Prima di parlare delle opere di Oskar Kokoschka, scopriamone la vita; è stato un pittore, grafico e scrittore austriaco, considerato uno dei maggiori esponenti dell’Espressionismo. La sua arte, caratterizzata da una forte carica emotiva, da pennellate intense e da colori vibranti, esplora i temi dell’amore, della morte, della sofferenza e della condizione umana. Attraverso i suoi ritratti, Kokoschka ha saputo catturare l’essenza psicologica dei suoi soggetti, rivelando i loro stati d’animo più profondi e le loro inquietudini.
Oskar Kokoschka: vita, opere e l’Espressionismo tormentato
La vita di Oskar Kokoschka: tra Vienna e l’esperienza della guerra
La formazione nella Secessione Viennese e l’influenza di Klimt
Oskar Kokoschka nasce il 1° marzo 1886 a Pöchlarn, in Austria. Studia a Vienna, dove entra in contatto con l’ambiente della Secessione Viennese e con Gustav Klimt, che avrà una grande influenza sulle sue prime opere.
Le sue opere giovanili mostrano anche l’influenza dell’Art Nouveau e della pittura di Van Gogh.
L’amore tormentato con Alma Mahler
Un evento cruciale nella vita e nell’opera di Kokoschka fu la sua relazione appassionata e tormentata con Alma Mahler, vedova del compositore Gustav Mahler. Questo amore, durato dal 1912 al 1915, ispirò alcune delle sue opere più intense e drammatiche.
L’esperienza della guerra e la maturità artistica
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Kokoschka si arruolò volontario e combatté sul fronte orientale, dove fu gravemente ferito. L’esperienza della guerra segnò profondamente la sua vita e la sua arte, accentuando la carica drammatica e visionaria delle sue opere.
Lo stile di Oskar Kokoschka: l’Espressionismo e la ricerca psicologica
I ritratti: catturare l’essenza psicologica dei soggetti
Come Egon Schiele, anche Kokoschka si dedicò intensamente al ritratto. Tuttavia, a differenza di altri ritrattisti, a Kokoschka non interessava la semplice riproduzione delle fattezze fisiche dei suoi soggetti, ma piuttosto la loro interiorità, i loro sentimenti, le loro emozioni. I suoi ritratti sono quindi delle vere e proprie “indagini psicologiche”, che rivelano l’anima dei personaggi rappresentati.
L’uso del colore e la pennellata espressionista
Lo stile di Kokoschka è caratterizzato da un uso espressivo del colore, con pennellate dense, pastose e spesso violente, che contribuiscono a creare un’atmosfera di tensione e di drammaticità. I colori sono spesso contrastanti e non naturalistici, utilizzati per esprimere gli stati d’animo e le emozioni dei personaggi.
Le opere più importanti di Oskar Kokoschka: analisi e significato
Analizziamo tre delle opere di Oskar Kokoschka più rappresentative del suo percorso artistico:
La sposa del vento (1913): un amore apocalittico
La sposa del vento (o La tempesta) è una delle opere più celebri di Kokoschka, realizzata nel 1913. Il dipinto raffigura l’artista e Alma Mahler abbracciati e distesi su una sorta di barca, travolti da un vortice di colori e di pennellate.
L’atmosfera è apocalittica, con figure distorte e colori violenti (prevalgono i toni freddi del blu, del viola e del verde) che esprimono la passione travolgente, ma anche la tormentata e la precarietà della loro relazione.
Sono state proposte diverse interpretazioni di quest’opera: alcuni vedono nella figura femminile la rappresentazione della morte, altri invece la interpretano come un’immagine di protezione e di abbandono.
Autoritratto con la mano alla bocca (1919): il dolore della separazione
Questo Autoritratto, realizzato nel 1919, esprime il dolore e la sofferenza di Kokoschka per la fine della sua relazione con Alma Mahler. L’artista si raffigura con un’espressione triste e pensierosa, con la mano portata alla bocca in un gesto di disperazione e di mutismo.
Il pittore e la sua modella: l’introspezione e la libertà artistica
In quest’opera, Kokoschka sperimenta la tecnica del doppio autoritratto. Il protagonista è l’artista stesso, ma la sua “modella” non è la giovane donna vestita di giallo che appare sullo sfondo, bensì il suo ritratto, un teschio rasato, che Kokoschka aveva creato per la rivista Der Sturm nel 1910.
Attraverso questo “dipinto nel dipinto”, Kokoschka riflette sulla sua identità di artista e sul suo percorso di ricerca interiore.
L’eredità di Oskar Kokoschka e l’influenza sull’Espressionismo astratto
Oskar Kokoschka è considerato uno dei precursori dell’Espressionismo astratto, un movimento artistico che si sviluppò negli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale. La sua libertà espressiva, il suo uso del colore e la sua attenzione all’interiorità hanno influenzato molti artisti successivi.
La sua fede nel potere dell’arte di esprimere i problemi contemporanei e di sensibilizzare l’opinione pubblica è stata un esempio per molte generazioni di artisti.
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