Poesia francese: le 5 poesie più belle

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Poesia francese: storia e autori più importanti 

La produzione poetica francese è veramente vastissima. La poesia, come la prosa, si è evoluta nel corso dei secoli seguendo di pari passo i mutamenti politici e sociali di un paese così culturalmente e storicamente ricco che è la Francia. A partire dal periodo medievale si cominciò a sviluppare la poesia trobadorica in provenzale e la lirica cortese con protagonisti Pierre de Ronsard, chiamato anche il re dei poeti, e Joachim du Bellay. In seguito, durante l’Illuminismo, la poesia francese ebbe un periodo di scarso sviluppo a causa della marcata predilezione da parte degli intellettuali per la prosa. Quella che è la poetica francese per eccellenza si raggiunse con l’introduzione del movimento del Parnasse che portò alla luce i più grandi poeti e scrittori francesi di tutti i tempi tra i quali: Theophile Gautier, Charles Baudelaire, Paul Marie Verlaine, Jean Rimbaud e Stephane Mallarmé.  Quest’ultimo autore, Mallarmè, rappresento il ponte di passaggio verso la poetica del secolo successivo. Venne, infatti, introdotta in Francia la metafisica di Paul Valéry, il surrealismo di Louis Aragon e André Breton, il cubismo di Apollinarie e il dadaismo di Tristan Tzara. In questo contesto, verso la fine del ventesimo secolo, il più importante dei poeti francesi divenne Jacques Prevert. La produzione di Prevert, come quella di tutti i grandi poeti citati fino a questo punto, è vastissima e ogni poesia è un capolavoro.

In questo articolo proponiamo, nell’ambito della poesia francese,  le 5  poesie francesi più belle e famose in modo tale da poter avere una panoramica della straordinaria tradizione poetica della Francia. 

1) Quando sarai ben vecchia, Pierre de Ronsard

Questa poesia è espressione dell’amore platonico di Pierre de Ronsard per la bella e giovane Hélene de Fonséque, figlia del barone de Surgéres e dama di corte di Caterina de Medici. Il consiglio che l’autore fornire alla donna è quello di godere a pieno della sua giovinezza fin quando le è possibile e di lasciarsi andare alla vita accettando anche il suo amore. 

Quando sarai ben vecchia, la sera, accanto al fuoco,
dipanando e filando seduta a un lume fioco,
ripetendo i miei versi dirai, meravigliata:
“Nel tempo che ero bella Ronsard mi ha celebrata”.
Sentendo le parole tu non avrai fantesca,
già mezzo sonnacchiosa dopo la sua fatica,
che al nome di Ronsard non si scuota, ormai desta,
e con eterna lode il tuo nome benedica.
Io sarò sottoterra, fantasma disossato,
e tra le ombre e i mirti troverò la mia quiete.
Tu presso il focolare, vegliarda rattrappita,
rimpiangerai l’amore che fiera hai disdegnato.
Non credere al domani e vivi ore liete;
e fin d’ora raccogli le rose della vita.

2) L’Albratro, Charles Baudelaire

L’Albratro è la più importante poesia della raccolta “I fiori del male” di Baudelaire. L’Albratro rappresenta simbolicamente la figura dell’artista che vive la sua vita in trappola. Come l’uccello é istintivamente portato a ricercare la libertà nello stesso modo l’artista sogna di potersi esprimere e vivere in completa libertà. 

Spesso, per divertirsi, i marinai
Prendono degli albatri, grandi uccelli dei mari,
Che seguono, pigri compagni di viaggio,
Le navi in volo sugli abissi amari.
L’hanno appena depositato sulla tolda,
E già il re dell’azzurro, maldestro e impacciato,
Strascina pietosamente accanto a sé
Le grandi ali bianchi come se fossero remi.
Com’è sinistro e fiacco il viaggiatore alato!
Lui, poc’anzi così bello, com’è comico e brutto!
Uno gli mette la pipa sotto il becco,
Un altro, zoppicando, imita lo storpio che volava!
Il Poeta è come lui, principe delle nubi
Che sta con l’uragano e ride degli arcieri;
Esule in terra fra le grida di scherno,
Le sue ali da gigante gli impediscono di camminare.

3) Canzone d’autunno, Paul Verlaine

”Chanson d’automne” (1866) è considerata la poesia premonitrice del movimento simbolista francese. Il paesaggio autunnale con la sua malinconia riflette i sentimenti dell’autore che volontariamente ha associato ,attraverso elementi naturali,  la stagione autunnale ad un melodia nostalgica. 

I lunghi singulti
dei violini
d’autunno
mi lacerano il cuore
d’un languore
monotono.
Pieno d’affanno
e stanco, quando
l’ora batte
io mi rammento
remoti giorni
e piango.
E mi abbandono
al triste vento
che mi trasporta
di qua e di là
simile ad una
foglia morta.

4) Noi dormiremo insieme, Louis Aragon 

Questa poesia di Louis Aragon datata 1963 è una delle più belle dichiarazioni d’amore della poesia francese. Si fa riferimento, in particolare, all’intimitá del dormire insieme come metafora di un amore eterno. 

Che sia domenica o lunedì
Sera o mattina mezzanotte mezzogiorno
All’inferno o in paradiso
gli amori agli amori assomigliano
È stato ieri che te l’ho detto
Noi dormiremo insieme.
Era ieri ed è domani
Ho solo una strada da percorrere
Ho messo il mio cuore nelle tue mani
Con il tuo come va
Tutto quello che ha del tempo umano
Noi dormiremo insieme.
Amore mio, quello che è stato sarà
Il cielo è su di noi come un lenzuolo
Ho chiuso le braccia intorno a te
E t’amo così tanto che tremo
Finché vorrai
Noi dormiremo insieme.

5) Il somaro, Jacques Prevert

Questa poesia di Prevert è particolarmente significativa poiché fa riferimento ad una figura tipica degli ambienti scolastici “Il somaro”. Il messaggio che il componimento vuole trasmettere è che ogni studente, anche quello generalmente riconosciuto come restio allo studio o meno brillante, ha un proprio potenziale e una intelligenza da scoprire che prescinde dal rendimento scolastico. 

L’asino della classe

Dice no con la testa

Ma dice sì con il cuore

Dice sì a ciò che ama

Dice no al professore

E’ in piedi

Lo interrogano

E tutti i problemi sono posti

All’improvviso gli prende la ridarella

E cancella tutto

I numeri e le parole

Le date e i nomi

Le frasi e i tranelli

E malgrado le minacce del maestro

Tra le urla dei ragazzi prodigio

Con gessi di tutti i colori

Sulla lavagna dell’infelicità

disegna il volto della felicità.

Foto in evidenza: Freepik

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