San Giuda Taddeo: un apostolo dimenticato o un santo potente?
Il 28 ottobre si festeggia San Giuda Taddeo, il santo delle cause perse. Ma da dove nasce questa credenza? Quando si sente il nome di Giuda, si pensa subito a Giuda Iscariota, colui che tradì Gesù. In realtà, tra i 12 apostoli vi era un secondo uomo chiamato Giuda, nello specifico Giuda Taddeo. Egli venne fatto santo, ma oggi è conosciuto come San Giuda Taddeo, il santo delle cause perse. Ma da dove viene questo appellativo? E perché nessuno lo prega? Scopriamo la storia di questo santo particolare.
La vita di San Giuda Taddeo: un apostolo vicino a Gesù
San Giuda Taddeo era uno degli apostoli più vicini a Gesù, si dice addirittura che fossero in qualche modo parenti. La tradizione, infatti, vuole che San Giuda fosse figlio di Maria di Cleofa, una delle tre Marie. Dopo la morte di Gesù, si impegnò a diffondere il verbo del Signore soprattutto in Persia. È lì che attirò l’attenzione dei maghi e dei sacerdoti pagani, che vedevano il santo come un pericolo e un miscredente. Venne fatto arrestare e costretto ad abiurare la propria fede, ma egli si rifiutò. Per questo motivo, il santo venne ucciso violentemente, preso a sassate e colpito con una lancia fino alla morte. Nella sua iconografia è infatti rappresentato comunemente con una lancia e la Bibbia fra le mani.
Da diffusore della fede a santo delle cause perse
San Giuda Taddeo fu quindi uno dei maggiori diffusori della fede cattolica e della parola di Cristo. A quanto pare, fu anche il primo catholicos di tutti gli Armeni. A dimostrare la sua rilevanza, le sue reliquie sono conservate nella Basilica di San Pietro a Roma, sede del Papa e maggiore centro della religione cattolica. Eppure, tutti tendiamo a dimenticarlo oppure spesso lo invochiamo ironicamente come il santo delle cause perse. Questo è dovuto al fatto che molte persone temono di invocare il Giuda sbagliato durante la preghiera: chi vorrebbe mai pregare Giuda il traditore? Essere omonimo di Giuda Iscariota ha portato sfortuna al santo. Il fatto che nessuno pregasse San Giuda Taddeo lo ha fatto apparire proprio come una causa persa.
San Giuda Taddeo: patrono delle cause impossibili e intercessore potente
San Giuda Taddeo, però, non è noto solo come il santo delle cause perse, ma anche come il patrono delle cause impossibili. Questo perché il suo potere di intercessione veniva descritto come immenso. C’è un episodio poco noto che lo dimostra. Si racconta che Santa Brigida di Svezia stesse pregando in un momento di dolore e gravissima necessità e solo il potere di intercessione del Santo riuscì ad aiutarla. La figura di San Giuda Taddeo è quindi ambivalente.
San Giuda Taddeo: tra superstizione e devozione
Che siate credenti o meno, la storia di San Giuda Taddeo è sicuramente interessante. Può dare spunti di riflessione su come effettivamente nel cattolicesimo ci sia molta superstizione. Ma può anche strappare un sorriso pensare di come addirittura un santo possa essere stato additato come una causa persa. La sua figura, quindi, oscilla tra la devozione e la superstizione.
Immagine in evidenza per l’articolo su San Giuda Taddeo: Wikipedia