Poeti francesi, 5 da conoscere assolutamente

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Poeti francesi: 5 autori imperdibili tra simbolismo e avanguardia

La lingua francese, da sempre considerata come lingua della passione e dei sentimenti, dai suoni dolci e melodici, adatta alle canzoni e alle poesie, siano esse d’amore o di denuncia; una lingua che si esprime al suo meglio nelle varie forme d’arte: basti pensare alla lingua d’oc e d’oil. La letteratura francese vanta una tradizione poetica di primissimo piano, con autori che hanno segnato la storia e influenzato la cultura di tutto il mondo. In questo articolo, vogliamo proporre un percorso alla scoperta di cinque poeti francesi, cinque figure imprescindibili per chiunque voglia approfondire la conoscenza di questa affascinante e complessa tradizione letteraria. Un viaggio che ci condurrà dal simbolismo di Baudelaire al surrealismo di Prévert, passando per l’impegno politico di Éluard, le sperimentazioni di Apollinaire e la poesia in musica di Brel.

Charles Baudelaire (1821-1867): il padre dei “poeti maledetti”

Charles Baudelaire è una figura centrale nella storia della poesia francese e mondiale. Considerato il padre dei poeti maledetti e un precursore del decadentismo, ha influenzato con la sua opera e la sua vita intere generazioni di artisti, non solo in Francia, ma anche in Italia, dove ha ispirato gli scapigliati.

Baudelaire: decadentismo e la ricerca del bello nel male

La poetica di Baudelaire si caratterizza per la ricerca di una bellezza oscura, torbida, che si cela anche nel male e nella bruttezza. Baudelaire conduce una vita dissoluta, sperpera l’eredità del padre e partecipa ai moti del ’48 a Parigi, un periodo di grandi fermenti politici e sociali in tutta Europa.

I fiori del male: scandalo, censura e la fuga nell’alcol e nelle droghe

La sua opera più famosa, I fiori del male, pubblicata nel 1857, è una raccolta di poesie che esplora i lati oscuri dell’animo umano, affermando il fascino e l’attrazione del male rispetto al bene. L’opera è ricca di elementi misteriosi e sensoriali, e suscitò un forte scandalo nella società dell’epoca, tanto da causare a Baudelaire un processo per oscenità e il tentativo di suicidio. Dopo questi eventi, il poeta si rifugiò in alcool e droghe, che divennero anche temi ricorrenti della sua poesia.

Paul Éluard (1895-1952): il poeta della Resistenza e dell’amore

Paul Éluard, pseudonimo di Paul Grindel, è uno dei poeti francesi più significativi del Novecento. La sua poesia, inizialmente influenzata da autori come Walt Whitman e Paul Verlaine, si evolve verso il surrealismo, di cui divenne uno dei massimi esponenti.

Da Whitman a Verlaine: le influenze sulla poesia di Éluard

Le prime opere di Éluard risentono dell’influenza di Walt Whitman, considerato l’inventore del verso libero, e di Paul Verlaine, uno dei principali poeti maledetti. La sua vita privata fu segnata dalla relazione con la sua prima moglie, Gala, che lo lasciò per Salvador Dalì.

L’impegno politico e la poesia “Liberté”: un inno contro il nazifascismo

Nel 1926 Éluard aderisce al Partito Comunista francese e si impegna attivamente nella lotta politica contro il nazismo e il fascismo. Nel 1942 entra a far parte della Resistenza francese e scrive la poesia Liberté, un inno alla libertà e alla resistenza contro l’oppressione, divenuto un simbolo della lotta contro il nazifascismo. Le sue poesie, emblematiche ma pregne di sentimento, lo consacrano come “il più poetico del movimento surrealista“.

Guillaume Apollinaire (1880-1918): avanguardia, calligrammi e futurismo

Guillaume Apollinaire è uno dei poeti francesi più rappresentativi delle avanguardie letterarie del primo Novecento. Nato a Roma nel 1880, si trasferisce in Francia, dove entra in contatto con i principali movimenti artistici dell’epoca, stringendo amicizia con Pablo Picasso e sostenendo la pittura di Giorgio de Chirico. Apollinaire pubblica il manifesto L’antitradizione futurista, in cui si delineano i principi del Futurismo, movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti.

Apollinaire e il sodalizio con Picasso e De Chirico

La vicinanza di Apollinaire alle avanguardie artistiche è testimoniata anche dal suo sodalizio con Pablo Picasso e Giorgio de Chirico, due dei massimi esponenti della pittura del Novecento. Apollinaire fu un sostenitore dell’arte moderna e contribuì a diffonderne i principi attraverso la sua attività di critico e di poeta.

Il manifesto “L’antitradizione futurista” e l’arresto per il furto de “La Gioconda”

Apollinaire fu anche coinvolto in un episodio che fece scalpore: venne arrestato per l’accusa di aver rubato La Gioconda di Leonardo da Vinci, ma fu scarcerato poco dopo. La sua opera più famosa è Calligrammi, una raccolta di poesie, di cui la maggior parte hanno la struttura del calligramma, ovvero una poesia in cui le parole sono disposte in modo da formare un disegno che rappresenta il soggetto della poesia stessa.

Jacques Prévert (1900-1977): il poeta surrealista tra impegno sociale e denuncia

Jacques Prévert è uno dei poeti francesi più amati del Novecento, vicino al movimento surrealista e simbolista. Spesso etichettato come poeta dell’amore, Prévert era in realtà un autore profondamente impegnato sul piano politico e sociale, come dimostra il suo essere un pacifista e libertario.

Prévert: tra pacifismo, libertà e la critica agli stereotipi di genere

Nelle sue poesie è molto forte la critica sociale, sempre a sostegno delle minoranze. Ad esempio, nella poesia Il pleut, Prévert denuncia gli stereotipi di genere e le disparità che ne derivano, dimostrando una sensibilità e un’attenzione alle tematiche sociali che vanno ben oltre la semplice poesia d’amore.

Jacques Brel (1929-1978): il cantautore belga e la poesia in musica

Tra i poeti francesi, un posto d’onore spetta a Jacques Brel, cantautore e attore di nazionalità belga. Pur essendo più noto come cantante, Brel ha composto testi di grande valore poetico, che gli sono valsi un riconoscimento internazionale.

La “belgitude” nelle canzoni di Brel: identità e appartenenza

Nei suoi componimenti, Brel esprime il sentimento della belgitude, che delinea l’identità e il senso di appartenenza della comunità belga, con le sue contraddizioni e le sue peculiarità. Tra le sue poesie più famose, musicate e divenute celebri canzoni, ci sono: “Vi auguro sogni a non finire” e “Conosco delle barche”, testi di grande intensità e suggestione.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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A proposito di Marika Burani

Mi chiamo Marika, sono nata a Napoli il 13 Aprile del 2000. Ho frequentato il Liceo delle Scienze Umane ''Eleonora Pimentel Fonseca''. Attualmente studio Mediazione Linguistica e Culturale all'Università degli studi di Napoli ''L'Orientale''. I miei interessi sono la Storia, la Musica, il Cinema e la Politica. Nel mio tempo libero creo vestiti all'uncinetto e ai ferri e gioielli in alluminio e rame.

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