La Pietra Nera della Mecca è un oggetto avvolto nel mistero e nella venerazione, un simbolo sacro per la religione islamica. Il suo colore, originariamente bianco secondo la tradizione, si è annerito nel tempo, forse a causa dei peccati degli uomini, come narra la leggenda. Donata da Dio ad Abramo, perseguitato da spiriti maligni, la Pietra Nera è custodita all’interno della Kaaba, un santuario di forma quadrata fatto costruire dallo stesso Abramo come segno di ringraziamento. Questo gesto di devozione, narrato sia nel Corano che nella Bibbia, segna l’inizio di una lunga storia di fede e pellegrinaggio che continua ancora oggi.
La Pietra Nera della Mecca: un simbolo sacro per l’Islam
Oggi, la Pietra Nera è meta di pellegrinaggio per milioni di musulmani che ogni anno si recano alla Mecca per l’Hajj, uno dei cinque pilastri dell’Islam. Il Corano, il testo sacro dei musulmani, nel versetto 2:125 cita la Kaaba come luogo di preghiera stabilito da Dio per Abramo, e “impone” ai fedeli di recarsi almeno una volta nella vita alla Mecca, città santa che ospita la Kaaba e la Pietra Nera. Questo pellegrinaggio rappresenta un momento di purificazione spirituale e di unione con la comunità musulmana globale (Ummah).
Le origini della Pietra Nera: tra storia e leggenda
Le origini della Pietra Nera si perdono nella notte dei tempi, tra storia e leggenda. La tradizione islamica narra che la pietra, inizialmente custodita in Paradiso, fu donata da Dio ad Abramo, il quale, aiutato dal figlio Ismaele, la incastonò nella Kaaba, la “Casa di Dio”. Si dice che la pietra fosse originariamente bianca e luminosa, un yaqut (rubino) proveniente dal Paradiso, e che si sia annerita a causa dei peccati degli uomini. Alcuni studiosi ipotizzano che la Pietra Nera possa essere un meteorite, data la sua forma sferica irregolare e il suo diametro di circa 70-75 cm. Altri pensano che possa essere una pietra di origine vulcanica o una tectite, formatasi dall’impatto di un meteorite sulla Terra.
La Pietra Nera e il pellegrinaggio alla Mecca (Hajj)
Durante il rito dell’Hajj, che si svolge nel mese lunare di Dhul Hijjah, i pellegrini, vestiti di bianco (ihram) a simboleggiare la purezza e l’uguaglianza di fronte a Dio, si fermano davanti alla Pietra Nera in preghiera, così come fece Maometto nel suo ultimo pellegrinaggio alla Mecca nel 632 d.C. Il pellegrinaggio, di natura spirituale, ha inizio con un giro intorno alla Kaaba, partendo proprio dalla Pietra Nera, per sette volte in senso antiorario. Questo rituale, chiamato Tawaf, simboleggia l’unità dei musulmani attorno a Dio e ricorda il movimento degli angeli attorno al trono divino.
La Kaaba: la casa di Dio e la Pietra Nera
La Kaaba, che in arabo significa “cubo”, è una struttura cubica situata al centro della Masjid al-Haram, la Grande Moschea della Mecca, in Arabia Saudita. È il luogo più sacro dell’Islam, la qibla, verso cui i musulmani di tutto il mondo si rivolgono durante le preghiere quotidiane (salat).
La Kaaba: storia e architettura
La Kaaba ha una lunga storia che precede l’Islam. Si ritiene che sia stata costruita da Abramo e suo figlio Ismaele su ordine di Dio, e che in origine fosse un santuario dedicato al Dio unico. Nel corso dei secoli, la Kaaba è stata ricostruita più volte a causa di incendi, inondazioni e attacchi. L’attuale struttura risale al XVII secolo, durante il regno del sultano ottomano Murad IV. La Kaaba misura 15,2 metri di altezza, 10,7 metri di larghezza e 12 metri di lunghezza. È ricoperta da un drappo nero ricamato in oro, chiamato kiswah, che viene sostituito ogni anno durante l’Hajj con una nuova copertura realizzata alla Mecca.
Il ruolo della Pietra Nera nel rituale del Tawaf
La Pietra Nera è incastonata nell’angolo orientale della Kaaba, chiamato al-Rukn al-Aswad, a circa un metro e mezzo da terra. Durante il Tawaf, i pellegrini cercano di toccare o baciare la Pietra Nera, seguendo l’esempio del Profeta Maometto, ma a causa della folla spesso riescono solo a indicarla o a salutarla con la mano recitando la preghiera “Bismillahi Allahu Akbar” (“Nel nome di Dio, e Dio è supremo”). Questo gesto simboleggia il rinnovo del patto con Dio e la purificazione dai peccati.
Il significato della Pietra Nera per i musulmani
La Pietra Nera riveste un profondo significato simbolico per i musulmani. Rappresenta la connessione tra Dio e l’umanità, e ricorda il patto tra Dio e Abramo. È vista come una pietra proveniente dal Paradiso, testimone della creazione del mondo, e si crede che nel Giorno del Giudizio essa testimonierà a favore di coloro che l’hanno toccata con sincerità. Toccare o baciare la Pietra Nera è un atto di devozione che simboleggia la sottomissione a Dio e la ricerca della sua misericordia.
Curiosità sulla Pietra Nera della Mecca
L’aspetto fisico della Pietra Nera
La Pietra Nera, oggi, appare come un insieme di frammenti di roccia di diverse dimensioni, di colore nero rossastro, incastonati in una cornice d’argento. Il suo colore scuro è dovuto all’accumulo di polvere, sudore e profumi nel corso dei secoli. Nonostante le numerose analisi, la sua composizione esatta rimane un mistero. Nel 683 d.C., durante l’assedio della Mecca, la Pietra Nera fu spezzata in diversi frammenti.
La Pietra Nera e i non musulmani
Ai non musulmani è proibito l’ingresso alla Mecca e quindi non possono vedere né toccare la Pietra Nera. Questa restrizione è in vigore da secoli ed è volta a preservare la sacralità della città e dei suoi luoghi santi. Anche per i musulmani, l’accesso alla Pietra Nera è spesso difficile a causa della grande folla di pellegrini, soprattutto durante l’Hajj.
La Pietra Nera della Mecca rimane un simbolo di fede e devozione per milioni di musulmani in tutto il mondo. La sua storia, avvolta nel mistero, contribuisce al fascino e alla sacralità di questo oggetto unico.
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