greci, narrando le origini dell’universo e degli dei dell’Olimpo attraverso una serie di eventi mitologici di forte impatto. Ogni civiltà antica ha elaborato una propria storia sulla nascita dell’universo, un racconto originale per spiegare l’origine di tutto ciò che esiste. Le tribù ebraiche ricordano la vicenda di Adamo ed Eva, creati da Dio nel Paradiso Terrestre e poi scacciati dopo aver mangiato il frutto proibito. Nella mitologia nordica, invece, la mucca Auðumbla, nutrendo il gigante Ymir con il proprio latte, generò dalla neve Bùri (o Tuisto) leccando il sale sulle primordiali rocce innevate. Bùri era il padre di Borr e il nonno di Odino, la prima divinità del pantheon vichingo. Ma qual è la versione greca di questi eventi ancestrali? Come hanno avuto origine gli dei e il mondo secondo la tradizione ellenica? La risposta si trova appunto nella Teogonia, opera fondamentale di un autore altrettanto centrale nel panorama della letteratura greca arcaica: Esiodo.

Esiodo, contemporaneo di Omero, non si limita a catalogare genealogie divine, ma delinea una vera e propria cosmogonia, ricca di simbolismo e significati profondi, in cui si dipanano le diverse ere mitologiche. Al centro dell’opera, pubblicata da Treccani, la lotta per il potere tra le generazioni divine, tema ricorrente nella mitologia greca, assume una rilevanza particolare.

Teogonia di Esiodo: il racconto sulla nascita del mondo

Esiodo, nella sua Teogonia, narra l’esistenza di quattro divinità primordiali, che rappresentano le forze originarie del cosmo. Queste entità sono Caos, Gea (la Terra), Tartaro (l’Aldilà) ed Eros (la forza che vivifica il cosmo); da questo Caos primigenio nacque la Notte, che a sua volta generò il Giorno. Anche Gea, la Terra, generò diversi figli: Urano (il Cielo), le Montagne e Ponto (il Mare). Proprio Urano e Gea costituirono la prima coppia mitica, un’unione significativa che, secondo lo studioso di poesia ellenistica e cultura folkloristica antica Emanuele Lelli, riflette le origini indoeuropee del mondo greco.

Le divinità primordiali: Caos, Gea, Tartaro ed Eros

All’inizio, dunque, secondo il racconto esiodeo, non c’era che il Caos, una sorta di vuoto primordiale, da cui emersero le altre divinità. Gea, la Terra, personificazione del suolo su cui camminiamo; Tartaro, il mondo sotterraneo, l’Aldilà; ed Eros, l’energia vitale che permea il cosmo, la forza generatrice che permette la continuazione della vita. Da questo primo nucleo di divinità si svilupperanno poi tutte le altre, in un complesso albero genealogico che Esiodo descrive con grande cura.

Urano e Gea: la prima coppia divina

L’unione tra Urano e Gea rappresenta un elemento chiave nella cosmogonia esiodea. La scelta di questa coppia, come sottolineato da Lelli, non è casuale. I Greci, infatti, condividevano le stesse radici etno-culturali di Italici, Galli, Germani, Slavi, Persiani e Indoariani. L’accostamento di Urano, il Cielo, e Gea, la Terra, potrebbe essere il risultato della sovrapposizione tra le credenze religiose delle popolazioni mediterranee, legate ai culti agricoli e alle divinità femminili, e quelle degli indoeuropei, che adoravano il cielo come elemento naturale sempre presente.

La ribellione di Crono e la nascita di Afrodite: il mito nelle Teogonia di Esiodo

La coppia divina, nella Teogonia, generò figli di notevoli dimensioni: i Titani, sei giganti antropomorfi (Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto e Crono), le Titanidi, loro controparti femminili (Teia, Rea, Teti, Mnemosine, Febe e Temi), i Ciclopi (giganti con un solo occhio, Bronte, Sterope e Arge, da non confondere con Polifemo, figlio di Poseidone) e gli Ecatonchiri (giganti dalle cento braccia, Cotto, Gie e Briareo). Urano, preoccupato di perdere il potere, decise di imprigionare i figli nel ventre materno. Gea, esasperata da questo sopruso, forgiò una falce di metallo e chiese aiuto ai figli per destituire il padre.

L’evirazione di Urano e la profezia

Solo Crono si offrì volontario e, con l’aiuto di Gea, che attirò Urano con l’inganno, riuscì a evirare il padre. Dal sangue e dai genitali di Urano, caduti in mare presso l’isola di Citerea, si formò una spuma da cui nacque Afrodite, la dea dell’amore (la Venere dei Romani), che poi si spostò sull’isola di Cipro, diventandone la divinità protettrice. Urano, ormai sconfitto, lanciò una profezia: anche Crono avrebbe perso il potere per mano di uno dei suoi figli. Per evitare che ciò accadesse, Crono decise di divorare tutti i figli generati da Rea, sua sposa e sorella: Era, Poseidone, Ade, Demetra ed Estia furono mangiati dal padre.

La nascita di Afrodite: tra mito e realtà

La nascita di Afrodite è uno degli episodi più celebri della Teogonia. La dea dell’amore che sorge dalla spuma del mare è un’immagine potente, che ha ispirato artisti di ogni epoca. Esiodo, nel suo racconto, fonde elementi mitici e realtà geografiche: Citerea e Cipro, infatti, erano due importanti centri del culto di Afrodite nel mondo antico.

La Titanomachia: la vittoria di Zeus e l’ascesa degli dei dell’Olimpo

Rea, disperata, nascose l’ultimogenito, Zeus, a Creta, affidandolo alle cure della capra Amaltea e della ninfa Adastrea. Al suo posto, Crono divorò una pietra avvolta in fasce. Zeus, una volta adulto, sfidò il padre, dando inizio alla Titanomachia, la grande guerra tra gli dei dell’Olimpo e i Titani.

Zeus e la liberazione dei Ciclopi

Zeus, per prima cosa, obbligò Crono a vomitare i fratelli e le sorelle che aveva divorato. Poi liberò i Ciclopi, che erano stati imprigionati da Urano. Per gratitudine, i Ciclopi forgiarono per Zeus la folgore, la sua arma più potente.

La guerra contro i Titani e la divisione del cosmo

La Titanomachia, narrata da Esiodo con grande maestria, fu una battaglia epica che durò dieci anni. Da una parte Zeus, i suoi fratelli (Poseidone e Ade) e le sue sorelle (Era, Demetra ed Estia), i Ciclopi e gli Ecatonchiri; dall’altra Crono e gli altri Titani, che osarono scalare l’Olimpo, macchiandosi di superbia. Alla fine, Zeus e i suoi alleati vinsero e scagliarono i Titani nel Tartaro. Seguì la divisione dei poteri: Zeus divenne il sovrano del Cielo e della Terra, Poseidone del mare, Ade degli Inferi, Era la regina degli dei, Demetra la dea della fertilità ed Estia la dea del focolare domestico. Zeus ed Era ebbero come figli Ares, il dio della guerra, ed Efesto, il fabbro degli dei; gli altri figli di Zeus nacquero da unioni extraconiugali.

Teogonia di Esiodo: le domande più frequenti (FAQ)

Per chiudere l’articolo, ecco alcune delle domande più frequenti sulla Teogonia di Esiodo:

  • Qual è l’elemento primordiale da cui secondo Esiodo è iniziata la Teogonia? Secondo Esiodo, l’elemento primordiale da cui è iniziata la Teogonia è il Caos. Da esso sono emersi gli altri esseri primordiali come Gea (la Terra), Tartaro (l’Aldilà) e Eros (la forza che vivifica il cosmo).

  • Cosa tratta la Teogonia? La Teogonia è un poema epico di Esiodo che narra la nascita degli dei e la creazione dell’universo, descrivendo l’origine del mondo attraverso una serie di eventi mitologici, incluse le lotte tra le divinità e la successione di potere tra i dei.

  • Come ha inizio l’universo secondo la Teogonia? Secondo la Teogonia di Esiodo, l’universo ha inizio con il Caos, da cui nascono le prime divinità primordiali: Gea (la Terra), Tartaro (l’Aldilà) e Eros (il principio dell’amore e della creazione). Da questi esseri primordiali si sviluppano ulteriori divinità, portando alla creazione del mondo come lo conosciamo.

  • Cosa si intende per cosmogonia e Teogonia? La cosmogonia è la narrazione della creazione dell’universo, mentre la Teogonia si riferisce alla nascita e alla genealogia degli dei. La cosmogonia riguarda l’origine del cosmo, mentre la teogonia si concentra sull’origine degli dei e sul loro ordine gerarchico.

Fonte immagine di copertina per l’articolo sulla Teogonia di Esiodo: Pixabay (immagine senza copyright).

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024 e iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 25 gennaio 2021. Sono cresciuto con i programmi educativi di Piero e Alberto Angela, i quali mi hanno trasmesso l'amore per il sapere, e tra le mie passioni ci sono la letteratura, la storia, il cinema, la filosofia e il teatro assieme alle altre espressioni artistiche.

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