L’esperienza artistica che dà alla luce i quadri impressionisti di eterna bellezza che illustreremo è, per l’appunto, l’impressionismo. Movimento pittorico sorto in Francia intorno agli anni sessanta dell’Ottocento, l’impressionismo è considerato una diretta derivazione del Realismo, per la sua vocazione di riprodurre fedelmente la realtà. Tuttavia, come risulterà evidente dai quadri impressionisti che analizzeremo, gli artisti che rientrano in questa espressione artistica si astengono dalla raffigurazione del dramma, dell’errore, del brutto della realtà: la loro è un’arte d’evasione, tesa a fotografare il volto clemente della natura. Nei quadri impressionisti è inoltre evidente la messa appunto di una tecnica denominata en plein air, che consiste nel dipingere non all’interno di un atelier ma “all’aria aperta”. L’obiettivo? Una miglior resa del colore, della luce, della prospettiva. In polemica con l’arte accademica, gli artisti impressionisti sgombrano la loro arte da qualunque costruzione ideale. Il nome Impressionismo fu mutuato da una critica avanzata a questo nuovo fenomeno artistico, accusato di realizzare solo “impressioni”, con cui si intendevano momenti e temi fugaci e irrisori.
Quali sono i quadri impressionisti più suggestivi prodotti da questo movimento pittorico?
Quadri impressionisti: autori, descrizione, curiosità
1.Impressione, levar del sole (Claude Monet)
Opera emblematica del movimento impressionista tanto da esserne considerata l’origine, la tela è di piccole dimensioni e raffigura l’alba sul porto di Le Havre. Tre imbarcazioni smuovono le acque portuali. Il sole rosseggia all’orizzonte e la sensazione che traspare è quella di un’interpretazione soggettiva del panorama, che è raffigurato per impressioni. Monet stesso racconta la genesi del titolo scelto per il suo quadro. <<Mi avevano chiesto un titolo per il catalogo e non poteva certo essere preso per una veduta di Le Havre, quindi ho detto: ‘Metta Impressione’>>
2.La colazione dei canottieri (Pierre-Auguste Renoir)
Celebre dipinto di Renoir, fu realizzato in seguito a una provocazione dello scrittore Émile Zola, il quale aveva detto che gli impressionisti “balbettano senza riuscire a parlare”. Il quadro impressionista immortala quattordici persone radunate intorno a un tavolo. Il setting scelto è infatti la veranda del ristorante dei Fournaise sull’isola di Chatou, luogo di ritrovo di canottieri parigini durante le pause dallo sport che praticavano. Molti dei personaggi raffigurati sono stati identificati con amici dello stesso autore. Il suo intento era quello di pennellare uno scorcio allegro e conviviale della vita parigina, quello di portare nel colore il rumore e la vivacità di una scena di ordinarietà. Il candore della tavola è vivacizzato dalla quantità di vivande e pietanze tinteggiate, che sembrano riverberare una natura morta.
3. Lo stagno delle ninfee, armonia verde (Claude Monet)
Tra i quadri impressionisti che meritano di essere contemplati, menzioniamo un’altra splendida creatura di Monet. Si racconta che l’artista avesse l’abitudine di trascorrere del tempo nel suo giardino in stile giapponese tutti i giorni e di ritrarlo da vari punti di vista. Il quadro è infatti un tripudio di tonalità verdeggianti che rendono la natura protagonista. Un ponticello si eleva su un lago cosparso di ninfee, mentre la vegetazione rigogliosa rende la macchia di colore riposante e idilliaca.
4. Argenteuil (Edouard Manet)
Manet è considerato un pre-impressionista, in quanto pur subendo influenze circa l’uso del colore e della prospettiva da parte del movimento pittorico parigino, restò sempre fedele alle proprie linee guida. Per esempio, continuò ad utilizzare il colore nero contrariamente alle tendenze impressioniste e non partecipò alle loro iniziative sovversive.
Tuttavia le suggestioni che mutuò particolarmente da Monet sono evidenti all’interno di “Argenteuil”: una coppia seduta su un’imbarcazione ancorata alla riva della Senna canalizza l’attenzione di chi osserva. Opposti risultano gli stati d’animo dei due: la donna esibisce una postura e un’espressione facciale irrigidite mentre gli atteggiamenti dell’uomo nei suoi confronti sembrano dettate da disinvoltura e spontaneità. Le mire impressioniste del quadro si palesano nel colore della gonna della donna e nel mazzo di fiori lì depositato.
5.Lezione di danza (Edgar Degas)
Anche Degas si inserisce nel solco degli artisti impressionisti, sebbene prediligesse la resa pittorica di ambienti chiusi, come appunto una scuola di danza. La passione di Degas per il tema delle ballerine è divenuta emblematica. Tuttavia pochi sanno che il pittore non fosse particolarmente appassionato dell’arte della danza, ma amava i “dietro le quinte” di quel mondo, lo spazio dove si provavano le coreografie, i lavori preparatori che si celavano dietro agli spettacoli.
In questo quadro impressionistico fondamentale è l’attenzione verso le ballerine, intrappolate nei loro stati d’animo più reconditi, in pose spontanee e quasi casuali, nella distrazione che le coglie durante la lezione. Malgrado Degas sembri privilegiare la fuggevolezza e il casuale, quest’opera sottende vari schizzi preparatori e una revisione puntuale. Il tema delle ballerine, come preannunciato, farà ritorno in altre opere dello stesso artista come “Ballerina di 14 anni” o “Le Ballerine”.
Quadri impressionisti: un tripudio di impressioni visive, luminosità, passione per gli spazi aperti o per la fuggevolezza degli stati d’animo.