Proverbi giapponesi: i più significativi scelti da noi

proverbi giapponesi

La cultura giapponese è tra le più affascinanti e antiche del mondo, culla della fusione di varie religioni e ideologie, tra le quali il Confucianesimo e il Buddhismo. L’Occidente ne è da sempre stregato, nonostante o forse proprio grazie alla sostanziale distanza tra le due culture. Il sistema linguistico è basato sui cosiddetti ideogrammi, e vi sono delle differenze anche all’interno dello stesso linguaggio, in relazione alle persone alle quali ci si rivolge, o a chi parla. Di seguito vi proponiamo alcuni proverbi giapponesi, simbolo di questa cultura, nonché della saggezza che ne deriva. Alcuni di questi si avvicinano alle massime occidentali, a noi familiari, altri sono propri della cultura orientale e ne esprimono le peculiarità. La parola è infatti il mezzo più potente per manifestare la cultura di un popolo, nonché le sue credenze e i suoi valori: molti proverbi giapponesi derivano infatti da usi e costumi tipici, nonché dalla saggezza popolare.

La nostra selezione di proverbi giapponesi

Di seguito alcuni proverbi giapponesi, che esprimono i valori e le credenze che caratterizzano questo popolo, in massime brevi ma efficaci.

“Cadi sette volte, alzati otto”

Tale proverbio giapponese è l’espressione della forza d’animo, nonché della tenacia, virtù tipica di tale popolo. Invoglia a non lasciarsi andare di fronte a nessun tipo di difficoltà, ma a continuare a lottare, nonostante tutto. 

“Chiedere è vergogna di un momento, non chiedere è vergogna di una vita”

Il proverbio invita a non temere di fare domande, per non avere rimpianti, o per non rimanere nell’ignoranza.

“Guarda gli errori degli altri, correggi i tuoi”

Il proverbio sottolinea quanto sia importante imparare non solo dai propri errori, ma anche da quelli degli altri, ed è tipico dello spirito caparbio e testardo della cultura giapponese.

“Una rana in un pozzo non può concepire l’oceano”

Tale proverbio vale da metafora per esprimere la ristrettezza di visuale data da una visione limitata del reale, invitando implicitamente ad allargare i propri orizzonti.

“Non vedere è un fiore”

Questo proverbio non ha corrispondenza nella nostra cultura. Il significato è legato al fatto che l’attesa sia più piacevole di ciò che si ottiene, in quanto ciò che immaginiamo non sarà mai paragonabile alla realtà. Il fiore è infatti il simbolo della bellezza e delle cose piacevoli, ed è dunque, in questo caso, metafora per l’immaginazione.

“Tra i fiori, il ciliegio, tra gli uomini, il guerriero”

Tale proverbio è un parallelismo tra il ciliegio, considerato il più bello e virtuoso tra i fiori, e il guerriero, migliore fra gli uomini, la cui virtù è, come abbiamo visto, per la cultura giapponese, tra le più apprezzate. È ricorrente infatti nelle massime la spinta a non arrendersi di fronte a nessun tipo di ostacolo.

“Sii generoso con la tua energia, sii generoso con i tuoi sorrisi”

Anche questo proverbio è frutto di una delle virtù tipiche del popolo giapponese: la gentilezza. Anche il sorriso è ricorrente in tali proverbi, simbolo per antonomasia della cortesia verso il prossimo.

I proverbi giapponesi più vicini alla cultura occidentale

“L’acqua caduta dal vassoio non torna indietro”

Al pari del nostro proverbio “Non piangere su latte versato“, tale proverbio giapponese sta a significare che una volta compiuta un’azione, non vi è modo di cambiarla, quindi non bisogna rimuginare o rammaricarsi di ciò che è già avvenuto, perché immutabile.

“Dieci persone, dieci colori”

Tale proverbio è volto a mettere in evidenza l’unicità di ogni essere umano, o, in un’altra accezione, può voler dire che ad ognuno spetta il proprio. Seguendo tale senso, un proverbio della nostra cultura che può avvicinarsi al precedente potrebbe essere: “Dare a Cesare ciò che è di Cesare”.

“Calcolare il valore della pelle del tanuki prima ancora di averlo catturato”

Tale proverbio invoglia a non progettare nulla che non sia sicuro e concreto, a non millantare ciò che non è ancora ottenuto né raggiunto. Si avvicina al nostro proverbio che dice “Non dire gatto, se non ce l’hai nel sacco”.

“La forza di volontà attraversa anche le rocce”

Questo proverbio, da affiancare al nostro “Volere è potere”, ancora una volta è volto a dare importanza alla volontà come motore di ogni cosa, che può condurre l’uomo verso obiettivi che si credevano irraggiungibili.

“Il ranocchio è figlio della rana”

Palesemente riallacciabile a “Tale padre, tale figlio”, il proverbio è volto a mettere in evidenza la ricorrenza di comportamenti e azioni tra genitori e figli. 

Fonte immagine: Pixabay

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Studio Filologia Moderna all'università degli studi di Napoli "Federico II". Scrivo per immergermi totalmente nella realtà, e leggo per vederci chiaro.

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