Opere di Odilon Redon: 2 da conoscere

Opere di Odilon Redon: 2 da conoscere

Odilon Redon (Bordeaux, 1840 – Parigi, 1916) è stato un pittore e incisore francese, tra i maggiori esponenti del Simbolismo. Le sue opere, caratterizzate da un’atmosfera onirica, misteriosa e a tratti inquietante, esplorano il mondo dell’inconscio, del sogno e della spiritualità, in netta contrapposizione con il Realismo imperante nella sua epoca.

Odilon Redon: opere, simbolismo e il mondo onirico dell’arte

Odilon Redon: vita e influenze artistiche

La formazione artistica e l’adesione al Simbolismo

Odilon Redon si forma artisticamente in un periodo di grandi cambiamenti nel panorama culturale europeo. Inizialmente attratto dal Realismo, si avvicina ben presto al Simbolismo, un movimento artistico e letterario che si proponeva di superare la rappresentazione oggettiva della realtà per esprimere l’interiorità, le emozioni e le idee attraverso simboli, allegorie e suggestioni.

Il Simbolismo e l’influenza di Bergson

Il Simbolismo, che si sviluppa in Francia nella seconda metà del XIX secolo, è influenzato dalle teorie del filosofo Henri Bergson, il quale sosteneva che la vera essenza della realtà non può essere colta attraverso la ragione e l’analisi scientifica, ma solo attraverso l’intuizione, una forma di conoscenza immediata e profonda che ci mette in contatto con il flusso vitale e ininterrotto della coscienza.

Le opere più importanti di Odilon Redon: analisi e significato

L’arte di Odilon Redon è un viaggio nell’inconscio, nel mondo dei sogni e delle visioni.
Di seguito, analizzeremo due delle sue opere più significative:

Il ciclope: mitologia e passione primordiale

Il ciclope (1898-1900 circa) è un dipinto a olio su tavola che si ispira alla mitologia greca. L’opera raffigura il gigante con un occhio solo, Polifemo, innamorato della ninfa Galatea. Polifemo osserva la ninfa addormentata, nascosto dietro una roccia, in un’atmosfera carica di tensione e di desiderio inespresso.
I colori vivaci e intensi utilizzati da Redon, in contrasto con i suoi precedenti lavori in bianco e nero, contribuiscono a creare un’atmosfera onirica e fantastica.
Il ciclope, con il suo unico occhio, simboleggia la forza bruta e la passione primordiale, mentre Galatea rappresenta la bellezza e la purezza.

Il sogno: un viaggio nell’inconscio

Il sogno (1904) è un’opera emblematica dello stile maturo di Redon, caratterizzato dall’uso di colori vibranti e da una composizione visionaria. Il dipinto raffigura un mondo fantastico popolato da creature immaginarie, animali, figure umane e forme astratte, immerse in un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà.
L’opera rappresenta il tentativo di Redon di esplorare gli stati più profondi della psiche umana e di dare forma visiva all’inconscio, ai sogni e alle emozioni. L’uso simbolico del colore e la trasfigurazione della realtà in forme visionarie sono elementi chiave dello stile di Redon.

Lo stile di Odilon Redon: dal carboncino al colore

I “noirs”: il mistero del bianco e nero

Nella prima parte della sua carriera, Redon si dedicò principalmente al disegno a carboncino e alla litografia, creando una serie di opere in bianco e nero conosciute come “noirs”. Queste opere, caratterizzate da un’atmosfera cupa e misteriosa, esplorano il mondo dell’inconscio, degli incubi e delle visioni.

La scoperta del colore e la pittura simbolista

Successivamente, Redon scoprì il colore, che divenne un elemento fondamentale della sua pittura. I suoi dipinti a olio e a pastello sono caratterizzati da colori vivaci, intensi e spesso non realistici, utilizzati per creare atmosfere suggestive ed esprimere emozioni e stati d’animo.
Come scrisse in una lettera a Maurice Fabre nel 1902: “Volevo realizzare un disegno a carboncino, come quelli fatti in passato. Si è dimostrato impossibile; ho chiuso con il carboncino. Alla fine dei conti solo una materia nuova ci permette di rinnovarci…Io ho sposato il colore.

Altre opere significative di Odilon Redon

Oltre a *Il ciclope* e *Il sogno*, Odilon Redon ha realizzato molte altre opere significative, tra cui:

  • L’occhio, come un pallone bizzarro, si dirige verso l’infinito (1882): un’opera emblematica dei suoi “noirs”.
  • Il ragno che piange (1881): un’altra opera dei “noirs”, che raffigura un ragno con un volto umano.
  • Fiori in un vaso: una serie di nature morte floreali, caratterizzate da colori vivaci e da una composizione visionaria.
  • La nascita di Venere (1912 circa): una reinterpretazione del celebre tema mitologico.
  • Ritratto di Violette Heymann (1910): un esempio della sua ritrattistica.

Odilon Redon è stato un artista unico e originale, che ha saputo creare un mondo visionario e suggestivo, anticipando alcune delle tendenze dell’arte del XX secolo. La sua opera, con la sua carica simbolica e la sua esplorazione dell’inconscio, continua ad affascinare e a ispirare generazioni di artisti e di spettatori. Per approfondire ulteriormente la conoscenza di questo artista, si consiglia di visitare il sito del Museo d’Orsay, che conserva una ricca collezione delle sue opere.

Fonte immagine: Wikimedia Commons

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