Proprio così! Via Roma a Milano non c’è, mentre in tutte le città d’Italia sì. In realtà, anche la presenza di Via Roma in tutte le città italiane non è per nulla casuale e a spiegarcelo è la storia.
Cosa c’entra Mussolini con Via Roma?
Il 28 ottobre del 1922, il Partito Nazionale Fascista organizzò una manifestazione armata, passata alla storia come “marcia su Roma”, con destinazione la capitale, dove un colpo di stato avrebbe favorito l’ascesa di Benito Mussolini. Il 30 ottobre, Benito Mussolini ottiene l’approvazione da parte di Vittorio Emanuele III per la formazione di un nuovo governo: inizia il ventennio di dittatura fascista.
Nel 1932, in occasione del decennale della marcia su Roma, Benito Mussolini intende festeggiare e decide che tutte le città italiane devono dedicare una strada importante a Roma. Ecco, quindi, svelato il motivo della presenza delle Via Roma in tutta Italia. Ma perché, allora, Via Roma a Milano non c’è?
Come tutte le città italiane, anche Milano è costretta in quell’occasione a dedicare una strada a Roma, ma non la chiama “Via Roma”, bensì decide di rinominare il Corso di Porta Romana chiamandolo Corso Roma. Malgrado ciò, non appena cade il governo dittatoriale fascista, i milanesi non esitano neanche un secondo a ripristinare il nome della strada, eliminando per sempre Via Roma a Milano.
Recenti contrasti
A causa dell’assenza di Via Roma a Milano, nel 2005, l’ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, non nasconde il proprio disaccordo riguardo la questione e lo comunica al sindaco di Milano, Gabriele Albertini, il quale replica con promesse che non verranno rispettate.
Via Roma continua a non essere presente tra le strade di Milano, anche se a Roma vi è una strada dedicata a Milano (quella tra il Quirinale e l’Esquilino), ma non è un atto di ribellione nei confronti di Roma. Anzi, come ben sappiamo, Milano ha una struttura a raggiera, ovvero ha una serie di “raggi” (le strade principali) che partono dal centro e vanno verso la periferia. Ogni porta delle antiche mura della città porta il nome delle città verso cui le strade sono orientate. Tra queste vi è, appunto, Porta Romana, in direzione di Roma, per cui non si può parlare di ribellione nei confronti della capitale, quanto piuttosto nei confronti del regime fascista.
Il caso di Napoli
Il caso che riguarda l’assenza di Via Roma a Milano non è isolato. Nel 1536, il viceré di Napoli, Don Pedro Alvarez de Toledo, commissiona la costruzione di una strada lunga circa 1,2 km che viene chiamata, appunto, “Via Toledo”, in onore del viceré.
Tuttavia, nel 1870, cade lo Stato Pontificio ad opera di Vittorio Emanuele II e Roma viene riannessa al Regno d’Italia. Nel 1871 Roma diviene la capitale e in tale occasione “Via Toledo” viene ribattezzata “Via Roma”.
I napoletani non hanno mai accettato il cambiamento, così come i milanesi non hanno mai accettato Via Roma a Milano. La strada, infatti, viene ribattezzata inizialmente “Via Roma già Via Toledo” e successivamente, nel 1980, torna a chiamarsi semplicemente Via Toledo, anche se ancora oggi, per ragioni dettate soprattutto dall’inconsapevolezza, in molti utilizzano entrambi i nomi per fare riferimento a quella che è attualmente una delle strade più belle di Napoli.
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