Dopo quella americana, la seconda rivoluzione nel continente americano, che ha portato a diventare la colonia francese di Saint-Domingue nel nuovo stato di Haiti, è stata appunto quella haitiana: l’importanza della rivoluzione haitiana è dovuta alle sue cause e alle conseguenze che quest’ultima ha portato in ambito politico, economico e sociale. Alcuni dei cambiamenti più importanti avuti con questa rivoluzione sono ad esempio la fine della distinzione razziale o l’importantissima abolizione dalla schiavitù.
La rivoluzione haitiana è iniziata nel 1789, questa data ci suggerisce come essa sia profondamente legata alla Rivoluzione Francese. Saint-Domingue era la colonia che fruttava più guadagni dell’intero
impero francese, una sola isola produceva più zucchero e prodotti tropicali di grandi territori come Messico, Brasile o Stati Uniti. Un dato importante per capire questa rivoluzione è che la popolazione era formata per il 90% da schiavi (nonostante era anche importante la presenza di neri liberi che a loro volta potevano possedere degli schiavi).
Le cause della rivoluzione haitiana
Possiamo tranquillamente affermare che la rivoluzione haitiana è stata causata principalmente da 3 diverse ragioni: dividendo la società in bianchi, neri liberi e neri schiavi, vediamo come ad ognuna di queste categorie sociali si affianca una delle tre ragioni. La prima ragione della rivoluzione è costituita sicuramente dalle proteste da parte dei coloni francesi bianchi contro l’amministrazione di Parigi, la seconda ragione proviene dal desiderio dei neri liberi di abolire qualsiasi distinzione razziale a livello sociale e giurisdizionale ed infine la terza ragione è quella che ha più infuocato le rivolte: l’enorme numero di schiavi che inizia a ribellarsi allo stato di schiavitù e all’economia di piantagione. Questi tre diversi movimenti si sono intrecciati dando vita alla rivoluzione che ha fatto nascere il primo stato nero indipendente.
Nel 1791 scoppiò l’ultimo atto della rivoluzione: migliaia di schiavi insorgono contro i bianchi e ne uccidono a centinaia, dando anche fuoco a tantissime piantagioni (i neri liberi si divisero; alcuni combatterono a fianco degli schiavi, altri a fianco dei bianchi. Si riunì a Saint-Marc un’assemblea coloniale che si dichiarò sovrana ed elaborò una propria costituzione.
Le conseguenze della rivoluzione
Avendo ben presenti le cause della rivoluzione haitiana possiamo comprendere meglio le sue conseguenze. Con a capo Toussaint, Haiti dichiara patti di non belligeranza con i britannici e con gli americani; queste due nazioni si riveleranno poi i suoi più grandi partner commerciali, nonostante gli Usa e il Regno Unito per molto tempo hanno temuto la nascita di uno stato nero con l’abolizione della schiavitù per paura che la stessa cosa potesse avvenire nei propri territori.
Nel 1802 con Napoleone che voleva ristabilire la sovranità francese si ebbe una delle guerre d’indipendenza più sanguinose del continente americano: i francesi non resistettero alle temperature e alle malattie tropicali. I francesi dovettero scappare e rinunciare a Saint-Domingue quando anche gli inglesi, a causa del blocco atlantico imposto da Napoleone in Europa, decisero di supportare e finanziare gli haitiani, ignorando le paure di varie insurrezioni razziali o sociali.
Saint-Domingue fu d’esempio per molte rivoluzioni avvenute in Brasile o in America, anche se invece a volte è stata causa di violente repressioni preventive come, ad esempio, quella avvenuta a Cuba.
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