La Cina, con la sua ricca storia e la sua affascinante cultura, ha dato origine a numerose leggende e racconti che celebrano la bellezza senza tempo delle sue donne. Tra queste spiccano le «Quattro Bellezze», figure leggendarie il cui fascino ha trasceso i secoli; icone cinesi, rinomate per la loro bellezza, intelligenza e astuzia che sono diventate simbolo del fascino femminile nella cultura cinese.
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Xi Shi
Xi Shi, nata durante il Periodo delle Primavere e degli Autunni (770–476 a.C.), è una delle Quattro Bellezze celebrate nella storia cinese. La leggenda narra che l’impareggiabile bellezza di Xi Shi fosse così affascinante che i pesci nell’acqua si dimenticavano di nuotare e gli uccelli nel cielo cadevano dall’aria quando appariva. La prima di queste quattro icone cinesi fa risalire le sue origini nell’antico Stato di Yue. Si sa poco dei suoi primi anni di vita, ma si racconta che attirò l’attenzione di Fan Li, un ministro dello Stato di Yue. Riconoscendo la sua notevole bellezza, Fan Li decise di utilizzare Xi Shi per influenzare gli affari del vicino Stato di Wu. Fan Li presentò Xi Shi in dono al re Fu Chai di Wu, sperando di sfruttare il suo fascino per distrarre e indebolire il sovrano dello Stato. L’arrivo di Xi Shi alla corte di Wu ebbe l’effetto desiderato: il re Fu Chai si infatuò di lei. Infatti, la storia di Xi Shi è spesso associata alla caduta del potente stato di Wu. La sua storia riflette la complessa interazione tra fascino e intrighi politici nell’antica Cina. Nella letteratura e nell’arte cinese, Xi Shi rimane una delle icone cinesi di maggiore spicco, spesso raffigurata in dipinti e poesie che romanticizzano la sua bellezza e l’impatto che ha avuto sul corso della storia.
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Wang Zhaojun
Wang Zhaojun è la seconda delle Quattro Bellezze, nonché simbolo di bellezza della dinastia Han. Wang Zhaojun, nota anche come Wang Qiang, è nata a Zigui, una contea dell’Impero Han nel 50 a.C. e la sua storia è fatta di sacrificio e lealtà. Nota per la sua bellezza eterea, proveniva da un ambiente umile, però riuscì ad attirare l’attenzione grazie al suo aspetto straordinario. Secondo la leggenda, durante il regno dell’imperatore Yuan di Han, le relazioni diplomatiche con il popolo nomade Xiongnu diventarono sempre più tese. Cercando di ristabilire la pace, l’imperatore decise di mandare una delle sue figlie a sposare il capo Xiongnu. Al posto di una principessa della famiglia imperiale, venne scelta Wang Zhaojun. Secondo la leggenda, mentre attraversava il confine a cavallo, la sua bellezza fu così radiosa che le oche che volavano sopra di lei rimasero ipnotizzate, dimenticando di sbattere le ali e cadendo a terra. Queste immagini sono state, poi, immortalate nella poesia e nell’arte nel corso della storia cinese.
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Diao Chan
La bellezza di Diao Chan fu talmente seducente da riservarle un posto tra le Quattro Bellezze, diventando una delle maggiori icone cinesi di tutti i tempi. Diao Chan, nata durante il periodo dei Tre Regni (220–280 d.C.), non è rinomata solo per la sua bellezza, ma anche per la sua intelligenza e astuzia. La sua storia è intrecciata con intrighi politici e inganni. Di fatto, la sua leggenda si lega alle lotte per il potere tra i signori della guerra negli ultimi anni della dinastia Han. Si narra che abbia avuto un ruolo chiave nell’orchestrare un complotto per sconfiggere il tirannico signore della guerra Dong Zhuo. Con l’aiuto di Wang Yun, un ministro della corte, escogitò un piano per manipolare gli affetti di due influenti generali, tra cui lo stesso Dong Zhuo e Lü Bu. In particolare, in occasione di un banchetto a casa di Wang Yu, Diao Chan eseguì una danza seducente per affascinare i cuori dei due generali, riuscendo ad avere successo nel suo piano. La sua bellezza e astuzia hanno reso Diao Chan un simbolo del potere femminile nel folklore cinese. La sua storia viene raccontata nella letteratura cinese, nei romanzi storici.
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Yang Guifei
L’ultima delle Quattro Bellezze è Yang Guifei, nota anche come Yang Yuhuan, e visse durante la dinastia Tang (719–756 d.C.). Nata nel 719 d.C., Yang Guifei apparteneva alla famiglia Yang, che ebbe un’influenza significativa durante tutto il periodo. Entrò nella corte imperiale come dama di compagnia dell’imperatrice Wang, attirando l’attenzione dell’imperatore Xuanzong. Yang Guifei non era ammirata solo per la sua bellezza fisica ma anche per il suo talento nella musica e nella poesia. In seguito, divenne la consorte preferita dell’imperatore Xuanzong. L’amore dell’imperatore nei confronti di Yang Guifei fu così profondo che iniziò a trascurare gli affari di Stato. La loro storia è spesso ricordata come una delle più grandi storie d’amore della cultura cinese. Il suo tragico epilogo che vide il suicidio forzato della donna durante la ribellione di An Lushan, è stato immortalato nella letteratura, rendendo Yang Guifei una delle icone cinesi più amate di sempre.
Queste icone cinesi non sono ricordate solo la loro bellezza fisica ma anche per la loro intelligenza e forza. Le leggende delle «Quattro Bellezze» continuano, dunque, ad affascinare l’immaginazione delle persone senza limiti temporali e geografici.
Fonte immagine per l’articolo “Quattro Bellezze”: Wikimedia Commons