Storia delle bandiere nazionali: le 4 più significative

La storia delle bandiere nazionali: le 4 più significative

Le bandiere nazionali consistono in rappresentazioni grafiche, su materiali di stoffa spessa, utilizzate per simboleggiare le nazioni. La vessillologia è la disciplina che si occupa di studiare la storia della bandiere nazionali e della loro catalogazione.

Addentriamoci nella storia delle 4 bandiere nazionali più sconosciute, ma al contempo più interessanti e simboliche:

1. Bandiera del Kenya

Una delle bandiere nazionali con la storia più affascinante, a mio parere, è la bandiera del Kenya, che rappresenta uno degli emblemi principali del paese africano, simbolo di orgoglio nazionale; pertanto, viene esposta in tutte le cerimonie ufficiali e pubbliche. Essa è stata inaugurata nel 1963, anno dell’indipendenza del Kenya, ed è composta da tre bande orizzontali di tre colori diversi: il nero, che rappresenta il popolo keniota, il rosso, che fa riferimento al sangue versato nella lotta per l’indipendenza, e il verde, che richiama la vegetazione del paese e la fertilità della sua terra. Le strisce bianche sottili, che contornano la banda rossa, rappresentano l’impegno del paese per il raggiungimento della pace e dell’unità. Al centro della bandiera è raffigurato uno scudo masai con due lance incrociate, che simboleggia la volontà del popolo di difendere la libertà conquistata dopo anni di lotte.

2. Bandiera delle Seychelles

La storia delle bandiere nazionali che hanno rappresentato le Seychelles fino ad oggi, risale al 1903, quando l’arcipelago ottenne lo status di colonia separata. La bandiera moderna delle Seychelles è nata con la sua prima adozione, avvenuta nel 18 giugno 1996. La bandiera è composta da cinque bande oblique, convergenti nell’angolo inferiore a sinistra, le quali simboleggiano una nazione giovane che guarda al futuro in maniera ambiziosa. Il blu rappresenta il cielo e l’Oceano Indiano che bagna le coste di questo paese. Il giallo simboleggia il Sole, che dona luce e vita. Il rosso rappresenta il popolo unitario, nonostante le diverse etnie che lo abitano e che lavorano in armonia per il progresso del paese. Il bianco rappresenta la giustizia sociale e, per concludere, il verde simboleggia l’abbondante vegetazione presente sul territorio.

3. Bandiera dello Sri Lanka

La storia delle bandiere nazionali può essere talvolta ampia e variegata: la bandiera dello Sri Lanka è stata sottoposta a varie modifiche nel periodo che va dal 1948, quando fu proclamata Colonia Britannica di Ceylon, al 1972, quando fu proclamata Repubblica Democratica Socialista dello Sri Lanka e, di conseguenza, fu introdotta la bandiera moderna dello Sri Lanka. La bandiera precedente del Dominion del Ceylon, dominio britannico, ha subìto solo una piccola modifica: i pinnacoli ornamentali negli angoli sono stati sostituiti da 4 foglie di Ficus religiosa, il fico sacro sotto cui Buddha ricevette l’illuminazione. Il resto della bandiera è rimasto invariato: è composta da due pannelli verticali sulla sinistra, bordati di giallo, uno verde e l’altro arancione, volti a simboleggiare le minoranze islamica (Mori) e indù (Tamil); a destra, invece, è raffigurato un pannello rettangolare amaranto, anch’esso incorniciato dal giallo, al centro del quale è figura un leone giallo che regge una spada e che ricorda Vijaya, il mitico conquistatore dell’isola del V sec. a.C. Lo stesso nome Ceylon è un arrangiamento occidentale dell’originale Sinhala, che vuol dire isola del leone.

4. Bandiera della Corea del Sud

La tela della bandiera Sud coreana ha uno sfondo bianco, simbolo di omogeneità, integrità e pace, con al centro un Taegeuk rosso e blu, che oltre ad essere un simbolo patriottico, è anche un richiamo alla filosofia orientale, ovvero all’origine di tutte le cose nell’universo e al perfetto equilibrio tra il bene e il male. Il blu rappresenta gli aspetti negativi, mentre il rosso descrive quelli positivi. Il Taegeuk è contornato da trigrammi, usati nella divinizzazione, in ognuno dei 4 angoli della bandiera nazionale, provenienti da un classico dell’antica Cina: Il libro dei mutamenti o I Ching. Ogni trigramma ha 4 valori: il trigramma geon rappresenta il cielo, la primavera, l’est e la giustizia; il trigramma gon raffigura la terra, l’estate, l’ovest e la vitalità; il trigramma gam simboleggia la luna, l’inverno, il nord e la saggezza, e il trigramma ri il sole, l’autunno, il sud e la realizzazione.

La storia delle bandiere nazionali Nord e Sud coreane ha avuto inizio nel 1882, durante il regno dell’imperatore Gojong di Corea, quando fu disegnata da Bak Yeong-hyo, ambasciatore coreano in Giappone. L’attuale bandiera Sud coreana fu introdotta come bandiera ufficiale della Corea il 6 marzo del 1883. Tuttavia, dopo la Seconda guerra mondiale finì per rappresentare esclusivamente la Corea del Sud, in seguito alla separazione dalla Corea del Nord avvenuta con la guerra di Corea e terminata nel 1953.

Fonte immagine: Wikipedia

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