Proverbi, aforismi e detti toscani: 7 da conoscere. Curiosi? A ben ragione.
Premettendo che è già molto simpatica la spirantizzazione, detta anche gorgia, delle consonanti (specialmente la C: la famosissima Hoha Hola), i toscani non hanno nulla da invidiare alla fantasia e alla concretezza delle immagini delle espressioni campane. Anzi, possiamo affermare che l’umorismo di entrambi sia molto affine e lascia un sorriso sardonico sul volto degli ascoltatori.
La corporeità dei detti è da rintracciare nell’utilizzo che se ne fa, infatti capita a chiunque di dire o di sentire almeno una volta al giorno questa bomba di saggezza verace lanciata al momento opportuno.
Ma prima che qualcuno ci dia dei “bischeri”, ecco a voi sette proverbi / aforismi / detti toscani che abbiamo selezionato:
- C’ha più garbo un ciuco a bere a boccia.
Letteralmente vuol dire “è più aggraziato un asino a bere dalla bottiglia”.
Con questa espressione ci si riferisce e ci si appella di solito a quel tipo di persona che non è molto precisa nel portare a termine una mansione, o se ci prova, non lo fa con eleganza, ma con estrema goffaggine. Più chiaro di così!
- Se la mi nonna aveva le ruote era un carretto.
Ed ecco il parallelismo! Questo detto vi ricorda qualcosa?
Un periodo ipotetico dell’irrealtà molto efficace e diretto.
- Chi di gallina nasce, convien che razzoli.
Abbiamo trovato molto interessate questo detto della Toscana. È un modo per indicare l’importanza dell’ambiente famigliare, in quanto l’educazione ricevuta condiziona profondamente il comportamento delle persone.
In questo caso l’espressione ha in sé un’accezione non proprio positiva. Infatti metaforicamente chi è figlio di una gallina, e quindi proveniente da un’estrazione sociale non proprio alta, l’unica cosa che può fare è razzolare e non ambire a cambiare il proprio status.
Ultimi 4 detti toscani
- Il grano del Diavolo va tutto in crusca.
La crusca è un sottoprodotto della cariosside e la sua macinazione ha un valore minore rispetto a quello del grano. Detto ciò, possiamo già avere un’idea del significato di questa espressione. Con questo detto ci si riferisce alla disonestà delle persone, i cosiddetti diavoli. Il frutto della loro disonestà finirà per ritorcersi contro di loro. Una definizione di karma, insomma, e uno degli aforismi toscani più famosi.
- Se ‘un si va all’Arno, ‘un si vede l’Arno.
“Se non vai all’Arno, non puoi vedere l’Arno”. L’Apostolo Tommaso e gli gnostici avrebbero acconsentito.
Questa frase vuol dire che prima di credere a qualcosa, c’è la necessità di verificare di persona per poi poterle valutare e giudicare.
- La lingua batte dove i’ dente duole
“Le parole insistono dove c’è dolore” è il messaggio nascosto in questo detto, usato per spiegare la tendenza a tornare sempre su un argomento delicato o problematico. Tipico della saggezza toscana, che non teme di affrontare verità scomode.
- Fa’ come i’ porco, che s’attacca dove ‘un s’attacca nessuno
“Fai come il maiale, che riesce ad attaccarsi dove nessun altro può”. Questo detto si usa per descrivere chi sa sfruttare le situazioni più improbabili o difficili, uscendo sempre vincitore. È una celebrazione dell’ingegno e della capacità di adattamento.
Siamo giunti alla conclusione di questo breve viaggio illuminante tra le colline toscane. Possiate far tesoro di queste piccole perle che, tra una risatina e l’altra, raccontano semplici verità.
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Fonte immagine per l’articolo Proverbi, aforismi e detti toscani: 7 da conoscere: pixabay.com