Poesia africana: storia, caratteristiche e autori principali

Poesia africana: storia, caratteristiche e autori principali

Il potere della letteratura supera confini di etnia, religione e politica: la poesia africana è da sempre un mezzo per il quale popolazioni si sono fatte sentire. L’Africa è un enorme e variegato continente, mosaico di comunità di differenti tradizioni. La sua storia di crisi, guerre e sfruttamenti le dà oggi la terminologia di “Terzo mondo”; terra indipendente e sottosviluppata nella maggioranza delle zone, ma non per questo meno ricca di arte e tradizione. La sua storia ci porta a riscoprire una peculiarità letteraria davvero singolare, e parleremo in questo articolo di uno dei generi letterari più diffusi al mondo, che risiede nell’interiorità più profonda della cultura del continente: la poesia africana. La poesia africana, con le sue molteplici forme e i suoi temi universali, rappresenta un patrimonio di inestimabile valore, un ponte tra passato e presente, tra tradizione e innovazione. Attraverso i versi dei suoi poeti, l’Africa racconta sé stessa, la sua storia, le sue speranze, le sue lotte, offrendo al mondo intero una prospettiva unica e preziosa.

Poeti africani: i portavoce di un popolo

Non possiamo non fare un inciso sulla figura dell’artista africano, che nasce come vero e proprio “portavoce” di un’intera comunità, maestro della sua gente, e che da sempre utilizza la scrittura poetica come mezzo di espressione e di lotta. La figura del poeta africano è quindi strettamente legata a quella del griot, il cantastorie tradizionale, custode della memoria e della saggezza del suo popolo. Partiamo con il dire che alla base di ciò, c’è la pratica dell’oralità: infatti, è proprio attraverso essa che l’uomo africano ha da sempre tramandato le sue culture e tradizioni. In tutti i paesi dell’Occidente si ha avuto un passaggio alla forma scritta, sentendo la necessità di svilupparli in documenti a cui poter dare un valore economico; questo non accade nella storia letteraria africana, in quanto la trasmissione della storia è sempre avvenuta in forma orale (come la poesia dinastica di corte, o la praise poetry, poesia africana elogiativa con l’intento di descrivere un luogo, un dio o un oggetto specifico tramite una serie di epiteti). Tale metodologia persiste per tutta la letteratura contemporanea. La poesia africana, dunque, nasce come espressione orale, legata alla musica, alla danza e ai riti religiosi, e solo in un secondo momento viene trascritta, grazie all’influenza della cultura occidentale.

La poesia africana nell’era della modernità

Che si parli oggi del Nordafrica o Sudafrica, del cristianesimo o dell’Islam, di città o piccole tribù, il poeta africano dà un contributo particolarmente significativo, e viene classificato come autore dell’alter-native tradition (cioè “tradizione alternativa”) africana, in cui il termine “nativo” rappresenta proprio la ripresa della lingua nativa e del folklore. La poesia africana, poi tradotta in inglese, in francese, in portoghese e in altre lingue europee, ha raggiunto fama in tutto il mondo, godendo di sperimentazione linguistica e stilistica e contaminazione di altre culture, soprattutto quella britannica, quella francese e quella portoghese. La poesia africana contemporanea si caratterizza per una grande varietà di stili e di temi, che vanno dalla riscoperta delle radici culturali alla denuncia sociale, dalla celebrazione della natura all’introspezione psicologica. Molti poeti africani moderni utilizzano la lingua poetica per affrontare questioni come l’identità, la diaspora, il colonialismo, il post-colonialismo, la globalizzazione e le sfide del mondo contemporaneo, mantenendo sempre vivo il legame con la tradizione orale e con la cultura del proprio popolo.

I maggiori poeti africani del Novecento e contemporanei

Tra i più influenti poeti africani, menzioniamo il nigeriano Christopher Okigbo (1932-1967), uno dei massimi autori di questa letteratura; i suoi testi affrontano i temi della religione, della politica, della psicologia e della cultura, come ci indica la sua poesia più famosa, intitolata Labyrints, with Path of Thunder (1978, pubblicata dopo la sua morte in guerra). Okigbo è considerato uno dei padri della poesia africana moderna, capace di fondere la tradizione orale con le forme poetiche occidentali, creando uno stile unico e inconfondibile. Ancora, ricordiamo un poeta e drammaturgo sempre nigeriano, J. P. Clark (1935-2020), autore spesso ricorrente ad un metodo più profondo ed emotivo. Tra i poeti africani di impegno politico troviamo Tanure Ojaide, Odia Ofeimum e Niyi Osundare, tutti esponenti della cosiddetta “seconda generazione” di poeti africani di lingua inglese. Ma la poesia africana non è solo in inglese: tra i più grandi poeti africani di lingua francese, ricordiamo Léopold Sédar Senghor, poeta e primo presidente del Senegal, considerato uno dei padri fondatori del movimento della Négritude, Aimé Césaire, poeta e politico martinicano, anch’egli tra i fondatori della Négritude, e Birago Diop, poeta senegalese autore di una celebre raccolta di racconti tradizionali. Tra i poeti africani di lingua portoghese, invece, spiccano i nomi di Agostinho Neto, primo presidente dell’Angola e autore di una toccante poesia di lotta e di speranza, José Craveirinha, considerato il più grande poeta mozambicano, e Mia Couto, uno dei più importanti scrittori africani contemporanei, autore di romanzi, racconti e poesie. Tra i poeti africani contemporanei, meritano una menzione anche lo scrittore e attivista nigeriano Ken Saro-Wiwa, il poeta sudafricano Dennis Brutus, la poetessa somala Warsan Shire, la poetessa zimbabwese Tsitsi Dangarembga, il poeta e romanziere nigeriano Ben Okri, e la scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie, che ha inserito poesie all’interno dei suoi romanzi.

Ebbene, davvero una popolazione dotata di tanta ricchezza culturale, non solo nel campo letterario: dobbiamo il loro contributo anche per altre forme artistiche, quali la pittura e la musica (un senso del ritmo che ci possiamo solo sognare!). Hanno tracciato nella storia del mondo, seppur in silenzio e con umiltà, una scia di tradizione arrivata fino all’intero Occidente; e noi, “vicini” di continente, gli saremo per sempre grati di offrirci e condividere con noi tanta maestosa bellezza!

Image by Kiril Dobrev from Pixabay

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