15 Proverbi e detti romani: tra divertimento e cultura

Proverbi romani: tra divertimento e cultura della città ''Caput Mundi''

Detti romani, i nostri preferiti

Roma è la città dalle mille sfumature, ricca di storia e di cultura come nessun’altra città al mondo. Tra le vie e le vite di questa splendida civiltà, riecheggia uno dei dialetti più divertenti e scanzonati di sempre da cui sono derivati tantissimi modi di dire, detti, proverbi con sfondo quasi sempre ironico che presentano una cartolina della Roma spensierata, della Roma unica. I proverbi e i detti romani sono frasi, modi di dire, aforismi e detti che esprimono un’esperienza millenaria e che riescono a descrivere gli ambiti più diversi dell’esperienza e della saggezza umana in un incontro tra presente e passato.

Proverbi e detti romani: storia e tradizione nei modi di dire più comuni

Tra i modi di dire più comuni della capitale romana, ne elenchiamo qui alcuni con i rispettivi significati che ancora oggi sono più attuali ed usati che mai:

Chi tte fa più de mamma, o tte finge o tt’inganna (Chi fa più di tua madre, o finge o ti frega);

Vedé e nun toccà è ‘na cosa da crepà (Vedere e non toccare è un po’ come crepare);

Er bisogno fa ffa’ dde tutto (Il bisogno fa fare ogni cosa);

Er più pulito cià ‘a rogna (Siamo tutti dei peccatori);

Acqua passata nun macina più (Le cose passate non tornano indietro);

Troppi galli a cantà, nun se fa mai giorno (Quando parlano in troppi, non si passa mai ai fatti);

Mejo dolor de bborsa che ddolor dde core (Meglio avere problemi di soldi che d’amore);

Altri proverbi e detti romani

Chi a Roma vvò gode s’ha da ffa frate (Chi si vuole divertire a Roma deve farsi prete);

Roma è santa, ma er su popolo boja (Roma è una città santa, ma non il suo popolo);

Tutte le strade porteno a Roma (Roma è al centro di tutto);

Pe’ cconsolasse abbasta guardasse addietro (Per consolarsi basta guardare chi sta peggio di noi);

Male nun fa, paura nun avé (Chi non fa del male non ha nulla da temere);

Piscia a lletto e ddice ch’ha sudato (Fare la pipì a letto e dire che è sudore);

Morto ‘n papa se ne fa un antro (Morto un Papa se ne fa un altro);

Sparagna, sparagna, arriva er gatto e se lo magna (Risparmia, risparmia che arriva il gatto e se lo mangia);

Chi intigna, se la sbigna, chi scommette ciarimette (Chi si ostina la spunta, chi scommette ci rimette);

A Roma Iddio nun è trino, ma quattrino (A Roma il Dio non è la trinità, Padre Figlio e Spirito Santo, ma i soldi).

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Fonte immagine per l’articolo 15 Proverbi e detti romani: pixabay.com

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