Preghiera islamica obbligatoria: le 5 ṣalāt giornaliere

Preghiera islamica obbligatoria: le 5 ṣalāt giornaliere

La preghiera islamica si divide in preghiera obbligatoria (ṣalāt) e preghiera volontaria (duʿā). Quella canonica, ovvero la preghiera islamica obbligatoria, che costituisce il secondo degli Arkān al-Islām, i 5 pilastri dell’Islam, e quella volontaria che può essere compiuta in qualsiasi momento il musulmano lo ritenga opportuno. Il muezzin dall’alto del minareto richiama il fedele alla preghiera cinque volte al giorno con il suo canto melodico pronunciando «suvvia alla salvezza spirituale» (due volte), «allāhu akbar» (due volte), «lā ilāha illā allāh» ovvero «non v’è alcun Dio all’infuori di Allāh» (una volta).

Come funziona la preghiera islamica obbligatoria?

Prima di effettuare la preghiera è necessario che il fedele sia purificato effettuando o la purificazione totale di tutto il corpo ghusl, o quella parziale wudù lavando l’interno del naso, il viso, le mani fino ai gomiti, strofinando i capelli con l’acqua, le orecchie e il condotto uditivo con le dita umide d’acqua indossando l’abito appropriato alla preghiera. La donna, dato il suo abbigliamento, deve avere coperto tutto il corpo tranne mani e viso mentre l’uomo deve coprire le parti del corpo tra l’ombelico e le ginocchia. Le preghiere sono all’alba (ṣalāt al-ṣubḥ o al-fajr), a mezzogiorno (ṣalāt al-ẓuhr), al pomeriggio (ṣalāt al-ʿaṣr), al tramonto (ṣalāt al-maghrib) e di notte (ṣalāt al-ʿishà) rispettando gli orari prestabiliti della preghiera che possono variare secondo la posizione del sole.

La più importante è quella del Venerdì a mezzogiorno, considerato dai musulmani il giorno sacro di preghiera in cui i fedeli si recano alla moschea per svolgere le loro preghiere. È importante che il fedele in qualsiasi luogo si trovi, faccia uso di un tappeto di preghiera dopo essersi purificato e si rivolga verso la Qibla, ossia la direzione della Mecca. Le 5 ṣalāt recitate, parte della preghiera islamica obbligatoria, contengono versetti del Corano recitati in arabo, non precludendo possibilità ad ogni musulmano di recitare suppliche personali.

I movimenti da svolgere nella preghiera islamica obbligatoria (rakàat)

Fonte immagine: Wikimedia Commons
  • La preghiera inizia col takbir, portando le mani vicino al capo i palmi aperti e rivolti in avanti pronunciando la frase «Allah akbar» ovvero «Dio è il più grande» e recita un versetto;
  • Ci si alza in piedi con le mani incrociate nel ventre e si pronunciano il capitolo iniziale del Corano (sura) ed altri versetti;
  • Si recitano almeno tre versetti (ayat) da un capitolo del Corano;
  • Ci si inchina ad angolo retto e con le mani sulle ginocchia, si ripete tre volte una frase dedicata a Dio. Si ritorna in posizione eretta fermandosi e pronunciando alcune frasi per Allah;
  • Ci si inginocchia mettendo le mani e la faccia a terra, ripetendo tre volte la frase per glorificare Allah. Ci si siede sui talloni e si resta fermi recitando la frase per chiedere il perdono;
  • Compiendo una postazione uguale alla prima ma con un’altra recitazione, si torna in piedi per ricominciare da capo la serie di movimenti;
  • Infine, come ultimo movimento da svolgere per la preghiera islamica obbligatoria si volge la testa ai due lati destra e sinistra pronunciando da entrambe le parti il saluto finale. Dopo aver completato il numero di rakàat richiesto, il fedele non si alza subito ma resta seduto sulle caviglie recitando alcuni versetti. 

 

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