Poesie di Audre Lorde: 3 da leggere

Poesie di Audre Lorde: 3 da leggere

Audre Lorde è stata una scrittrice e attivista afroamericana, celebre per le sue poesie e le numerose azioni, rivolte a combattere le discriminazioni di tipo razziale, sessiste e omofobe. Nata a New York nel 1934, Audre Lorde è ricordata come una donna forte ed estremamente talentuosa. Lei stessa si definì come nera, lesbica, madre, guerriera, poetessa, definizioni che indicano gli aspetti principali a cui ha dedicato la sua intera vita e la sua arte. La celebre scrittrice affermò che la poesia era una necessità per le donne, poiché permette a quest’ultime di entrare in contatto con i loro sentimenti, soprattutto quelli più nascosti e dimenticati, in modo tale da poterli riportare fuori e condividerli con gli altri. Era proprio scrivendo che lei parlava di se stessa, condividendo non solo le cose belle, ma soprattutto la cruda realtà e l’intenso dolore.

Ecco, quindi, 3 poesie di Audre Lorde da leggere assolutamente:

1. Who said it was simple

Questa è una delle poesie più celebri di Audre Lorde: raccolta nel libro From a Land Where Other People Live, il titolo significa Chi ha detto che era facile. Questi versi trattano chiaramente le discriminazioni che subivano le persone nere al tempo della poetessa, lei stessa vittima di razzismo, ma più precisamente tratta il tema del femminismo delle donne bianche. Quest’ultimo è un fenomeno per cui si combatte solo per i diritti delle donne bianche; quindi, la poesia è una critica a coloro che si identificano con un gruppo, ma continuano ad opprimerne un altro. 

Ha così tante radici l’albero della rabbia
che a volte i rami si spezzano
prima di riuscire a sopportare.

Sedute a Nedick’s
le donne si radunano prima di marciare
discutendo delle ragazze problematiche
che assumono per renderle libere.
Un barista quasi bianco ignora
un fratello che aspetta di servire loro per prime
e le donne non notano e neanche rifiutano
i piaceri piccoli della loro schiavitù.
Ma io che sono incatenata al mio specchio
tanto quanto al mio letto
vedo le cause nel colore
così come nel sesso.

Nei primi tre versi la poetessa paragona la rabbia ad un albero, entrambi alimentati da varie fonti, e di come per entrambi sia difficile adattarsi e crescere date le difficili circostanze. Nella seconda strofa si parla della condizione sociale delle donne del tempo, abbastanza libere da lavorare, ma comunque sottoposte a varie restrizioni. Questa è una delle poesie in cui Audre Lorde conclude parlando di una libertà lontana, non tutte le sue identità potranno essere completamente salvate.

E siedo qui chiedendomi
quale me sopravviverà
a tutte queste liberazioni.

2. A woman speaks

Questa poesia intitolata Una donna parla, fa parte della della collezione The Black Unicorn, e questi versi sensazionali trattano, ancora una volta, la necessità del femminismo intersezionale, un movimento più inclusivo, motivo per cui nell’ultimo verso la scrittrice sottolinea che a parlare è una donna nera, non una donna qualsiasi. Si sottolinea, tra l’altro, come la saggezza e il potere delle donne nere sia sempre stato messo in discussione e sottovalutato, una tematica ricorrente in tutte le poesie di Audre Lorde.

Luna segnata e toccata dal sole
la mia magia non è scritta
ma quando il mare diventerà nero
lascerà dietro di sé la mia forma.
non cerco alcun favore
non toccato dal sangue
implacabile come la maledizione dell’amore
permanente come i miei errori
il mio orgoglio
non mescolo
amore e pietà
né l’odio con il disprezzo
e se vuoi conoscermi
cerca nelle viscere di Urano
dove gli oceani irrequieti colpiscono.

Io non risiedo
nella mia nascita né nella mia divinità
sono senza età e metà cresciuta
e cerco ancora
le mie sorelle streghe nel Dahomey
che mi indossano nei loro vestiti addolorati
mentre nostra madre affrontava il lutto.

In queste due prime strofe la scrittrice parla di come la sua persona e la sua influenza non siano interamente apprezzate, mentre, nell’ultima che segue, sottolinea il potere che ha da donna nera e di come possa usarlo per costruirsi un futuro da sola. È una delle poesie di Audre Lorde che celebra le voci delle donne nere, nonostante non siano mai rappresentate.

Sono stata una donna
per tanto tempo
presta attenzione al mio sorriso
sono una traditrice che possiede antiche magie
e la furia di mezzogiorno
con tutte i tuoi grandi futuri
promessi.
Io sono
Donna
e non sono bianca.

3. Echoes

Con il nome di Echi, questa è una delle meravigliose e più sentite poesie di Audre Lorde, nelle quali si suggeriscono vari temi. La tematica suggerita dal titolo della poesia sono le donne afroamericane, le quali si sentono senza voce, completamente ignorate dalla società. Fin dalla seconda strofa, è anche chiaro il tema di desiderio e passione. Lorde è una donna lesbica, per cui si parla di amore, un amore queer al tempo trasgressivo, motivo per cui negli ultimi versi si fa riferimento al dover coprire le sue azioni per non essere condannata.  

C’è un timbro della voce
che deriva dal non essere ascoltata
e dal sapere che nessuno ti stia ascoltando
notata solo da coloro non ascoltati
per lo stesso motivo.

Il sapore di un frutto a mezzanotte
lingua che chiama il tuo corpo nella luce oscura
perfora il fascino della sicurezza
strappa lo scintillio del silenzio
intorno a te
abbagliami di colore.
Probabilmente non lo noterò
finché non sarai andata via
il tuo odore di grano caldo
tatuato in ciascun poema
risuona oltre la fuga
lo sto ascoltando
in quello spazio sottile
tra desiderio e la grave quiete
che c’è sempre
prima della scelta.

Nella prima strofa, piuttosto breve, la poetessa fa riferimento ad un eco, quello della società nera, che nonostante parli a voce alta, non è chiaro e udibile al resto del popolo. Nelle ultime due strofe invece, riscontriamo l’altro tema prediletto nelle poesie di Audre Lorde, e il suo continuo interrogarsi su cosa renda i suoi desideri sbagliati e peccaminosi. 

Mentre la mia lingua si scioglie
in quale punto
si appenderà l’urlo non lodato
o tremerà come il pizzo sui bordi di mai
segnando quali sogni possono guarire
quali sogni possono uccidere
accoltellare un uomo e bruciare il suo corpo
per coprire l’essere scoperta
a fare l’amore con una donna
che non conosco.

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons

A proposito di Anthea Tiniello

Vedi tutti gli articoli di Anthea Tiniello

Commenta