Pezzotto, significato e storia del termine napoletano

Il pezzotto a Napoli indica un oggetto falso o taroccato. Esso può far riferimento ad un dvd, un cd, ma anche un dispositivo elettronico.

Pezzotto, significato e storia del termine napoletano

Tra gli anni Cinquanta e Sessanta, le automobili erano dotate di un numero di matricola riportato sotto al portabagagli della vettura stessa. Chi rubava le auto generalmente sostituiva quel numero, per far sì che non si potesse risalire al proprietario. I malviventi eliminavano direttamente il pezzo sul quale era impresso a marchio il numero di telaio, prontamente sostituito da un altro pezzo (pezzotto) con numeri identificativi ovviamente finti, abilmente impressi, in modo che non si notasse nulla di anomalo.
Proprio da ciò nasce il termine pezzotto, che nella lingua napoletana indica qualcosa di falso, non autentico, contraffatto. Etimologicamente l’origine della parola non è certa, secondo alcuni linguisti potrebbe rifarsi alla “sonfrasò“, termine francese “sains facon” che indica un oggetto fatto male, senza seguire regole precise o prototipi.
Un’altra ipotesi collega il termine dialettale alla parola “pezzo”, in napoletano “piezzo”, intesa senza il dittongo metafonetico, dato anche lo spostamento d’accento sul suffisso).
Un altro collegamento riconduce la parola ai falegnami napoletani, per i quali il pezzotto è un pezzo di legno utilizzato come ‘zeppa’.

Dal punto di vista linguistico, nel dialetto campano, la parola pezzotto possiede vari derivati, tra questi: il verbo (ap)pezzottare, l’aggettivo verbale (ap)pezzottato e il nome d’agente pezzottaro, i quali hanno un valore semantico e dunque un significato che rimanda al concetto iniziale di cui prima, ossia: qualcosa di falso, taroccato, illecitamente modificato nelle fattezze. Il termine è usato anche in ambito giornalistico per indicare delle notizie non veritiere; in questo caso si parla di “notizie pezzottate”.

Dunque, anche il termine pezzotto, così come altre parole appartenenti al dialetto napoletano, dimostrano quanto Napoli sia una città caratterizzata da molteplici identità. Con una sola parola si possono indicare oggetti, situazioni, e circostanze.

In ogni caso, pur traducendo in italiano la parola dialettale napoletana, si tratta di un termine unico, la cui “traduzione” si avvicina al significato vero e proprio, ma non lo definisce del tutto.
Contraffazione, falso e fasullo, infatti, sono certo dei parenti stretti, ma con accezioni diverse.
Si tratta di una parola antica e di incerta provenienza, ma che arricchisce il folto vocabolario del dialetto napoletano.

Oggigiorno il termine pezzotto, non è attribuita esclusivamente a beni contraffatti, ma anche a pratiche illegali o ad incaute azioni (come lo streaming di partite senza averne i diritti). Inoltre, la parola viene usata anche per indicare qualcosa che non funziona.

Immagine in evidenza: Pexels

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