Aristotele è stato un filosofo e logico greco antico, ritenuto una delle menti più universali, innovative, prolifiche e influenti di tutti i tempi, sia per la vastità, che per la profondità dei suoi campi di conoscenza. Insieme a Platone, suo maestro, e a Socrate, è considerato uno dei padri del pensiero filosofico occidentale. La “Politica” di Aristotele è un trattato politico che esplora la natura della società umana e dell’organizzazione politica. Fu scritto nel IV secolo a.C. e rappresenta una delle opere più importanti e influenti della filosofia politica occidentale.
Uno dei principali obiettivi della “Politica” di Aristotele è quello di determinare qual è la forma di governo migliore per la polis, ovvero la città-stato greca. Aristotele discute le varie forme di governo esistenti, come la monarchia, l’aristocrazia e la democrazia, e analizza le loro caratteristiche positive e negative.
- la monarchia: governo in mano ad una sola persona;
- l’aristocrazia: governo dei migliori;
- la tirannide: governo in mano ad un despota;
- l’oligarchia: governo dei ricchi.
In particolare, Aristotele sottolinea la necessità di equilibrio tra la libertà dei cittadini e la stabilità della polis, e ritiene che la forma di governo migliore sia quella che riesce a realizzare questo equilibrio. Ad esempio, se la polis è troppo democratica, c’è il rischio che la libertà dei cittadini sfoci in anarchia e caos, se è troppo autoritaria, c’è il rischio che la stabilità della polis venga raggiunta a scapito della libertà dei cittadini.
Inoltre, Aristotele sostiene che la polis è un’entità naturale, che deriva dalla natura sociale dell’uomo. Egli crede che l’uomo sia un animale politico, cioè, ritiene che abbia un’inclinazione naturale a vivere in società e a collaborare con gli altri. Infatti, il filosofo ritiene che lo Stato abbia l’importante compito di garantire l’educazione dei cittadini, la quale dovrebbe essere uguale per tutti e formare dei cittadini intelligenti e virtuosi.
Infine, Aristotele esamina anche il ruolo degli individui all’interno di una polis. Secondo Aristotele, i cittadini virtuosi sono quelli che:
- cercano il bene comune e non solo il loro interesse personale;
- sono in grado di esercitare il loro potere in modo responsabile e giusto.
Va sottolineato che la “Politica” di Aristotele fu scritta al tramonto della polis, quando la Grecia stava perdendo la sua indipendenza e le città-stato stavano diventando sempre più subordinate ai regni ellenistici. Pertanto, la “Politica” di Aristotele rappresenta anche un tentativo di preservare l’ideale della polis, nonostante le difficoltà e i cambiamenti del tempo.
In sintesi, l’opera di Aristotele rappresenta un’analisi approfondita della natura umana, della società e dell’organizzazione politica, e ancora oggi rappresenta una fonte di ispirazione e di dibattito per i filosofi politici.
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