Poesie di Patrizia Cavalli: 3 da leggere

Poesie di Patrizia Cavalli

Le poesie di Patrizia Cavalli occupano una spazio importante nella poesia contemporanea italiana. Patrizia Cavalli fu una poetessa e scrittrice italiana, nata in provincia di Perugia nel 1947 e morta a Roma nel 2022.

Quando si parla del mondo della poesia, spesso ci si chiede come facciano determinate parole a riempire il nostro cuore di sentimenti e di come siano capaci di farci provare forti emozioni. Le poesie, infatti, raggiungono il proprio intento proprio in questo modo, facendo sì che il lettore si senta un tutt’uno con ciò che legge e da queste stesse parole si senta come trasportato in un viaggio in un altro mondo, che gli permette di raggiungere luoghi, tempi o persone lontane dal proprio essere. Per quanto riguarda il panorama italiano, leggendo le poesie di Patrizia Cavalli ci troviamo di fronte dei versi che seguono la metrica classica, ma il linguaggio è quotidiano e informale. La vocazione poetica di Patrizia Cavalli è stata scaturita dalla frequentazione di Elsa Morante; infatti la prima raccolta di Cavalli è dedicata proprio a lei. Per Einaudi pubblicherà nel 1974 Le mie poesie non cambieranno il mondo fino a Vita meravigliosa nel 2020.

Qui di seguito leggeremo di 3 poesie di Patrizia Cavalli da conoscere assolutamente:

  1. Le mie poesie non cambieranno il mondo

Qualcuno mi ha detto
che certo le mie poesie
non cambieranno il mondo.
Io rispondo che certo sì
le mie poesie
non cambieranno il mondo.

Nella prima tra le poesie di Patrizia Cavalli, l’autrice dice che le sue poesie non cambieranno il mondo ed è consapevole di questo. Lei vuole tuttavia affermare che la poesia non è morta, poiché è una forma d’arte vitale e necessaria nella vita degli uomini, essa dà salvezza e conforto.

  1. Essere testimoni di sé stessi

Esseri testimoni di sé stessi
sempre in propria compagnia
mai lasciati soli in leggerezza
doversi ascoltare sempre
in ogni avvenimento fisico chimico
mentale, è questa la grande prova
l’espiazione, è questo il male.

La seconda delle poesie di Patrizia Cavalli da conoscere è Essere testimoni di sé stessi. Questo componimento  rappresenta per l’autrice la capacità di vivere secondo i propri tempi e insieme a sé stessi non si è mai da soli, ma sempre insieme ai propri pensieri e questo può anche rappresentare un male.

  1. Prendimi adesso tra le tue braccia

Prendimi adesso tra le tue braccia
adesso sciolta da me raccoglimi
non per ridarmi forza
ma perché io possa arrendermi.

Per ultima e non per importanza tra poesie di patrizia cavalli è Prendimi adesso tra le tue braccia. L’autrice rappresenta in questa poesia la libertà di arrendersi davanti all’amore e alle braccia del proprio amato, l’amore che è esso stesso un sentimento forte al quale ci si arrende, non si può combattere, ma lo si deve accogliere dentro di sé.

Fonte immagine di copertina: copertina del libro, Giulio Einaudi Editore

Altri articoli da non perdere
Latinismi più usati in italiano,15 esempi
Latinismi più usati in italiano

Latinismi più usati in italiano,  vediamo 15 esempi Sicuri che il latino sia una lingua morta? Ecco un piccolo vademecum Scopri di più

Chi era Agrippina, la madre di Nerone
Chi era Agrippina, la madre di Nerone?

Agrippina: la storia della madre di Nerone tra ambizione e potere Nell’antica Roma la condizione femminile è sempre stata ai Scopri di più

Il tradizionale abito bianco, perché si indossa?
Il tradizionale abito bianco, perché si indossa?

L'abito bianco è un elemento ricorrente nella maggior parte delle culture e in qualsiasi paese del mondo. Allo stesso modo, Scopri di più

I dipinti di Leonardo Da Vinci, 4 opere uniche

I Dipinti di Leonardo Da Vinci: la ricerca della perfezione Leonardo Da Vinci è stato senza ombra di dubbio uno Scopri di più

Euripide: Medea parla alle donne di Corinto
euripide

Nel monologo del primo episodio della Medea di Euripide la protagonista denuncia la condizione femminile e sfida le leggi degli Scopri di più

Mimì Striano, chi è l’artista della materia
Mimì Striano

Osservare le sculture di Mimì Striano, artista paganese, nato nel 1983, è un modo per guardarsi dentro, a tratti specchiarsi Scopri di più

A proposito di Marta Alessi

Vedi tutti gli articoli di Marta Alessi

Commenta