Quali sono le sette energie rinnovabili? Sotto gli occhi di tutti e sempre più utilizzate, soprattutto per far fronte agli ingenti cambiamenti climatici dovuti all’inquinamento, scopriamo quali solo le energie rinnovabili, rispetto al cui uso l‘Italia è molto all’avanguardia.
Secondo la definizione fornita dall’Enea, sono rinnovabili “Le fonti energetiche non fossili che si rigenerano alla stessa velocità con cui vengono consumate, che sono liberamente disponibili in natura, non si esauriscono e per le quali esistono tecnologie che ne consentono l’utilizzo a fini energetici”.
Naturalmente si tratta di fonti reperibili in natura, capaci di auto-rigenerarsi in un determinato arco temporale; la loro diffusione è strettamente collegata alla tipologia del territorio di origine.
Le energie rinnovabili rappresentano un’opportunità estremamente vantaggiosa per il Pianeta e per il relativo sviluppo economico.
Sette energie rinnovabili, quali sono
- Sole.
- Acqua.
- Vento.
- Terra.
- Biomasse.
- Maree.
- Precipitazioni o energia cinetica (seppur ancora non diffusa in Italia)
Non a caso il sole è al primo posto, poiché rappresenta la principale fonte rinnovabile utilizzata ed è reperibile per tutti. Il fotovoltaico, assieme all’energia eolica, infatti, guideranno la crescita delle fonti rinnovabili in Italia nei prossimi anni, come dimostra il Piano Nazionale Integrato per il Clima e l’Energia proposto dal MiSE all’Unione Europea.
Il calore prodotto dal sole, che sia estate o inverno, viene trasformato in energia da sfruttare attraverso l’utilizzo di tecnologie specifiche, come ad esempio i pannelli solari, fotovoltaici o termodinamici.
I pannelli solari riflettono o dipendono direttamente dai raggi solari che li riscaldano in ogni periodo dell’anno. Il materiale di costruzione è un semiconduttore, generalmente il silicio, che insieme ad altre componenti aiuta a creare una struttura con prevalenza di elettroni da una parte e totale assenza da un’altra parte.
Ricordiamo che l’energia solare, rinnovabile ovviamente, può essere usata anche per risparmiare sui riscaldamenti in inverno.
In questo caso però si parla di combinazione di fonti rinnovabili, ossia cogenerazione. Un esempio semplice è quello del fotovoltaico sia elettrico sia termico.
Un’altra tipologia di energia rinnovabile, in netto accrescimento soprattutto in Italia, sono le biomasse, derivanti a loro volta dal sole: le piante assorbono l’energia solare attraverso la fotosintesi e convertono l’anidride carbonica e l’acqua in nutrienti.
Le biomasse possono essere bruciate mediante conversione termica ed utilizzate per produrre energia. Per essere bruciate le materie prime, tra le quali rifiuti solidi urbani e scarti di cantiere, devono essere essiccate.
Se ne ricava vapore che una volta incanalato nelle tubature fa funzionare le turbine che, a loro volta, producono energia elettrica da utilizzare in impianti domestici o industriali.
Alla base c’è sempre il sole, che dà la vita, come si suol dire; la Terra non sarebbe adatta alla vita senza il Sole. Proprio come funziona per il solare anche l’energia eolica è una delle sette energie rinnovabili, non dannosa per l’ambiente e con costi accessibili.
Quali sono le sette energie rinnovabili, sempre più diffuse in Italia
Le energie rinnovabili sono molto importanti per non impattare sull’ambiente e per non inquinare, soprattutto per evitare di peggiorare ulteriormente i problemi climatici che attanagliano ormai da anni il Pianeta.
L’energia eolica, come suggerisce il termine stesso, viene prodotta grazie al vento: la forza dell’aria, in movimento, fa girare una pala di turbina intorno a un rotore, che a sua volta aziona un generatore. Le turbine sono raggruppate in grandi installazioni sia a terra che in mare aperto (onshore e offshore, rispettivamente).
Tra le fonti rinnovabili, l’energia idroelettrica è tra le più antiche: già i Greci ed i Romani utilizzavano questo tipo di energia nei mulini ad acqua.
L’idroelettrico rappresenta un’energia alternativa ai combustibili fossili e produce circa il 40% del fabbisogno rinnovabile necessario al Paese. Gli impianti idroelettrici possono essere ad acqua fluente, a bacino (l’acqua è raccolta in un bacino) oppure ad accumulo.
Il funzionamento dell’energia idroelettrica, mediante delle turbine, si basa sul moto cinetico dell’acqua che in questo caso rappresenta una inesorabile fonte di energia.
Le centrali idroelettriche, così come ogni energia rinnovabile, hanno dei vantaggi molto importanti; ad esempio, permettono di bonificare le aree paludose, eliminando quasi del tutto il rischio di inondazioni per mezzo di dighe.
Per quanto riguarda l’acqua, anche le correnti marine rientrando tra le sette energie rinnovabili.
L’energia marina comprende l’energia originata dal moto ondoso, dalle correnti marine, dalle escursioni di marea. Un sistema economico, scelto in particolar modo dall’Italia, all’avanguardia da questo punto di vista. Le correnti marine sono predilette soprattutto per le isole, dove il vento è quasi sempre presente: che sia brezza o una giornata particolarmente ventilata, le isole si caratterizzano per quel clima sempre mitigato dalla presenza dell’aria che si muove.
Di conseguenza, il mare è sempre “in moto”. Il nuovo sistema galleggiante, simile a uno scafo di forma semicircolare, si posiziona in mare aperto ed è in grado di produrre energia elettrica sfruttando l’oscillazione per effetto delle onde. Circa dieci dispositivi permettono di produrre energia elettrica per un paese di 3.000 abitanti, contribuendo a contrastare l’inquinamento ambientale, grazie alle onde che si infrangono sulla costa.
Per quanto concerne le precipitazioni, la cosiddetta energia cinetica collegata alla pioggia non si esclude che in futuro anche in Italia potrà essere utilizzata come tutte le altre energie rinnovabili, anche se per ora sembra essere abbastanza costosa e poco diffusa.
Come detto, la produzione di calore permette di sfruttare una serie di energie, in questo caso rinnovabili, attraverso una serie di impianti super avanzati e tecnologici. In questo caso si parla di geotermia, costituita da impianti per la produzione di energia che funzionano attraverso lo scambio di calore con il sottosuolo, in un circuito chiuso: scendendo verso il basso, il terreno, grazie all’inerzia termica, risente poco delle oscillazioni termiche provenienti dall’ambiente esterno.
Indipendentemente dalla tipologia di risorsa energetica rinnovabile scelta, riconducibile a fonti naturali, in Italia il relativo utilizzo convince sempre più persone che scelgono una di queste alternative. Per quanto concerne l’impatto ambientale, le energie rinnovabili sono in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica garantendo effetti benefici sul pianeta.
Immagine in evidenza per l’articolo “sette energie rinnovabili”: Pixabay