Religioni che non festeggiano il Natale: le 3 da conoscere

religioni che non festeggiano il Natale: quali sono?

Il Natale è una festività molto sentita in Europa e, in particolare in Italia, non mancano mai le luci che agghindano le strade, i regali sotto l’albero e i pranzi che sembrano non finire mai. Non tutte le religioni, però, festeggiano il Natale che è, infatti, una festività unicamente cristiana: viene festeggiato solo nei Paesi che celebrano il 25 dicembre come la nascita di Gesù di Nazareth. In realtà, per moltissimi Paesi e religioni, il giorno di Natale non esiste.

Scopriamo insieme quali sono le religioni che non festeggiano il Natale:

1) Ebraismo

L’ebraismo è una delle religioni che non festeggiano il Natale più antiche del mondo che ha, inoltre, dato origine agli altri due culti monoteistici: l’islam e il cristianesimo. La religione ebraica deve la sua origine all’alleanza tra Dio (nella Torah è chiamato Yahweh) e il popolo ebraico: la storia del popolo ebraico inizia, infatti, con la promessa che Dio fa ad Abramo, garantendogli una nuova terra e che, dalla sua discendenza, sarebbe nata una nuova stirpe. Il popolo ebraico venne poi guidato da Mosè, che riuscì a farli fuggire dalla schiavitù in Egitto e, ai piedi del monte Sinai, Dio si rivelò loro e ci fu la promulgazione della Torah (la Bibbia d’Israele, comprendente i primi cinque libri dell’Antico Testamento). La religione ebraica non crede però alla venuta di Gesù di Nazareth come messia e, di conseguenza, non ne festeggia la nascita.

2) Islam

Tra le religioni che non festeggiano il Natale abbiamo, inoltre, l’Islam: l’Islam è una delle grandi religioni monoteistiche, rivelata dal profeta Muhammad (Maometto), inviato da Allah, e che si è manifestata nella cittadina higiazena della Mecca, luogo di orientamento per le preghiere e dove ogni musulmano deve pellegrinare almeno una volta nella vita. Per i musulmani l’Islam è l’insieme delle rivelazioni fatte da Allah all’umanità fin dall’epoca del primo profeta, Abramo: le rivelazioni sono contenute all’interno del Corano, il loro libro sacro. Nonostante Gesù venga citato all’interno del Corano come Īsā (spesso con il nome di Gesù figlio di Maria), questo viene riconosciuto solo come profeta che ha preceduto la venuta di Muhammad: nell’Islam non è il figlio di Dio e nemmeno Dio stesso, ma parte del sigillo dei profeti assieme a Noè e Abramo. Nel Corano è fortemente criticato il concetto di sacra trinità e, per questo motivo, l’Islam è tra le religioni che non festeggiano il Natale.

3) Buddhismo

Va menzionato, infine, il Buddhismo, che è una delle religioni più diffuse al mondo – in particolare in Asia – e nasce dagli insegnamenti del monaco e filosofo indiano Siddhārta Gautama. Quest’ultimo, a seguito della fuga dalla società e dopo sette settimane di stenti e meditazione, raggiunge l’illuminazione e il Nirvāna ai piedi di un albero di fico. Il Nirvāna è lo stato in cui si ottiene la liberazione dal dolore e, grazie ad esso, è possibile riscattarsi dai tre difetti fondamentali, che sono la brama, l’odio e l’illusione. Il Buddha, quindi, afferra la conoscenza delle quattro nobili verità: la verità del dolore, dell’origine del dolore, della cessazione del dolore e quella della via che porta alla cessazione del dolore. Alla base della dottrina buddhista, oltre queste nobili verità, si trova il concetto del samsāra: il ciclo vitale a cui tutti gli esseri senzienti sono sottoposti e che porta alla rinascita ad un livello superiore o inferiore dell’esistenza a seconda di quale karma si è accumulato in vita (negativo o positivo). Non riconoscendo, dunque, le figure di un vero e proprio Dio e, di conseguenza, di Gesù, il buddhismo è tra le religioni che non festeggiano il Natale.

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Fonte dell’immagine: Freepik

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