È una storia d’amore durata 51 anni quella tra Sartre e De Beauvoir, un amore anticonformista senza matrimonio né figli. I due diventarono il simbolo di un amore libero e incondizionato nella Parigi del dopoguerra, entrambi spinti dalla volontà di vivere liberandosi da tutti quei principi imposti dalla società borghese.
Chi erano Sartre e De Beauvoir?
Considerato il padre dell’esistenzialismo, Jean-Paul Sartre è stato un filosofo, drammaturgo, scrittore e critico letterario francese. Nacque a Parigi nel 1905 dall’unione di un ufficiale della marina francese con una donna alsaziana. Fu studente di filosofia alla Sorbonne, dove incontrerà l’amore della sua vita, Simone de Beauvoir. Scrisse opere letterarie e filosofiche come La Nauseé, L’Être e le Néant, considerato il manifesto dell’esistenzialismo ma anche opere teatrali come Huis Clos e Les Mains Sales. Rifiutò il premio Nobel per la letteratura per ragioni esistenziali legate alla sua volontà di non voler essere istituzionalizzato.
Simone Lucie-Ernestine-Marie-Bertrand de Beauvoir nacque a Parigi nel 1908 in una famiglia borghese cattolica. Da ragazzina avrebbe voluto prendere i voti ed entrare in convento ma all’età di 14 anni, in seguito ad una crisi mistica, diventò atea. Iniziò a studiare matematica, filosofia, letteratura e proprio come Sartre cominciò ad interrogarsi sul senso dell’esistenza. Tra le opere più famose, ricordiamo senza dubbio Le Deuxième Sexe, considerata una delle opere simbolo del movimento femminista. Simone de Beauvoir è considerata la madre del femminismo e paladina dei diritti delle donne.
L’incontro tra Sartre e De Beauvoir
1929, Università La Sorbonne, Parigi: i due si incontrano durante un seminario di filosofia, lui 24 anni, lei 21, entrambi studenti modello. All’inizio sono solo amici, si scambiano pensieri, teorie e parlano tanto ma l’affinità intellettuale è così forte che il loro rapporto di amicizia si trasforma in una solida relazione amorosa durata molti anni. Lui le chiede di sposarla in un primo momento ma lei rifiuta così i due decidono di stipulare un contratto rinnovabile ogni due anni. In questo contratto era prevista la possibilità di macchiarsi di infedeltà reciproca a patto che i due fossero sempre sinceri tra di loro.
Storia di un amore libero
Sartre e De Beauvoir non vissero mai sotto lo stesso tetto, non ebbero figli, non avevano vincoli coniugali eppure, nonostante qualche incomprensione, i due non si lasciarono mai. I due si incontravano spesso nel Café de Flore nel quartiere di Saint-Germain-des-Prés, qui passavano le loro giornate a scambiarsi pareri letterari, a bere cognac e fumare sigarette. La lettera che lei scrisse nel settembre del 1939 quando Sartre fu catturato dai tedeschi e fatto prigioniero in un campo di concentramento, è un esempio dell’amore folle che lega i due. «Sono felice ogni volta che vedo qualcuno di nuovo, ma allo stesso tempo sono delusa, perché spero in un piacere che solo tu mi puoi dare. Vivo mutilata senza di te, amore mio. Non è esattamente doloroso, è triste. In tutto il mondo, solo tu conti per me», questo scrive Simone de Beauvoir nella lettera, dalle sue parole traspare l’amore che lei prova nei confronti di Sartre, un amore a cui non può assolutamente rinunciare; ciononostante, era frequente che i due dormissero con altri partner. Infatti nel romanzo L’invitée, Simone De Beauvoir racconta il menage à trois fra lei, Sartre e la studentessa Wanda Kosakiewicz. Il loro amore era frutto di un’affinità intellettuale piuttosto che fisica.
Affinità intellettuale tra Sartre e De Beauvoir
L’amore tra i due deriva dalla loro filosofia di vita. Entrambi ragionano sul concetto di libertà. Influenzato da Heidegger, Sartre concepisce la libertà come una condanna, l’uomo esiste nel mondo e la sua libertà di scelta lo costringe ad assumersi la responsabilità di tutto ciò che fa. De Beauvoir ritiene che la libertà sia alla base dell’emancipazione femminile, scrive a 19 anni «Non voglio in vita mia obbedire a nessun altro che a me stessa», rivendica il diritto all’aborto e il diritto delle donne di prendere autonomamente le decisioni che riguardano il proprio corpo e la propria vita in generale, libere da ogni tipo di conformismo. Entrambi esponenti della sinistra rivoluzionaria appoggiano l’indipendenza dell’Algeria e dell’Ungheria, il movimento studentesco, le lotte per la parità di genere.
Un amore che va oltre la morte
Sartre muore il 15 aprile del 1980, lei dichiarò che la loro storia d’amore era stata la più grande realizzazione di tutta la sua vita. Sei anni dopo, il 14 aprile 1986 muore anche Simone De Beauvoir. I due sono stati sepolti insieme, nella stessa tomba, nel cimitero di Montparnasse a Parigi.
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