L’arte si esprime in vari modi ed è sempre interessante scoprire come si manifesta a seconda della sensibilità dell’artista. In questo articolo scopriremo 4 pittori calabresi e le loro opere maggiori.
1. Mimmo Rotella
All’anagrafe Domenico Rotella nasce nel 1918 a Catanzaro. È stato un pittore simbolo della pop art in Italia e del Nouveau Réalisme che, nel corso della sua carriera, si dedica a varie tecniche artistiche, quali il décollage ma non solo. Il suo fermento creativo troverà concretizzazione e realizzazione anche nella sua produzione di reportage e artypos. Negli anni ’70 sperimenta tecniche quali il frottage e l’effaçage. Tra le tecniche sperimentate negli anni ’80 rientrano poi i blanks, le sovrascritture e le lamiere. Nel corso della sua carriera si dedica quindi a varie tecniche artistiche e partecipa a varie esposizioni nazionali e internazionali. Ad oggi le sue opere sono custodite nei musei di tutto il mondo, da musei calabresi e italiani a musei europei fino a quelli d’oltreoceano. Mimmo Rotella è, a livello mondiale, uno dei pittori calabresi più conosciuti e che ha influenzato maggiormente le tendenze artistiche di quegli anni.
2. Umberto Boccioni
Umberto Boccioni è stato un grande esponente del futurismo in Italia e ha collaborato anche con Filippo Tommaso Marinetti nella stesura del manifesto futurista. Si dedica anche alla scrittura e alla scultura. Nel campo della scrittura, in particolar modo, si distinse per Pittura, scultura, futuriste. Dinamismo plastico. Nella scultura invece, la sua opera di maggiore spicco è Forme uniche della continuità nello spazio, che celebra il dinamismo e il movimento. Questa fu talmente celebre da essere rappresentata nel retro delle monete da 20 centesimi. Per quanto riguarda le opere, da ammirare sono sicuramente La città che sale del 1910 esposto al Museum of modern Art di New York nel quale l’artista espone il prodotto della società industriale e Visioni Simultanee custodito al Von Der Heydt Museum di Wuppertal in Germania che mostra tutto ciò che è visibile della città attraverso il balcone dal quale si affaccia una donna.
Il mondo dei pittori calabresi è molto vario: il prossimo artista fu un patriota convinto, seguendo anche Giuseppe Garibaldi nella battaglia di Volturno del 1860.
3. Andrea Cefaly “senior”
Così chiamato per distinguerlo da suo nipote, Andrea Cefaly fu un artista poliedrico che si dedicò all’arte, alla scultura e alla pittura. La sua vita e la sua carriera artistica però non possono essere scollegate dall’elemento patriottico. L’artista infatti, oltre ad aver partecipato ai moti del 1948 e del 1960, si lasciò ispirare dal suo amore per la patria e produsse dipinti come Battaglia di Capua e Battaglia di Legnano. Altri soggetti per lui fonte di ispirazione furono la Calabria e i suoi paesaggi. Le sue opere sono custodite in musei calabresi, italiani e stranieri. Una parte consistente si trova al Museo Provinciale di Catanzaro ma non mancano opere situate altrove, come al Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli. Con lo scopo di custodire i suoi quadri è stata allestita una pinacoteca civica alimentata grazie alla donazione di opere da parte della famiglia dell’artista.
Concludiamo adesso il nostro viaggio nei pittori calabresi con l’ultimo artista, Giuseppe Benassai.
4. Giuseppe Benassai
Giuseppe Benassai è stato pittore di paesaggio e di genere nonché ceramista. Nasce a Reggio Calabria nel 1835 e durante la sua carriera è stato direttore della fabbrica di ceramiche e maioliche della manifattura Ginori a Sesto Fiorentino e fu designato professore onorario all’istituto di Belle Arti di Napoli. Vinse il primo premio in un concorso bandito dal Governo con la quiete, opera oggi esposta alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea. Fu anche inviato del governo italiano all’inaugurazione del canale di Suez e grazie a questa esperienza produsse molti dipinti di soggetto orientale. Fu anche litografo e incisore.
Questi sono solo alcuni dei pittori calabresi che si sono distinti negli anni per talento e versatilità. E tu, li conoscevi?
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia (foto di Sailko)