San Bernardo di Chiaravalle nacque nel 1090 da una nobile famiglia borgognona, in Francia. Egli fu un mistico della religione cristiana, in quanto ricevette risposta da Gesù Cristo durante una preghiera.
Accenno biografico
A soli cinque anni, fu affidato ai canonici regolari di Chatillon, affinché lo istruissero. Quest’esperienza cambiò il suo destino: decise di intraprendere una vita spirituale. Nel 1112, grazie alla sua eccellente retorica, riuscì a radunare una trentina di persone desiderose di diventare monaci a Cîteaux, nella Valle dell’assenzio, denominata successivamente Clairevaux (da qui Chiaravalle). Qui fondò l’abbazia di Chiaravalle. Riformò l’ordine cistercense, stabilendo che ogni monastero si sostenesse con il proprio lavoro, senza accettare donazioni. San Bernardo di Chiaravalle fondò numerosi monasteri sparsi in Europa, scrisse prediche sulla superbia e l’umiltà, guadagnandosi il soprannome di doctor mellifluus (dottore che stilla miele). Fu invocato da re, nobili e vescovi per risolvere controversie. Secondo alcuni racconti predicava così bene che le donne chiudevano dentro le case i mariti per timore che abbandonassero la famiglia per seguire il monaco.
Il misticismo di San Bernardo di Chiaravalle
Il misticismo di San Bernardo di Chiaravalle risiede nell’aver diffuso le pratiche devozionali della Chiesa Cattolica, nello specifico quelle relative alle Piaghe di Gesù. In un momento di preghiera, San Bernardo domandò a Gesù Cristo quale fosse stata la sofferenza più intensa durante la passione, e Gesù rispose che fu la ferita alla spalla «profonda tre dita, con tre ossa scoperte» ad aver causato il maggior dolore. Chiese a San Bernardo di condividere questa rivelazione con i fedeli cristiani, essendo una piaga sconosciuta agli uomini, dando così origine alla preghiera della Sacra Spalla di Gesù Cristo. Egli promise benedizioni a coloro che la onoreranno con preghiere quotidiane. Papa Eugenio III concesse anche un’indulgenza a chiunque diffonda l’orazione regolarmente.
I miracoli di San Bernardo di Chiaravalle
A San Bernardo di Chiaravalle sono attestati numerosi miracoli di guarigione dei fedeli da malattie di motilità, cecità, mutismo e febbre. I suoi biografi citano anche alcune risurrezioni ed esorcismi.
Citazione della letteratura italiana
San Bernardo di Chiaravalle compare nel Canto XXXI del Paradiso di Dante come allegoria dell’estasi beatifica. Dante lo incontra di fronte alla candida rosa dei beati, come guida dell’ultima parte del suo viaggio.
Dante viene accompagnato da Beatrice fin nell’Empireo, dove contempla la Mistica Rosa dei beati e degli angeli. Nel momento in cui si volta per porre una domanda a Beatrice, si accorge che questa è scomparsa e che al suo posto c’è un sene (un vecchio), ovvero Bernardo di Chiaravalle, che lo invita a osservare la cima della Rosa, dove siede Maria Vergine, la più luminosa delle figure.
Nel 1153 fu proclamato dottore della chiesa e patrono della Borgogna, Liguria e Gibilterra. È il protettore di apicoltori, agricoltori, vignaioli e predicatori.
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