Nel mondo magico di Harry Potter abbiamo imparato che la magia può essere usata in diversi modi, non solo per spostare gli oggetti o trasformarli, ma anche per infliggere dolore o fare del bene. Gli incantesimi vengono formulati con l’uso di una bacchetta magica e la maggior parte di essi usano parole di origine latina. Tra i vari incantesimi ce n’è uno molto caratteristico che nella saga incontriamo per la prima volta in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban: l’Incanto Patronus.
L’Incanto Patronus consiste nell’evocazione di un Patronus, cioè di un guardiano, che serve a fare da scudo tra il mago e un Dissennatore, una creatura spaventosa che sorveglia la prigione magica di Azkaban per ordine del Ministero della Magia, quindi possiamo definire questo incantesimo come un’Anti-Dissennatore. La formula usata per evocarlo è Expecto Patronum. È un incantesimo di magia molto avanzata che non tutti i maghi sono in grado di fare. Il Patronus si compone di energia positiva e incarna speranza, felicità e voglia di sopravvivenza, tutte emozioni di cui i Dissennatori si nutrono fino al punto da condurre il mal capitato ad uno stato di disperazione. Il Patronus però, non essendo un essere umano e quindi non potendo provare la disperazione, è immune al Dissennatore.
Per far sì che l’incantesimo abbia successo bisogna concentrarsi con tutte le forze su un ricordo molto felice e pronunciare la formula Expecto Patronum. Il Patronus è unico per ogni mago e, se eseguito correttamente, può assumere una forma fisica che sarà quella di un animale, secondo la personalità della persona che lo evoca. Siccome è un incantesimo di magia molto avanzata sono pochi coloro che hanno un Patronus completo, la restante parte invece riesce solo a produrre dei fili argentei in grado di tenere lontani i Dissennatori ma non a cacciarli via.
Harry nel momento in cui decide di apprendere questa magia è solo al suo terzo anno di scuola, ma riesce nell’intento dopo averci provato diverse volte grazie all’aiuto del professor Remus Lupin. Il Patronus di Harry è un cervo, lo stesso che aveva suo padre James, il quale essendo un Animagus evocava un Patronus che rispecchiava l’animale in cui poteva trasformarsi. La forma di un Patronus però può anche cambiare a seguito di un trauma o di uno choc emotivo molto forte per il mago. Un esempio di questo caso è il Patronus di Ninfadora Tonks che, dopo aver incontrato Lupin ed essersene innamorata, cambia da lepre a lupo mannaro.
Nella scena più conosciuta ed emozionante, quella che ha rivelato la vera natura degli eventi, un ruolo importante ce l’ha proprio un Patronus. Parliamo della scena in cui Piton mostra la forma del suo Patronus, quello di una cerva, che è uguale a quello di Lily. Silente pone la famosa domanda a Piton «Dopo tutto questo tempo?», il quale risponde «Sempre». Questo è un altro esempio di come i sentimenti che si provano, che siano d’amore, amicizia o dolore, possano influire in maniera profonda sul proprio Patronus.
I Patronus non hanno solo il compito di difendere il mago dai Dissennatori ma possono anche essere utilizzati come messaggeri, tanto è vero che vengono utilizzati tra i membri dell’Ordine della Fenice per comunicare tra loro. Ed è proprio grazie al Patronus di Piton che Harry viene condotto sul posto dove si trova la spada di Grifondoro.
Ma lo sapete che anche noi comuni Babbani possiamo scoprire il nostro Patronus? Basta andare su Pottermore, il sito web ufficiale del mondo magico di Harry Potter, e fare il test per scoprirlo. Oltre a questo, si può anche fare un altro test e scoprire a quale delle quattro case di Hogwarts apparteniamo!
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