Pegaso, il cavallo alato della mitologia greca: storia, mito e simbolismo
Pegaso, il mitico cavallo alato, è una delle figure più iconiche della mitologia classica greca: un simbolo di libertà, forza e ispirazione poetica per eccellenza. La sua storia, ricca di avventure e di significati simbolici profondi, ha affascinato generazioni di artisti, scrittori e semplici sognatori, diventando un soggetto ricorrente nell’arte e nella letteratura.
La nascita di Pegaso: diverse versioni del racconto
La versione più nota del mito narra che Pegaso nacque dal sangue di Medusa, una delle tre Gorgoni, quando fu decapitata dall’eroe Perseo. Dal corpo di Medusa, o dal terreno bagnato dal suo sangue, scaturì il cavallo alato, insieme al gigante Crisaore. Si tratta di una delle nascite più suggestive e particolari dell’intera mitologia.
Un’altra versione, meno diffusa ma comunque significativa, attribuisce la paternità di Pegaso a Poseidone, il potente dio del mare, che si sarebbe unito a Medusa sotto forma di cavallo, dando così origine a questa creatura leggendaria e affascinante.
Pegaso e l’amicizia con Bellerofonte
Inizialmente selvaggio e indomabile, il cavallo alato fu catturato dall’eroe Bellerofonte, originario di Corinto, con l’aiuto di un paio di briglie d’oro donate dalla dea Atena. Secondo il mito, Bellerofonte attese pazientemente il cavallo alato nei pressi di una fonte, riuscendo infine a imbrigliarlo e a domarlo.
Le avventure di Pegaso e Bellerofonte
Una volta domato, Pegaso divenne il fedele compagno di Bellerofonte, un destriero insostituibile, aiutandolo a compiere imprese straordinarie e pericolose. La loro collaborazione divenne leggendaria, tanto che i due nomi sono spesso associati indissolubilmente nelle narrazioni mitologiche.
La battaglia contro la Chimera
Una delle imprese più celebri di Bellerofonte e Pegaso fu l’uccisione della Chimera, un mostro spaventoso con sembianze multiple. Grazie alla velocità e all’agilità del cavallo alato, Bellerofonte riuscì a evitare gli attacchi della Chimera e a ucciderla, in un combattimento aereo spettacolare.
Il combattimento con le Amazzoni
Bellerofonte e il suo destriero Pegaso affrontarono anche le Amazzoni, una tribù di donne guerriere, note per la loro abilità nel combattimento e per la loro indipendenza. Anche in questa occasione, la collaborazione tra l’eroe e il cavallo alato fu determinante per la vittoria.
L’ambizione punita: la caduta dell’eroe Bellerofonte
Dopo tante vittorie, Bellerofonte divenne arrogante, al punto da voler raggiungere l’Olimpo, la dimora degli dèi, in groppa al suo fido Pegaso. Zeus, indignato per la sua superbia e per questo tentativo di eguagliare gli dei, inviò un tafano a pungere l’animale, che, imbizzarrito, disarcionò Bellerofonte, facendolo precipitare.
Il destino di Pegaso: tra gli dèi e le Muse
Al servizio di Zeus: il portatore di fulmini
Dopo la caduta di Bellerofonte, il nobile cavallo raggiunse l’Olimpo, la dimora degli dei, dove divenne il portatore dei fulmini di Zeus, il re degli dei. Questo nuovo ruolo sottolinea l’importanza e il prestigio del cavallo alato, ormai entrato a far parte del pantheon divino e accettato dagli dei.
Pegaso, le Muse e l’Ippocrene: l’ispirazione poetica
Pegaso è anche strettamente legato alle Muse, le dee protettrici delle arti e delle scienze, figure fondamentali nella cultura greca. Secondo il mito, Pegaso, colpendo con uno zoccolo il monte Elicona, la dimora delle Muse, fece scaturire una fonte, chiamata Ippocrene (“fonte del cavallo”), le cui acque avevano il potere di ispirare poeti e artisti, rendendolo un simbolo di creatività.
Il simbolismo di Pegaso: acqua, forza, libertà e…
Il legame di Pegaso con l’acqua
Il legame tra Pegaso e l’acqua è ricorrente nel mito e ricco di significati simbolici. Oltre alla sua possibile nascita da Poseidone, il dio del mare, e alla creazione della fonte Ippocrene, Pegaso è stato spesso associato a fiumi, sorgenti e fontane, elementi vitali e portatori di fertilità e di ispirazione per gli antichi greci.
Le altre interpretazioni simboliche
Oltre al legame con l’acqua, Pegaso, nella sua maestosità, è stato interpretato come simbolo di:
- Forza e velocità: in quanto cavallo, incarna queste qualità, amplificate dalla sua capacità di volare.
- Libertà: le sue ali gli permettono di volare libero nel cielo, senza vincoli terreni.
- Ispirazione poetica: come abbiamo visto, è legato alle Muse e alla fonte Ippocrene, fonte di creatività.
- Immaginazione e creatività: la sua figura fantastica stimola la fantasia e l’ingegno.
- Simbolo fallico: secondo alcune interpretazioni psicologiche, come quella di Jean-Paul Clébert.
Alla fine della sua vita terrena, Zeus, per onorarlo, trasformò il cavallo in una splendente costellazione, rendendolo immortale nel cielo notturno.
Pegaso nell’arte e nella cultura
Raffigurazioni nell’arte antica
Pegaso è stato un soggetto popolare e ricorrente nell’arte antica, comparendo su vasi, monete, sculture e mosaici, a testimonianza della sua importanza nella cultura e nell’immaginario greco-romano. Le rappresentazioni antiche ne sottolineano spesso la forza, la bellezza e la nobiltà, oltre al suo legame con gli eroi e gli dei.
Nella cultura moderna: un simbolo che resiste
Anche nella cultura moderna continua a essere una figura popolare e affascinante, comparendo in libri, film, videogiochi e opere d’arte di vario genere. È diventato un simbolo universale di ispirazione, creatività e libertà, trascendendo i confini della mitologia greca e diventando un’icona culturale a tutti gli effetti.
Pegaso nella versione Disney: un amico per Hercules
Nel film d’animazione Disney Hercules, Pegaso è il fedele compagno del protagonista, un dono fatto al giovane eroe da parte di suo padre Zeus. Questa versione di Pegaso è rappresentata come un cavallo bianco con criniera e coda azzurre, dotato di una personalità antropomorfa e di grande simpatia.
Fonte immagine: Pixaby