Wu Zao, nata nel 1799, è stata una celebre poetessa cinese, solo poche delle sue poesie sono state tradotte e diffuse in Occidente. Nonostante ciò, Wu è nota nella letteratura saffica della Cina e del mondo, ha utilizzato la scrittura per esprimere il suo desiderio nel voler rapporti passionali con altre donne, ma anche per allontanarsi da quelli che erano i ruoli tradizionali femminili del tempo.
Proprio per i suoi temi omoerotici, nonostante la giovane poetessa fosse stata apprezzata in Cina durante la sua epoca, e che le traduzioni delle sue poesie siano eccellenti, sono davvero poco diffuse. Queste traduzioni sono principalmente ad opera di Kenneth Rexroth, un poeta statunitense, e di Ling Chung, una scrittrice taiwanese.
Vediamo, quindi, 3 poesie di Wu Zao da leggere assolutamente:
1. Per la cortigiana Ch’ing Lin
«Sul tuo corpo snello
I tuoi ornamenti di giada e corallo rintoccano
Come quelli di un compagno celeste
Che proviene dalla città del Paradiso della Giada Verde.
Un tuo sorriso quando ci incontriamo,
Ed io rimango a bocca aperta e dimentico ogni parola.
Per troppo tempo hai raccolto fiori,
E ti sei appoggiata ai bambù,
Le tue maniche verdi diventavano fredde,
Nella tua valle deserta:
Posso immaginarti tutta sola,
Una ragazza che elabora i suoi pensieri criptici.»
Probabilmente, Per la cortigiana Ch’ing Lin è tra le poesie più amate di Wu Zao, già dalla prima strofa sono chiari i riferimenti al desiderio della poetessa di possedere e ammirare la giovane cortigiana, questi versi sono letti proprio come erotismo lesbico. Inoltre, l’espressione «appoggiata al bambù», è un modo tradizionale utilizzato nella letteratura cinese per esprimere la mancanza e l’amore che un uomo prova per la sua amata.
«Tu spendi come una lampada profumata,
Nelle ombre che si addensano.
Giochiamo con il vino,
Recitiamo l’una all’altra le reciproche poesie.
E poi tu canti ‘Ricordando il Sud del Fiume’
Con i suoi versi strazianti. Poi
Ci dipingiamo a vicenda le nostre bellissime sopracciglia.
Ti voglio possedere completamente –
Il tuo corpo di giada
E il tuo cuore promesso.
È primavera.
Vaste nebbie coprono i Cinque Laghi.
Mia cara, lasciami comprare una barca dipinta di rosso
Per portarti via con me.»
Come si può notare nella seconda strofa, gli apprezzamenti per le donne nelle poesie di Wu Zao sono estremamente passionali, infatti, viene ricordata per il suo modo di identificarsi spesso con figure o personalità maschili per parlare delle sue amate e muse, nonostante le sue descrizioni siano molto più amorevoli.
2. Poema senza nome
«Ho chiuso le doppie porte.
Lei in quale angolo del Paradiso si trova?
Un flauto orizzontale
Oltre le pareti rosse
Soffia pian piano come la brezza
Soffia le foglie del salice.
Nel persistente bagliore del tramonto
I corvi appollaiati ignorano la mia malinconia.
Ancora un volta mi alzo fiaccamente dal letto.
Dopo che ho bruciato l’incenso,
Indugio sulla scala ornata da gioielli.»
In questa prima strofa di una delle poesie riconosciute come esemplari di Wu Zao, si percepisce la malinconia, un’atmosfera cupa e il desiderio di una donna, forse una vecchia amata, temi sempre presenti all’interno dei suoi versi.
«Mi pento degli anni sprecati,
Malata, spaventata dal freddo, spaventata dal caldo,
Mentre passavano le belle giornate.
Improvvisamente è la festa di Metà Autunno.
Costantemente disturbata dal tempo che cambia,
Perdo traccia della luce che scorre
Che ci spazza via.
Chi ha spostato le corde
Sul mio salterio intarsiato?
Ho realizzato –
Che delle venticinque corde
Ventuno sono sparite.»
Questi versi non hanno un nome, nonostante ciò sono tra i più tradotti della scrittrice. Si fa riferimento, tra l’altro, ad uno degli strumenti musicali che la donna suonava, il Qin. Infatti è stata educata da piccola a scrivere, cantare e suonare, motivo per il quale le poesie di Wu Zao sono tra le più celebri del periodo, non tutte le donne potevano istruirsi e di conseguenza esprimersi liberamente. Questa seconda strofa va a sottolineare lo stato nostalgico e della pesantezza dei giorni, evidentemente causati dalla perdita di una persona cara.
3. Pioggia amara
«Pioggia amara nel mio giardino
Alla fine di questo autunno,
Io ho solo vaghi sentimenti poetici
Cui non riesco a dar voce.
Si disperdono nelle scure nuvole
E le rosse foglie.
Dopo il giallo tramonto
La fredda luna avanza
Fuori dalla nebbia spettrale.
Non abbasserò le mie persiane di bambù
Dal loro gancio d’argento.
Questa notte i miei sogni seguiranno il vento,
Patiranno il freddo,
Arriveranno fino al tuo corpo d’avorio.»
Questi versi solitamente identificati con il nome Pioggia Amara, corrispondono ad una delle poesie tra le più note di Wu Zao. Lo stile resta casuale e personale, una caratteristica fondamentale di tutte le sue poesie, anche se non ci sono chiari riferimenti omoerotici, restano versi apprezzati e celebri, per la nostalgia e la malinconia che trasmettono. Chiaramente non in tutte le sue poesie ritroviamo letture omoerotiche, ciò che resta è la sua forte personalità, che l’ha contraddistinta come una delle maggiori scrittrici dell’epoca Qing, e viene ricordata tra le più importanti in Cina, con Chu Shu Chen e Li Ch’ing Chao.
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