Strategie di Shelf Marketing: come facciamo la spesa

Strategie di Shelf Marketing: come facciamo la spesa

Se nel corso della sua evoluzione, dall’Australopiteco all’Homo Sapiens, l’uomo ha dovuto adoperarsi per procacciarsi il cibo e tutte le materie necessarie alla sua sopravvivenza, oggi quegli sforzi e quella fatica sono notevolmente ridotti e non occorre fare altro che uscire di casa e andare a fare la spesa. Alla guida dei nostri carrelli ci muoviamo abilmente tra una corsia e l’altra, fieri di poter scegliere tra la varietà di prodotti disponibili e al tempo stesso ignari di ciò che realmente accade davanti ai nostri occhi: la tipologia e la quantità di prodotti che portiamo alla cassa dipendono infatti da precise strategie accuratamente studiate e volte a far salire il numero delle vendite. In un mondo governato dal capitalismo, in cui la parola d’ordine è consumo, siamo indotti a comperare prodotti che non rispondono ai nostri reali bisogni, ma a quelli indotti dalle strategie di mercato: le strategie di Shelf Marketing fanno parte di queste.

Cosa sono le strategie di Shelf Marketing?

Le strategie di Shelf Marketing rappresentano un insieme di tecniche di vendita, derivanti dalla psicologia del marketing, che vengono utilizzate per influenzare e dirigere i nostri comportamenti d’acquisto con lo scopo di aumentare il numero delle vendite. Il termine inglese shelf significa scaffale e indica proprio quelle strutture, tipiche dei supermercati e di altri tipi di market, su cui sono esposti i prodotti destinati alla vendita: la collocazione dei diversi articoli è, in questo tipo di strategia, di fondamentale importanza.

Per capire meglio, occorre ripercorrere a mente quelle che sono le azioni compiute ogniqualvolta ci si trovi a fare la spesa: varcata la soglia, una volta superate le famose porte automatiche, quello che solitamente incontriamo è la lunga e coloratissima distesa di frutta e verdura che aspetta di essere acquistata: l’impatto con una tipologia di cibo profumato e soprattutto sano, ha lo scopo ben preciso di invogliare ad entrare e riempire il carrello. Al reparto ortofrutta, quello che spesso segue è il reparto del pane e di altri prodotti da forno: qui il piacevole profumo di pane fresco stimola l’appetito del cliente e induce a ulteriori acquisti. Prosegue così il nostro più o meno rapido itinerario tra  reparti e scaffali colmi che, invitanti, ci convincono a trascorrere più tempo tra le colorate corsie.

Come abbiamo detto, la disposizione dei prodotti non è semplicemente dipesa dal caso, ma accuratamente studiata all’interno delle strategie di Shelf Marketing: la presentazione visiva, la posizione in alto o in basso di quello che deve essere un futuro acquisto, sono alcuni dei fattori che contribuiscono a  determinare le scelte di chi più avanti, sarà costretto a tirare fuori il portafogli. Per tale ragione, mentre i giocattoli sono spesso collocati nei ripiani più in basso, per essere più facilmente accessibili ai più piccoli, le caramelle e le gomme da masticare sono poste in prossimità della cassa, come un premio per chi ha terminato la sua spesa. 

Un altro elemento che deriva da un attenta analisi è il percorso: l’entrata del supermercato posta a sinistra costituisce, infatti, un percorso in direzione antioraria e non combacia con la nostra normale lettura del mondo: questo ci costringe a prestare una maggiore attenzione a quello che abbiamo attorno. Allo stesso modo, i beni che rappresentano una reale necessità per la  nostra quotidianità sono posti nei punti meno frequentati e meno attraenti ai nostri occhi: nel cercare l’olio e il sale ci ritroviamo così a mettere nel carrello due buste di patatine e una Coca-cola, magari rigorosamente zero. Neppure la combo patatine e Coca-cola è casuale, le strategie di Shelf Marketing prevedono spesso l’acquisto di due o più prodotti complementari, come la pasta e il sugo, il latte e i cereali e  gli snack e le bibite che sono sempre posizionati gli uni vicino agli altri o comunque in corsie adiacenti.

La musica, l’illuminazione, i colori e la fantastiche promozioni prendi 3 paghi due, contribuiscono infine a invogliare il cliente a rimanere il più a lungo possibile in un luogo trasformato – grazie alle strategie di Shelf Marketing – in una sorta di  paradiso in cui tempo e preoccupazioni sembrano svanire: la spesa diviene così essa stessa il prodotto di un ricco e intenso processo studiato nei minimi dettagli.

Fonte immagine: Pixabay di Steve Buissinne

A proposito di Martina Napolitano

Classe '99, sono nata a Salerno ma vivo a Napoli. Sono una studentessa di Mediazione culturale presso l'Orientale di Napoli, studio Inglese e Arabo e sono prossima al conseguimento della laurea triennale.

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