Il numero 7, studiato dalla numerologia, la disciplina che si occupa dell’analisi delle cifre, è da sempre associato ad accezioni particolari e anche a significati occulti di diverse culture e dottrine. Una patina di mistero e di remote tradizioni rende la sua fama e il suo fascino ineguagliabili. Fin dall’antichità, il numero 7 ha rivestito un ruolo di primo piano nella simbologia, nella religione e nella cultura di molti popoli. Questo articolo intende fornire una panoramica completa e dettagliata sul significato del numero 7, analizzando la sua presenza e la sua importanza nelle culture antiche, nelle principali religioni e in alcune curiosità che lo rendono un numero davvero speciale e ricco di fascino.
Il numero 7 nelle culture antiche: un simbolo di perfezione
In molte culture antiche il numero 7 indicava completezza. Nella tradizione esoterica rappresenta addirittura la perfezione; punto medio tra umano e divino, esso è anche emblema di un ciclo che si compie con sistematicità, un ciclo perfetto che riproduce fatalmente l’equilibrio della natura. Il ciclo lunare, per esempio, che si compie in 28 giorni, è divisibile in quattro fasi di sette giorni ciascuna. I Babilonesi, che vivevano in Mesopotamia, consideravano sacri i giorni multipli di 7 e li celebravano con appositi riti.
Il 7 nell’antica Grecia: Apollo e i sette saggi
I Greci associavano il numero 7 al dio Apollo (sette erano le corde della sua lira, simbolo di armonia e perfezione). Nell’Odissea, sono proprio 7 le mucche di Apollo divorate dai compagni di Ulisse. Il numero 7 è anche legato ai sette saggi, filosofi e legislatori della Grecia arcaica, vissuti tra il VII e il VI secolo a.C., noti per la loro sapienza e per i loro insegnamenti morali.
Il 7 nell’antico Egitto: un numero associato alla vita
Gli Egizi associavano il numero 7 alla vita stessa e all’eternità. Sette erano infatti le divinità principali del pantheon egizio, e sette erano le porte dell’oltretomba che l’anima doveva attraversare nel suo viaggio verso l’aldilà.
Il 7 e la tradizione romana: i sette re e la città eterna
La tradizione legata all’Antica Roma, poi, è strettamente connessa a questa cifra intrigante: 7 sono stati i leggendari re di Roma (Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo) e gli oggetti che hanno reso la città eterna (l’ago di Cibele, la quadriga dalla città di Veio, le ceneri di Oreste, lo scettro di Priamo, il velo di Ilione, la statua di Atena Pallade, i dodici scudi Ancili). Roma è la città delle 7 Chiese; allo stesso modo Costantinopoli, capitale dell’Impero romano d’Oriente, fu edificata su 7 colline, a simboleggiare la continuità con la grandezza di Roma.
Il significato del numero 7 nelle religioni: cristianesimo e buddismo
Nella simbologia della religione cristiana e nei testi sacri, il numero 7 risulta davvero onnipresente, al tal punto che elencare tutti i simbolismi ad esso conferiti risulta davvero arduo. Qui indicheremo i principali: 7 sono i giorni della creazione e gli stessi sacramenti del cristianesimo cattolico: battesimo, cresima, eucaristia, penitenza, unzione dei malati, ordine sacro, matrimonio. 7 sono le piaghe d’Egitto, le opere di misericordia e i doni dello Spirito Santo: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio. 7 risultano anche i principali Arcangeli ed i libri dell’Eptateuco nella Bibbia: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio, Giosuè, Giudici. Ancora, 7 sono le sofferenze della Madonna e i vizi e le virtù capitali.
Il numero 7 nella Bibbia e nei testi sacri
Nella Bibbia, il numero 7 ricorre in numerosi episodi e contesti. Ad esempio, sette volte risuonano le trombe durante la caduta di Gerico, sette sono i candelabri d’oro descritti nell’Apocalisse e sette sono i sigilli che chiudono il libro della vita. Il numero 7, all’interno della tradizione cristiana, assume quindi una forte valenza simbolica, rappresentando la perfezione divina, la totalità e il compimento.
Anche il Buddismo concede ampio spazio alle simbologie legate a questa cifra. Essa è infatti emblema di totalità ed è considerata di buon auspicio. 7 sono, inoltre, gli dei della felicità del buddismo.
Il numero 7 nello shintoismo: le sette divinità della felicità
Il numero 7 è importante anche nello shintoismo, la religione tradizionale del Giappone. Sette sono infatti le divinità della felicità (Shichifukujin): il dio della pesca Ebisu, il dio della fortuna Daikoku, il dio delle arti Benzaiten, il dio della popolarità Fukurokuju, il dio della guerra Bishamon, il dio della longevità Jurojin, e quello della giovialità Hotei.
Il numero 7 nella numerologia: l’anima mundi di Pitagora
I Pitagorici definivano il numero 7 “anima mundi” e lo descrivevano come veicolo di vita. Secondo la loro dottrina, esso scaturiva dall’unità e non da un prodotto fattoriale; Pitagora stesso sceglieva i propri discepoli tra quelli con il 7 nel profilo numerologico perché considerati predisposti al misticismo. Il numero 7, nella numerologia, è associato alla spiritualità, alla saggezza, all’introspezione e alla ricerca della verità.
Il simbolismo del numero 7
Il simbolismo del numero 7, secondo la numerologia, indica una personalità portata alla riflessione, allo studio e alla ricerca interiore. Chi è influenzato dal 7 tende a essere un individuo introspettivo, intuitivo e dotato di una profonda spiritualità. La ricerca della conoscenza e della verità è un aspetto fondamentale per chi possiede il 7 nel proprio profilo numerologico. Potrebbe non essere interessato agli aspetti materiali della vita, e potrebbe invece cercare risposte alle grandi domande esistenziali.
Curiosità sul 7: dai nani di Biancaneve alle meraviglie del mondo
Per concludere questa rassegna di alcuni degli innumerevoli significati di questo numero affascinante e diffusissimo nella tradizione antica e moderna, aggiungiamo che 7 sono le meraviglie del mondo, le note musicali, i giorni della settimana, le bande di frequenza dell’arcobaleno, i mesi che si compongono di 31 giorni, perfino i nani della celeberrima fiaba di Biancaneve! Indubbiamente in molti utilizzi di questo numero entra in gioco il fattore della casualità, mentre per altri potente risulta essere il lascito della tradizione. In conclusione, il 7, ancora oggi avvinto fortemente alla superstizione e alla tradizione popolare e letteraria, è un vero giacimento di aneddoti e conoscenze di tutti i tipi.
Quindi perché non lasciarsi affascinare dal potere simbolico di un numero davvero onnipresente nella cultura di ogni tempo?
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